Un grande passo avanti per gli operatori sanitari. È stato infatti firmato alla Regione Lazio l’accordo per la stabilizzazione del personale precario nella sanità. Un risultato tanto atteso dopo la vertenza seguita alla Funzione Pubblica della Cgil di Latina e Frosinone per ottenere, la proroga di tutti i contratti al 31 Dicembre 2022.
La mobilitazione è stata promossa davanti gli ospedali “Santa Scolastica” di Cassino, di Sora, il “Fabrizio Spaziani di Frosinone, il “Dono Svizzero” di Formia, il Santa Maria Goretti di Latina, il “San Giovanni di Dio” di Fondi e l’ospedale “Fiorini” di Terracina dove sono state accolte centinaia di firme, a sostegno, delle 7000 presentate a livello regionale, per chiedere con forza e con il sostegno delle lavoratrici e lavoratori percorsi di stabilizzazione “dicendo basta al precariato.
“Quello raggiunto alla Regione è un accordo importantissimo – sottolinea Giovanni Salzano, segretario della Funzione Pubblica della Cgil di Latina e Frosinone – non riguarda solo il personale sanitario e socio sanitario alle dipendenze delle Asl, ai quali si applica la procedura semplificata, ma si tuteleranno anche i lavoratori dei servizi sanitari e socio sanitari oggi in appalto e tutti i precari del servizio sanitario regionale, anche coloro che svolgono un ruolo tecnico e amministrativo, perché la Cgil non lascia indietro nessuno”.
Intanto il sindacato ha chiesto, formalmente, alle due Asl di procedere immediatamente con le procedure per ottenere le prime stabilizzazioni già nel mese di aprile e di avviare un confronto per possibili percorsi per gli interinali, il personale inviato dalla Protezione Civile e quello che, ad oggi, non ha i requisiti previsti dalla finanziaria. “Adesso si proceda speditamente con le procedure di stabilizzazione – ha auspicato concludendo il segretario Salzano – e si avvii una fase di confronto sindacale per il miglioramento dell’offerta sanitaria, la riduzione delle liste d’attesa e gli investimenti programmati con il Pnrr sulle Asl di Frosinone e Latina”.