Alessia Savo e Sara Battisti. La prima appena eletta presidente della commissione regionale alla Sanità, la seconda al mandato bis da consigliere dell’ente della Pisana, passata dalla maggioranza all’opposizione. Alessia Savo di Fratelli d’Italia, Sara Battisti del Partito Democratico. Ce n’è abbastanza per delineare un dualismo che è già nei fatti (e nelle dichiarazioni). Inoltre su un tema come quello della sanità è evidente che si snoderà il dibattito politico dei prossimi cinque anni di legislatura regionale.
PEDIATRIA AD ALATRI
Sono bastati pochi giorni a Sara Battisti per rimuovere il fatto che la sanità regionale è stata amministrata dal Partito Democratico per dieci anni e che di conseguenza tutto quello che si sta verificando adesso (ipotesi di commissariamento compresa) non può certamente riferirsi all’Amministrazione di Francesco Rocca. Provarci però non costa nulla. Sara Battisti è andata all’attacco, dicendo: “La chiusura di un reparto fondamentale come quello di pediatria presso l’ospedale di Alatri rappresenta una pessima notizia per la nostra sanità… In queste ore ho chiesto al management della Asl di Frosinone di lavorare affinché si possa evitare la chiusura di pediatria…”.
E via di questo passo. Fino a… questo: “Quello che maggiormente stupisce è il silenzio dell’Amministrazione Comunale di Alatri e dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, eletti al grido di “riapriremo tutto”. Urlare dall’opposizione è semplice, ma se restiamo ai fatti uno dei primi risultati da loro ottenuti è la chiusura di un reparto che reputo fondamentale per il San Benedetto”. Ma quali sono le competenze reali dei Comuni sulla sanità e sui reparti ospedalieri? Zero. Alessia Savo, appena nominata presidente della commissione sanità, è saltata dalla sedia appena ha letto una simile dichiarazione. Rispondendo: “Non posso che esprimere totale disappunto sull’intervento del consigliere del Pd Sara Battisti, che ritengo fuori luogo e strumentale. Ciò a cui stiamo assistendo in queste ore non è altro che il risultato del malgoverno della sanità del centrosinistra, durato anni. E anche oggi si utilizza un reparto che riguarda la salute dei bambini per fare politica, mancando di onestà intellettuale. Ben sapendo che quanto sta succedendo per il reparto di pediatria ha origini ben lontane, frutto di una politica che non è riuscita a garantire né gli utenti né i professionisti.
Strumentalizzare la salute dei bambini, in modo così razionale, appartiene ad una politica che giustamente non trova più comprensione da parte dei cittadini. Per me un messaggio raccapricciante. E’ ovvio che non si potrà procedere al restauro della sanità attraverso il continuo rincorrere delle emergenze a causa di una assoluta assenza di programmazione ed obiettivi, come è successo negli ultimi dieci anni”. Scontro totale dunque tra Sara Battisti e Alessia Savo. Il primo di una lunga serie, ne siamo sicuri. Il fatto però è che la sanità ciociara va risollevata: dalle condizioni nei Pronto Soccorso alle liste di attesa, ai viaggi della speranza che alimentano la cosiddetta mobilità passiva. Al Dea di secondo livello all’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, atteso da anni e anni. Il centrosinistra di Nicola Zingaretti non è riuscito a centrare il risultato, vedremo cosa sarà capace di fare il centrodestra di Francesco Rocca.
LE TANTE SCONFITTE DEL PD
In Ciociaria il Partito Democratico ha collezionato tre sconfitte durissime, senza mai effettuare un’analisi seria della situazione. Alle comunali di Frosinone terza debacle consecutiva nel giugno 2022, dopo quelle del 2012 e del 2017. Si è andati avanti come se non fosse successo nulla. A settembre 2022 le politiche: nessun esponente locale eletto parlamentare e una distanza incolmabile con Fratelli d’Italia e con il centrodestra. Anche in questo caso si è scelto di non guardare in faccia la realtà. Da ultimo le regionali, con un centrosinistra impossibilitato ad essere competitivo. La lista del Pd in provincia di Frosinone ha tenuto grazie alla competizione interna tra Sara Battisti e Antonio Pompeo, ma anche in tal caso è di sconfitta politica che si deve parlare. Nessuno nei Democrat ha però voglia di approfondire le cause di un arretramento politico che coinvolge diversi livelli: locale, nazionale, regionale. E’ appena iniziata una nuova legislatura regionale. Nessuno vuole il commissariamento della sanità, a cominciare dal Governatore Francesco Rocca che sarebbe molto limitato nella sua azione amministrativa. Se però questo dovesse accadere, allora sarebbe giusto aprire un dibattito serio su ciò che è successo negli ultimi anni. Perché l’uscita dal commissariamento (precedente) era stato salutato da Zingaretti con le fanfare e le trombe. Cosa è andato storto?