informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Processo ad Acea: tutti prosciolti, per altri tre capi d’accusa rinviati al Tribunale di Roma

Cesidio Vano
Il Gup di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, ha pronunciato la sua decisione in merito alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura ella repubblica del Capoluogo ciociaro a carico degli ex manager di Acea Ato 5 spa
Febbraio 10, 2023

Acea, prosciolti da ogni accusa. Perché il fatto non sussiste, in merito ai reati di falso in bilancio (per gli anni 2015-2017); impedimento delle gare ad evidenza pubblica per l’affidamento degli incarichi di progettazione, direzione e collaudo di lavori per l’esecuzione di nuove opere e impianti – turbata libertà nella scelta del contraente; e peculati (per la mancata costituzione del fondo vincolato per la depurazione).

Imputati rinviati davanti al Gup di Roma per le altre contestazioni, di cui il giudice dell’udienza preliminare di Frosinone non si è ritenuto competente. 

Ieri sera, il Gup di Frosinone, Antonello Bracaglia Morante, ha pronunciato la sua decisione in merito alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura ella repubblica del Capoluogo ciociaro a carico degli ex manager di Acea Ato 5 spa, dell’ente d’ambito Ato 5 e di revisori dei conti dello stesso gestore idrico.

Acea, nessuno a giudizio

Nessuno è stato rinviato a giudizio. Il giudice ha ritenuto di prosciogliere dalle accuse, gli ex amministratori di Acea Ato 5, Stefano Magini e Paolo Tolmino Saccani, oltre agli ex dirigenti dell’Ato 5, Massimo Pilozzi e Serafino Colasanti, poiché i fatti contestati non sussistono, per i reati ipotizzati di frode nelle pubbliche forniture nello stabilire le tariffe del servizio idrico integrato.

Parimenti, il Gup ha prosciolto da ogni accusa, sempre perché i fatti contestati non sussistono, gli ex amministratori di Acea Ato 5, Stefano Magini e Paolo Tolmino Saccani, oltre che all’ex dirigente di Ato 5 Serafino Colasanti, in ordine ai contestati reati di ostacolo alle gare di evidenza pubblica per l’affidamento degli incarichi di progettazione, direzione e collaudo di lavori per l’esecuzione di nuove opere e impianti; di turbata libertà nella scelta del contraente.

Sempre lo stesso giudice ha prosciolto, poiché i fatti non sussistono, gli ex amministratori di Acea Ato 5, Luca Matrecano, Stefano Magini, Paolo Tolmino Saccani e gli ex dirigenti di Ato 5 Massimo Pilozzi e Serafino Colasanti, dalle accuse di peculato, per non aver istituito il fondo in cui avrebbero dovuto essere depositate – fino al 2008 – le somme incassate per la depurazione, pagate dagli utenti che non erano serviti da tale servizio. 

Frosinone incompetente per i reati fiscali

In merito agli altri capi di imputazione, invece, il Gup ha stabilito la competenza del Tribunale di Roma a cui ha rimesso ogni decisione in merito.

Si tratta delle ipotesi di reato contestate dalla procura di Frosinone agli ex amministratori di Acea Ato 5 Paolo Tolmino Saccani, Stefano Magini, agli ex revisori dei conti di Acea Ato 5 Alessandro Fischietti, Giulio Grandi, Amedeo Liberatori, Luigi Ceccareli e Germana Concetti, accusati dei reati di falso in bilancio per gli esercizi Acea Ato 5 Spa degli anni 2015, 2016, 2017; agli ex amministratori di Acea Ato 5, Paolo Tolmino Saccani e Stefano Magini, oltre che ai revisori dei conti Amedeo Liberatori, Luigi Ceccarelli e Germana Concetti per l’ipotizzato reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vigilanza (Arera); all’ex amministratore delegato di Acea Ato 5, Paolo Tolmino Saccani, per gli ipotizzati reati di violazioni tributarie sulle imposte dei redditi. 

Il Gup di Frosinone si è riservato di fornire le motivazione delle sue decisioni entro 90 giorni dal deposito del dispositivo. 

ULTIMI ARTICOLI