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Per grazia ricevuta: il successo diplomatico del Governo Meloni. In Ciociaria a dettare le linee vincenti sono i leader più pragmatici

Massimo Pizzuti
Luglio 20, 2023
Giorgia Meloni durante la Cop27 insieme al Presidente egiziano Abdel Fatah Al Sisi

La grazia concessa dal presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi a Patrick Zaki rappresenta un grande successo politico della diplomazia italiana. Del ministro degli esteri Antonio Tajani e del presidente del consiglio Giorgia Meloni, che infatti ha distillato ogni singola parola quando ha detto: “Voglio ringraziare per questo gesto molto importante il presidente Al Sisi. Fin dal nostro primo incontro lo scorso novembre io non ho mai smesso di porre la questione, ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l’Intelligence e i diplomatici, tanto italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata”. L’incontro diretto con Al Sisi il 22 novembre 2022 è stato determinante. Inoltre Palazzo Chigi e la Farnesina non hanno mai smesso di seguire in prima persona l’evolversi dei contatti diplomatici tra i due Paesi. Non era semplice considerando anche i precedenti, ma sicuramente in politica estera il Governo di Giorgia Meloni fa segnare un altro successo importante.

IL SILENZIO E’ D’ORO

In provincia di Frosinone la politica prova a tirare il fiato in attesa di un autunno che coinciderà con l’inizio di una volata elettorale lunghissima e importante. In vista delle europee e delle comunali in tanti centri della Ciociaria. A cominciare da Cassino. Contemporaneamente però si è chiuso un anno intenso, durante il quale gli assetti sono mutati. Con la doppia vittoria del centrodestra di Giorgia Meloni (Governo) e Francesco Rocca (Regione Lazio). La votazione sulla Saf ha confermato quello che gli addetti ai lavori già sapevano. Un ente così importante ha bisogno di scelte pragmatiche, operative e funzionali. L’elezione di Fabio De Angelis alla presidenza dimostra tante cose. Intanto il fatto che Fratelli d’Italia è imprescindibile da ogni tipo di equilibrio in Ciociaria: il parlamentare Massimo Ruspandini guarda alle situazioni con concretezza e semplicità. Mettendo come stella polare sulla quale creare convergenze la competenza e la professionalità. Dopo aver fatto da regista alle comunali di Anagni il metodo ha dato i suoi frutti anche alla Saf. Qui ha evitato dichiarazioni roboanti. Ha studiato la situazione e il campo di gioco, quindi ha stabilito la tattica guardando sempre al ruolo dei sindaci. In silenzio è rimasto pure Francesco De Angelis, presidente del Pd nel Lazio. Lui è un veterano di queste “battaglie”: legge gli equilibri in anticipo e traghetta le maggioranze trasversali con un senso pratico fuori dall’ordinario. Luca Di Stefano ha interpretato con decisiva pragmaticità il ruolo di presidente della Provincia, la postazione principale degli enti di secondo livello. Ha dimostrato di saper rivendicare quando ricorrono le circostanze, ma anche di sapere rinunciare quando le situazioni lo richiedono. Pure lui predilige il silenzio.

Claudio Fazzone continua a far stare Forza Italia all’interno delle scelte propedeutiche al governo del territorio. Ma è la Regione Lazio la vera grande novità di questo ultimo periodo politico: Francesco Rocca fa la differenza ovunque. In campagna elettorale. Alle comunali tanto per dirne una: pensiamo ad Anagni. Negli enti come la Saf e altri tutti sanno che senza la sponda della Regione è complicato pensare di programmare. Non è necessario che il Governatore lo dica e questo forse è l’elemento più importante e degno di nota. Fra l’altro ieri il consiglio regionale ha approvato le variazioni al bilancio a maggioranza. A questo punto però va completato il quadro delle nomine negli enti regionali. Per iniziare a dare impulsi importanti nelle politiche della casa e in tutto il resto. La presidenza della Ater (Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) verrà assegnata ad un esponente di Fratelli d’Italia. I nomi sono quelli di Antonello Iannarilli e Gabriele Picano. Ci sono pure gli Enti Parco e altre realtà. Ultima annotazione: Alessio D’Amato ha presentato un’interrogazione sul rischio di un commissariamento della sanità laziale. Dopo essere stato per anni l’assessore al ramo. Davvero c’è poco da dire.

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