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Mastrangeli e il sondaggio che lo rende sempre più… marchese del Grillo

Massimo Pizzuti
Al Comune di Frosinone fibrillazioni senza tregua e scontri frontali, ma il Sindaco vola nel sondaggio di Governance Poll sul gradimento. E lo fa “pesare”. Una settimana fa il convegno sulla Stazione Tav. L’infrastruttura rimane un sogno complicato da scaricare a terra, ma in questi giorni si è vista la forte determinazione di alcuni singoli. Ecco chi e perché.
Luglio 7, 2025
Riccardo Mastrangeli

Il recente attacco frontale di Antonio Scaccia a Domenico Marzi evidenzia un profondo malessere all’interno della coalizione trasversale che appoggia Riccardo Mastrangeli. Quest’ultimo, però, non corre alcun tipo di rischio per il prosieguo della consiliatura. Anzi, più litigano, più lui diventa baricentrico. E il sondaggio di Governance Poll (che monitora l’indice di gradimento degli amministratori locali) gli dà ragione. Mastrangeli, eletto sindaco di Frosinone nel 2022, scala ben dodici posizioni rispetto allo scorso anno, passando dal quarantesimo al ventottesimo posto. E salendo dal 54% al 56%.
Nonostante le continue fibrillazioni registrate all’interno della coalizione di centrodestra, il consenso aumenta e tocca quota 56% con una crescita dello 0,7% rispetto al dato uscito dalle urne nel 2022. Cioè, a tre anni di distanza, il segno è positivo. E infatti Riccardo Mastrangeli lo sottolinea: “Il 56% dei cittadini di Frosinone continua a promuovere e a sostenere la visione, l’azione e la progettualità portate avanti dall’amministrazione comunale. Il dato registrato dal sondaggio testimonia, quindi, l’importanza di proseguire nel cammino intrapreso. Tanti i risultati ottenuti in questa direzione: si pensi all’inaugurazione, appena qualche settimana fa, della nuova scuola primaria di Madonna Della Neve, all’istituzione del servizio Europa con i comuni dell’Area Vasta, all’avvio della Strategia Territoriale, alle tante iniziative intraprese in ambito ambientale per tutelare la salute di tutti i cittadini. A ciò vanno aggiunti i traguardi centrati come la conclusione del percorso di risanamento del bilancio comunale, che permetterà ulteriori nuovi investimenti su personale, manutenzione e sociale. Proprio al settore del welfare, l’Amministrazione dedica un’attenzione significativa, per migliorare concretamente la qualità della vita di tutti i nostri cittadini, in particolare di coloro che sono più vulnerabili. Tantissime anche le attività in ambito culturale organizzate e sostenute da questa Amministrazione, incrementando così le occasioni per fruire di eventi di alto spessore. Importante, inoltre, il lavoro compiuto sotto il profilo della digitalizzazione, per semplificare l’accesso ai servizi pubblici, snellendo le procedure e garantendo trasparenza e innovazione. Come non menzionare, poi, la rivoluzione che sta interessando il quartiere Scalo, con Il progetto di riqualificazione e rigenerazione dell’intera area della stazione, parallelamente a quanto si sta facendo nel centro storico, che si appresta a veder rinascere un simbolo identitario quali sono i Piloni, con piazza Turriziani restituita alla socialità lo scorso anno e già diventata un solido punto di riferimento per l’aggregazione cittadina”.
Il messaggio è chiaro: Mastrangeli evidenzia tutte le opere e i settori “sotto attacco” da parte soprattutto dei 9 “dissidenti” del centrodestra.
Sicuramente il Sindaco beneficia della totale assenza perfino della percezione di una alternativa di governo.
Dato che dovrebbe far riflettere (e molto) chi sta all’opposizione. Specialmente sul modo di fare opposizione. In secondo luogo, indubbiamente a Frosinone ci sono disagi, disorganizzazione , mancanza di cura dell’arredo urbano e del decoro della città e caos traffico. Ma evidentemente questo non incide sul gradimento di Mastrangeli, che dimostra di conoscere bene i… frusinati. Un punto per lui. Un sondaggio da… Marchese del Grillo. Sì, ci siamo capiti: “Io so io e voi…”. Non può dirlo, ma sicuramente nella sua “nuvola parlante”, Riccardo Mastrangeli lo pensa.
Dicevamo della posizione di Antonio Scaccia, che non è uno qualunque: vicesindaco, assessore, leader della Lista per Frosinone, coordinatore regionale dell’associazione Noi con Vannacci. Il suo intervento al question time si legge in un solo modo: a difesa politica di Nicola Ottaviani, parlamentare e segretario provinciale della Lega. Oltre che ex primo cittadino per dieci anni e mentore di Riccardo Mastrangeli. Scaccia ha sostanzialmente detto che non è accettabile che Domenico Marzi, in ogni suo intervento, non perda occasione per criticare l’operato amministrativo passato di Ottaviani. Specialmente adesso che in qualche modo ha deciso di collaborare affinché la consiliatura vada avanti. In realtà in pochi giorni Marzi ha dimostrato di essere determinante sull’aspetto più importante, il mantenimento del numero legale nel corso delle sedute ordinarie. Al punto che è stato richiamato quando era andato a casa.
L’intervento di Antonio Scaccia dimostra, qualora ce ne fosse bisogno (ma non c’è) che Nicola Ottaviani mal sopporta il gioco di sponda tra Mastrangeli e Marzi. Al quale però non c’è alternativa in questo momento. Lo ha capito prima di tutti Riccardo Mastrangeli, che preferisce una maggioranza risicata ma trasversale per mettersi al riparo dall’eventuale fuoco amico.
Lo ha capito Domenico Marzi, che si è messo al centro della scena e che aspetta di verificare i risultati amministrativi sui punti programmatici che ha avanzato. Per decidere il da farsi. In ogni caso però un traguardo lo ha già raggiunto, perché la sua sola presenza innervosisce una parte del centrodestra.
Tra gli elementi decisivi c’è Massimiliano Tagliaferri, presidente del consiglio comunale. Ha fatto sapere urbi et orbi che lui proseguirà fissando le sedute esclusivamente in prima convocazione. Niente ciambelle di salvataggio con la seconda “chiama”. Il motivo è semplice: chi vuole questa seconda possibilità, abbia il coraggio di uscire allo scoperto, di spiegare bene le motivazioni e di assumersila responsabilità di dire che non è in grado di controllare i propri consiglieri di riferimento. Massimiliano Tagliaferri non cambierà idea. Quanto a Riccardo Mastrangeli, in questi tre anni mai è andato “sotto” in aula consiliare. Nonostante i 9 consiglieri (indubbiamente tanti) persi. Si salva con le “sponde” nelle opposizioni. E lo studio di Governance Poll dice che ha ragione lui. Complicato perfino per Nicola Ottaviani pensare ad una (eventuale) sua ricandidatura a Sindaco. Si riparte da Riccardo Mastrangeli. Con queste percentuali…

FACCE DA TRENO

Una settimana fa il convegno della Cisl Lazio sulla realizzazione della Stazione Tav a Ferentino-Supino. Politica7 ribadisce il suo pensiero: andare a dama resta complicatissimo, convincere Ferrovie e RFI non sarà affatto semplice.
Però qualcosa è cambiato, sopratutto nella consapevolezza che ora servono i fatti. Non le chiacchiere “filosofiche”, non gli impegni generici, non la corsa a chi la spara più grossa.
Il segretario della Cisl Lazio Enrico Coppotelli ha avuto tre meriti: mettere tutti nella stessa sala, dare al ragionamento un’impronta di fattibilità, rendere protagonista una classe dirigente nuova e potenzialmente alternativa. Al Governatore Francesco Rocca sono bastate due parole: “non negoziabile”. La Stazione dell’Alta Velocità naturalmente. Significa che la Regione andrà fino in fondo. Nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo permanente che dovrà chiudersi con uno studio di fattibilità credibile, sostenibile, scaricabile a terra. E’ qui la sfida.
Luigi Sbarra, sottosegretario alla presidenza del consiglio, è andato al sodo: il Governo verrà investito del tema. Qualche giorno fa c’è stata la prima riunione del tavolo tecnico al ministero dei trasporti, alla presenza del vicepremier Matteo Salvini.
Da sottolineare ancora di più, a distanza di sette giorni,l’intervento del parlamentare Massimo Ruspandini, capace di tracciare un percorso politico-territoriale, di orgoglio e di ragione: c’è bisogno di un assetto istituzionale nuovo, che renda protagonista il Basso Lazio, visto il peso che hanno le province di Latina e di Frosinone. Per evitare di essere sempre schiacciati dalla logica romanocentrica.
Sono queste le principali novità emerse dalla riapertura di un confronto vero sulla Stazione Tav. A proposito della quale va detto che è l’unica opera che può davvero rilanciare la provincia di Frosinone. Dunque, fermo restando che la missione resta ai limiti dell’impossibile, occorre provarci con convinzione.

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