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Prima il bilancio, poi il rebus della giunta

Massimo Pizzuti
Il bilancio sarà approvato venerdì, dopo Pasqua Riccardo Mastrangeli incontrerà Anselmo Pizzutelli e Pasquale Cirillo. La giunta non sarà azzerata e le trattative si annunciano complicate. Intanto Francesco De Angelis ha iniziato l’operazione “candidatura a sindaco”
Marzo 24, 2024

Il bilancio di previsione sarà approvato venerdì 29 aprile. Nell’immediata vigilia delle festività di Pasqua. La verifica politica inizierà soltanto dopo e a condurre le trattative saranno il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, il “vice” Antonio Scaccia e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (quest’ultimo in posizione più defilata, dietro le quinte). Il punto di partenza sarà rappresentato da chi ha votato il documento di programmazione economica. I no e le astensioni saranno interpretate come una volontaria uscita dalla coalizione di governo. Potrebbe succedere che la Lista Marini (Andrea Turriziani) si esprima per il sì: a quel punto verrebbe tenuto in considerazione.
Mastrangeli non ha alcuna intenzione di azzerare le deleghe dell’esecutivo: sa che di questi tempi potrebbero volerci settimane per ripristinare l’assetto. Ad Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone verrà chiesto se intendono avere un proprio assessore. La risposta arriverà dopo un confronto su alcuni punti programmatici, riguardanti in particolare la futura viabilità dello Scalo. I tempi dovranno necessariamente essere strettissimi.
Maurizio Scaccia (Forza Italia) e Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo-Forza  Italia) si stanno muovendo in tandem su (quasi) tutto: attacchi politici ed esposti al Garante. Nel rivendicare la scelta di cambiare l’assessore di Frosinone Capoluogo, però, Cirillo si muove da solo. Vuole indicare un uomo di sua fiducia al posto di Maria Rosaria Rotondi. Non solo: Mastrangeli e Scaccia insistono sul fatto che dovrebbe essere lo stesso Cirillo a diventare assessore, ma quest’ultimo non si fida: teme di essere revocato dopo poche settimane. Le trattative saranno difficili e sicuramente nervose.
Non bisogna dimenticare che sul quadro del capoluogo aleggiano i malumori forzisti che partono dalla Regione dove gli uomini di Claudio Fazzone con gli arrivi in vista di Pino Cangemi e Rodolfo Lena potrebbero arrivare ad un gruppo di nove consiglieri e chiedere a Rocca un rimpasto addirittura prima delle elezioni europee.
Rimpasto che mira dritto alle posizioni della Lega che oltre al peso elettorale ha perso consiglieri e dunque non ha più la forza per reggere i due assessori tra i quali il nostro Pasquale Ciacciarelli.
Il leader pontino, in relazione ai fatti di Frosinone, ha tenuto a precisare che gli azzurri faranno lealmente la loro parte per tenere insieme il quadro di centrodestra ma nessuno dovrà permettersi di ingerire nelle questioni interne e che l’assessore (Piacentini) dovrà confrontarsi con il proprio gruppo di riferimento per trasferire in Giunta la volontà politica dei consiglieri di Forza Italia. L’enunciazione di un principio basico della politica per far capire a Mastrangeli che Adriano Piacentini avrà la fiducia del partito fino a quando lavorerà in un quadro di scelte condivise con Scaccia e Cirillo. Secondo i rumors al gruppo di Anselmo Pizzutelli dovrebbe essere offerto l’assessorato ricoperto da Alessandra Sardellitti fino ad otto giorni fa. C’è un problema che si chiama… Mauro Vicano. L’ex candidato a sindaco sbandiera due circostanze: l’accordo al ballottaggio con Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani, il documento di inizio consiliatura che stabiliva come il quadro degli assessorati sarebbe rimasto lo stesso anche in presenza di modifiche dei gruppi. Vicano è abilissimo a fiutare l’aria e ha capito che nella maggioranza servono spazi in giunta per cercare di accontentare tutti. L’ex manager della Asl, però, rivendicherà le sue ragioni e gli accordi. Se infine nelle trattative dovesse entrare anche la Lista Marini, allora necessariamente andrebbero trovati ulteriori spazi. Non sarà dunque un percorso semplice e breve. Ma ripido e pieno di ostacoli. Nel frattempo l’approvazione del bilancio darà più tempo a Riccardo Mastrangeli. Ma l’extra-time non durerà all’infinito.

DE ANGELIS SI E’ MESSO IN MOTO

Francesco De Angelis intende candidarsi a sindaco di Frosinone sul serio. Ha già individuato tre fronti sui quali agire: cementare l’asse di ferro con Domenico Marzi per poter costruire una galassia di liste civiche trasversali di tutto rispetto. Cercherà un confronto con il leader socialista Gian Franco Schietroma per rilanciare un’alleanza strategica per il centrosinistra. In terzo luogo si impegnerà personalmente a portare dalla sua parte i tanti malpancisti del centrodestra. Inoltre, alle elezioni comunali di Sora e Ferentino, ma anche per la presidenza della Provincia, De Angelis ha “benedetto” formule bipartisan e trasversali in abiti… civici. Al Comune di Frosinone potrebbe provare la stessa cosa. Il centrodestra non può permettersi il lusso di sottovalutare le manovre del presidente regionale del Partito Democratico. Riccardo Mastrangeli, soprattutto dopo l’uscita del Comune dal piano di risanamento, deve andare avanti spedito sulle opere pubbliche e sul potenziamento del personale del Comune attraverso nuove assunzioni. Per farlo ha bisogno di una maggioranza unita e motivata a supporto. Se riuscirà ad averla in tempi brevi, bene. Altrimenti sarebbe quasi preferibile anticipare il voto per evitare a Francesco De Angelis di organizzarsi al meglio.

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