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Meloni spiazza tutti e tronca il rapporto con Giambruno. Addio alla Saf: esce Migliorelli entra Buschini. Il centrodestra alla difficile prova del governo

Massimo Pizzuti
Ottobre 20, 2023
Giorgia Meloni

Giorgia Meloni, con una mossa che ancora una volta spiazza tutti, chiude la relazione con il compagno Giambruno e lo fa attraverso un post nel quale “chiude la relazione” e ricorda a chi sta cercando di colpirla “che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”.

In un colpo solo ottiene due risultati: sposta tutto il “fango” sul giornalista Mediaset e ottiene l’ammirazione generale per non aver aspettato nemmeno un minuto nello scaricare l’indifendibile compagno messo alla berlina da Striscia la Notizia.
Sul piano dei consensi trasforma un brutto scivolone mediatico che avrebbe potuto avere riverberi sul partito in un occasione per guadagnarsi stima e fiducia da parte degli elettori.

Il post che la premier Meloni ha condiviso sui social in cui dichiara la rottura con il compagno Andrea Giambruno

Fonte – Instagram: Giorgia Meloni


Le dimissioni di Migliorelli, il decisionismo di Rocca, la politica del fare di De Angelis

Tutte le fasi di transizione sono caratterizzate da passaggi apparentemente concordati, ma che in realtà sono degli “atti dovuti”. In provincia di Frosinone le cartine di tornasole sono gli enti intermedi. Ieri ci sono state le dimissioni di Lucio Migliorelli (Pd) da consigliere di amministrazione della Società Ambiente Frosinone. Andrà a dirigere la Remat Lazio di San Giorgio a Liri: un approdo che ci sta per chi ha guidato la Società Ambiente Frosinone per sei anni. Al tempo stesso, però, è anche il segnale di come si siano ristrette le caselle per quell’area di centrosinistra e di De Angelis in particolare. Che posizionando Migliorelli alla Remat ricava uno spazio di agibilità per il suo “delfino” politico Mauro Buschini (che subentrerà nel Cda della Saf al posto di Migliorelli).
Il Partito Democratico mantiene una maggioranza nell’assemblea dei sindaci e dunque determinate nomine sono il frutto di questa situazione. Però il dato politico è che Fratelli d’Italia e l’intero centrodestra stanno dettando legge e linea in Ciociaria. Non era mai successo e forse neppure la coalizione si rende conto delle potenzialità.
Alla Saf è il presidente che prende tutte le decisioni che contano: Fabio De Angelis è di Fratelli d’Italia. Toccherà a lui confrontarsi con la Regione Lazio di Francesco Rocca per attuare il nuovo Piano dei rifiuti. Fra l’altro le linee di indirizzo sono state già presentate e votate in giunta regionale il 28 settembre scorso. Si tratta di indicazioni generiche, ma da quelle si partirà. Francesco Rocca intende puntare su impianti tecnologicamente avanzati, controllati dal pubblico, sull’introduzione della tariffa puntuale, sull’economia circolare. C’è poi l’obiettivo di azzerare le discariche, probabilmente nel medio e lungo periodo. Fatto sta che adesso è Fratelli d’Italia alla guida del processo di gestione dei rifiuti in Ciociaria. Alla Saf Fabio De Angelis ha già dato indicazioni precise che vanno nella direzione del taglio degli sprechi e della sobrietà. Il periodo delle vacche grasse è finito da tempo. Con FdI c’è Forza Italia. Adesso vedremo le mosse della Lega, che finora sono state quelle di posizionarsi agli antipodi del partito di Giorgia Meloni. Quando invece il centrodestra unito può dare una ulteriore spinta ovunque.

Fabio De Angelis, presidente Saf

L’esperienza del governo che mette alla prova il centrodestra

Gli enti intermedi fanno capire dove eravamo e dove siamo. Un anno fa alla Provincia c’era Antonio Pompeo, del Pd. A dicembre ha vinto Luca Di Stefano, sindaco di Sora molto attento alle liste e alle coalizioni civiche. Per la presidenza della Provincia fu sostenuto dalla corrente del Pd di Francesco De Angelis, Pensare Democratico. Riuscì a vincere per un pugno di voti ponderati e poi ha rispettato gli impegni con De Angelis: sostegno a Sara Battisti alle europee, presidenza dell’Agenzia di Formazione ad Adriano Lampazzi. Da diverso tempo però Luca Di Stefano si è “messo in proprio” e ha capito che come amministratore non ha alternative al confronto continuo con la Regione Lazio di Francesco Rocca. Anche in questo caso Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini ha saputo aspettare e poi portare avanti un’azione politica intelligente e determinata.

E’ cambiato radicalmente il sistema dei Consorzi industriali. Fino a qualche tempo fa questo territorio ne esprimeva due: l’Asi a Frosinone e il Cosilam a Cassino. Alla guida c’erano Francesco de Angelis e Marco Delle Cese, tutti e due del Pd. C’è stata l’operazione del Consorzio industriale unico del Lazio, effettuata nell’ultima parte del mandato di Nicola Zingaretti. Il presidente è Francesco De Angelis, ma è presumibile che presto la giunta regionale di centrodestra affronti anche questo tema. In ogni caso in Ciociaria il Pd non ha più la presidenza della Provincia e della Saf, mentre i Consorzi industriali sono stati accorpati in una realtà di livello regionale. Un intero sistema politico e di potere lotta contro un indebolimento le cui cause vengono da leadership nazionali e regionali che hanno sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. Ora la prova del governo spetta al centrodestra. Il risultato passa attraverso tre fattori: competenza, consapevolezza, capacità di governare i processi.
Si capirà presto se la barca con i nuovi marinai sarà in grado di cavalcare le onde di mari che si fanno ogni giorno più agitati.

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