informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Non solo Rocca. Alle radici del modello centrodestra nel Lazio

Massimo Pizzuti
Negli ultimi giorni le fibrillazioni di Lega e Forza Italia sono state comunque ricondotte in un contesto di mediazione politica. I numeri dei partiti aiutano, ma c’è anche il peso di referenti come Trancassini, Fazzone e Durigon. E al Comune di Frosinone adesso il sindaco Mastrangeli pensa di convocare un tavolo di coalizione.
Febbraio 15, 2025
Francesco Rocca, presidente Regione Lazio

Alla fine Francesco Rocca riesce sempre a ricondurre tutto nei binari della politica e della coalizione di centrodestra. Due giorni fa il faccia a faccia con il leader della Lega Matteo Salvini ha consentito un chiarimento importante. Ieri c’è stata la presa di posizione del gruppo di Forza Italia, che ha voluto sottolineare un comportamento sempre finalizzato a rafforzare l’alleanza e mai a chiedere poltrone. Questo dopo che alcune dichiarazioni, immediatamente chiarite, avevano trasmesso delle sensazioni sbagliate. In ogni caso però l’Amministrazione regionale (in carica da poco più di due anni) è diventata un punto di riferimento per il centrodestra laziale. E non solo. I motivi sono diversi.
Intanto Francesco Rocca, che nonostante a tratti assuma i tratti dell’alieno svincolato dalle alchimie stantie della politica, ha individuato un elemento invalicabile: si guarda al risultato del febbraio 2023, in modo da evitare di rincorrere gli inevitabili cambiamenti all’interno dei gruppi. Se poi esiste la necessità di rivedere qualche equilibrio, il contesto della governance allargata lo consente. Le fibrillazioni forti non sono mancate. Quest’estate, per esempio, il parlamentare di Forza Italia Claudio Lotito non le ha mandate certo a dire, arrivando ad ipotizzare perfino degli strappi clamorosi. Dieci giorni fa Matteo Salvini ha fatto capire in maniera chiara che il Carroccio era pronto all’appoggio esterno, vale a dire a ritirare gli assessori. In entrambe le situazioni Francesco Rocca ha immediatamente risposto in modo forte, poi però ha individuato lo spazio di mediazione giusto. Senza mai toccare l’assetto della giunta. C’è un elemento fondamentale che blinda in maniera “naturale” la coalizione di centrodestra. Quale? Il profilo politico della stessa: 22 consiglieri di Fratelli d’Italia, 7 di Forza Italia, 1 della Lega, 1 di Noi Moderati, 1 della Lista Rocca. Cioè 31 esponenti su 32 fanno riferimento ai partiti. Quegli stessi partiti che conoscono perfettamente il “peso” del Lazio: seconda regione del Paese sul piano economico, prima nel contesto politico. Considerando inoltre che Roma (la capitale) è guidata da un’Amministrazione di centrosinistra a traino Pd. Significa che eventuali errori alla Pisana potrebbero essere pagati in maniera assai cara dal centrodestra. Quindi ci sono i referenti dei partiti: preparati, attenti, esperti, di primo livello. Come Paolo Trancassini, parlamentare e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Sempre capace di sottolineare  il ruolo di “padre di famiglia” di FdI. Come dire: siamo noi il centro di gravità politica e amministrativa, ma l’attenzione verso gli alleati è massima. Poi c’è il gioco di sponda con il Governatore.
Al vertice di Forza Italia nel Lazio c’è il senatore Claudio Fazzone. Non deve essere propriamente semplice guidare un partito che in questa regione conta esponenti del calibro di Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Claudio Lotito. Ma Fazzone ha il carisma giusto per interpretare il ruolo e l’asse con Rocca nell’immediata vigilia di Natale è stato un capolavoro di tattica e di strategia.
Quindi Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro, senatore, vicesegretario nazionale della Lega. Il punto di riferimento del Carroccio nel Lazio è lui. Quando nei giorni scorsi il confronto tra il partito e Rocca si è pericolosamente acceso, è stato proprio Durigon a individuare sia i punti di accelerazione che quelli di frenata. Per tutti questi motivi, e quindi per un gioco di squadra collaudato, la maggioranza di centrodestra alla Regione è diventata, nonostante più di qualche dubbio su alcune pedine dell’esecutivo, un modello. Al quale prima o poi dovrà guardare anche l’Amministrazione comunale di Frosinone, dove invece il centrodestra si è perso. Con ben 8 esponenti che si sono allontanati, “sostituiti” da 7 eletti nelle file delle opposizioni di centrosinistra. Sembra però che il sindaco Riccardo Mastrangeli in queste ore stia riflettendo moltissimo sull’opportunità di convocare un tavolo con i partiti del centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sarebbe in ogni caso un segnale forte di discontinuità rispetto agli ultimi diciotto mesi.
La filiera delle potenzialità Governo, Regione, Comune capoluogo è una risorsa che nessuno può permettersi il lusso di perdere.

Maggio 7, 2025

Le interpretazioni che vanno per la maggiore sono due. La prima: Francesco De Angelis sta seriamente pensando di candidarsi a

Maggio 6, 2025

Sabaudia conquista la Consulta dei Giovani. Due consiglieri comunali di Sabaudia, Matteo Di Girolamo (Forza Italia) e Simone Brina (PD),

Maggio 6, 2025

Si è conclusa ieri, presso il Complesso Selva dei Pini di Pomezia, l’elezione della nuova Consulta dei Giovani Amministratori di ANCI

Maggio 6, 2025

Si è svolto ieri, presso la Villa Comunale di Frosinone, l’incontro pubblico promosso dalla consigliera regionale Pd del Lazio, Sara

Maggio 6, 2025

E’ attesa per domani la nomina del commissario ad acta che dovrebbe sbloccare la stagione congressuale del Pd, che in

ULTIMI ARTICOLI