Il dibattito sull’Urbanistica si è aperto. Mauro Visari, esponente storico del Pd sembra uscire dal silenzio assordante di buona parte della classe politica locale e rilancia il tema dei piani. “Tra i temi che meriterebbero attenzione – sottolinea Visari – uno in particolare dovrebbe essere al centro della discussione e riguarda l’urbanistica: si tratta dell’annullamento piani particolareggiati da parte del comune che sta generando una situazione paradossale. In tanti, infatti, avevano iniziato a costruire abitazioni e quant’altro; in alcuni casi queste abitazioni erano anche state vendute. L’annullamento dei piani ha fatto letteralmente esplodere la situazione visto che coloro che si sono visti bloccare i lavori, hanno aperto tutta una serie di contenziosi col comune, che l’Ente è destinato a perdere essendo chiaramente in difetto visto che né gli imprenditori, né tanto meno coloro che hanno comprato casa, hanno alcuna responsabilità in merito”.
L’ALLARME ECONOMICO
Il rischio è che le casse comunali restino a secco presto, sostiene Visari: “Le prime richieste risarcimento sono già arrivate a sentenza; facile prevedere, quindi, che presto il comune sarà sommerso da questo tipo di richieste col risultato che, tempo un paio di anni, si troverà sommerso dai debiti”. Ma c’è un modo, secondo l’ex consigliere comunale e provinciale, per cercare di salvare il salvabile: “Questo è il momento di “fare presto”; mai lo slogan della mia campagna elettorale fu più adatto direi. Bisogna ricominciare a pianificare e a trattare i contenziosi. Bisogna allocare cubature che sono necessarie per fare delle perequazioni, ovvero lo strumento che il comune ha a disposizione per risarcire senza dover sborsare soldi. Concedere cubature, quindi, facendo attenzione, però, a non reiterare quei vincoli che hanno prodotto storture e contenziosi, perché le nuove sentenze della Cassazione hanno chiarito che laddove esistono vincoli per opere mai realizzate, questi non possono essere reiterati all’infinito in quanto andrebbero ad assumere un carattere persecutorio verso il cittadino proprietario. Occorre dunque pianificare, ma si deve “fare presto”. È il momento di fare delle scelte. È il momento di governare”.