E’ la carica di Andrea Urbani ad essere la più ambita nello scacchiere della sanità laziale. Il direttore generale regionale della Sanità non sembra godere di grandi apprezzamenti da parte di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che starebbero premendo, per un cambio al vertice. Particolarmente critico dell’operato di Urbani, è tra gli altri Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, leader della corrente dei Gabbiani di Fdi e possibile candidato a sindaco alle elezioni di Roma del 2026. Il governatore Rocca, però ha tenuto per sé la delega alla Sanità, e vuole continuare a dare fiducia ad Urbani, suo fedelissimo, ex direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute. D’altronde non va dimenticato che proprio Urbani, insieme con i dirigenti del Tesoro, ha consentito nel 2020 l’uscita dal commissariamento della Sanità del Lazio. Ma i prossimi giorni dovrebbero essere quelli buoni per le nomine ai vertici delle singole Asl del Lazio.
LA PARTITA DI LATINA
Ad agosto era stato diramato l’avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarico di Direttore Generale di Aziende ed Enti del Sistema Sanitario Regionale. Ovviamente come è accaduto da diversi anni a questa parte possono prenderne parte solamente quei professionisti iscritti nell’elenco nazionale degli idonei alla nomina che è on line sul sito internet del Ministero della Salute. Per ciascuna Asl è stata nominata una commissione di “saggi” che sta finendo di vagliare le candidature in campo. Gli occhi sono puntati sulle Asl romane, dove la ripartizione dei manager potrebbe essere influenzata dal pressing di FI ad acquisire posizioni di potere soprattutto negli enti controllati dalla Regione. In particolare le Asl Roma 3 e Roma 4 sarebbero finite nel mirino degli azzurri. Nel pontino è in ballo la supremazia nella gestione della sanità locale, rivendicata da Forza Italia nel recente passato. A Marzo il presidente Rocca aveva nominato Sabrina Cenciarelli, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale di Latina fino all’individuazione del nuovo Direttore generale. Salvo sorprese verrà nominata manager per i prossimi tre anni.
PARLA FAZZONE
Il senatore Claudio Fazzone a differenza dell’ex dg Cavalli non sembra voler creare problemi sul nome della Cenciarelli. “Mi auguro che la sua esperienza maturata nella Asl di Latina possa imprimere un’accelerazione alla realizzazione di quei progetti, come l’implementazione della rete territoriale di assistenza e la realizzazione di opere fondamentali come il nuovo ospedale di Latina e di quello del Golfo, che rappresentano due cardini su cui ruoterà il futuro dei nostri territori -ha affermato nei mesi scorsi- così come auspichiamo che trovi realizzazione, dopo anni di attesa, il tanto auspicato rilancio del comprensorio centro con il potenziamento dell’ospedale di Fondi e la valorizzazione dell’ospedale di Formia e Terracina. Per parte nostra faremo quello che abbiamo sempre fatto nell’esclusivo interesse dei cittadini con spirito propositivo e di collaborazione”. Per FI ci potrebbe essere la soddisfazione di avere un professionista come Pino Ciarlo nel posto di direttore sanitario aziendale. Una nomina che arriverebbe solo nel 2025.