Comuni in crisi di personale. In Ciociaria c’è penuria di dipendenti comunali e molti servizi rischiano di restare sguarniti, a partire delle anagrafi: mancano gli ufficiali di stato civile.
A lanciare l’allarme è stata la sigla sindacale Cisl Funzione Pubblica di Frosinone che invita ad un generale ripensamento delle politiche gestionali negli enti locali, per anni caratterizzate dal blocco delle assunzioni. Anche per questo il segretario generale della Cisl FP Frosinone, Antonio Cuozzo ha scritto al Prefetto del Capoluogo ciociaro chiedendo una verifica in tutti gli enti comunali e sollecitando le assunzioni dove necessario.
Per il sindacato è ormai indispensabile compensare le uscite determinate da quota 100 con nuovo personale che possa assicurare risposte adeguate ai cittadini e carichi di lavoro individuali sostenibili.
Nell’ambito delle attività della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone, è stato rilevato, in maniera generalizzata, una carenza nelle dotazioni organiche degli stessi Enti locali, con contestuale maggiore aggravio sulle unità lavorative in servizio.
“Particolare rilevanza – spiegano dal sindacato – assume la carenza, o addirittura l’assenza, di Ufficiali di Anagrafe e di Stato Civile nei comuni della Provincia di Frosinone. Infatti, sia a seguito dell’ultradecennale “blocco delle assunzioni” che delle fuoriuscite per pensionamenti, sia per anzianità che per “quota cento”, si rileva, gravemente, che gli Ufficiali delegati dal Sindaco fuoriusciti non solo non sono stati sostituiti/ reintegrati, ma è mancato e manca tuttora un necessario affiancamento per la formazione di nuovi incaricati.
Le disposizioni Legislative prevedono anni di preliminare formazione ed esperienza professionale nei
servizi di Anagrafe e di Stato Civile prima del conferimento della delega da parte del Sindaco, successivamente sottoposta al “visto” prefettizio, gli stessi servizi permangono “dimenticati” dalle Amministrazioni Comunali che pure, e da qualche anno, hanno potuto riattivare le assunzioni”.
In generale si assiste ad una mancanza di politiche assunzionali adeguate che stanno mettendo a rischio i servizi da erogare ai cittadini, ci sono comuni che non hanno più agenti di Polizia Locale, che hanno personale in convenzione con altri Enti per Servizi Finanziari e Tecnici mentre le richieste dei cittadini aumentano cosi come le attività che lo Stato delega ai Comuni.
“Si assiste così – recita una nota della Cisl – ad una quasi generalizzata situazione nella quale le obbligatorie funzioni di governo del Sindaco previste dall’art.54 del D.Lgs.267/2000 e riguardanti i servizi di Anagrafe, Stato Civile, Leva, Statistica ed Elettorale siano affidate ad una sempre più scarsa dotazione organica ed Ufficiali delegati, a fronte, tra l’altro, di sempre maggiori e più specialistiche attività e funzioni istituzionali assegnate ai Comuni, costringendo quelle stesse unità a condizioni lavorative ormai non più tollerabili per tempi, stress correlato, mancanza di idoneo recupero psico fisico, responsabilità dirette e personali, ecc. tenendo altresì conto che l’Ufficiale di Stato Civile deve altresì garantire la reperibilità nei prefestivi soprattutto per la redazione degli atti di morte”.
Di fronte a tale situazione – dichiara il Segretario Generale della Cisl FP Frosinone Antonio Cuozzo – abbiamo inviato una nota al Prefetto di Frosinone, Ufficio Territoriale di Governo, affinché possa procedere alla verifica presso tutti i Comuni della Provincia sullo stato della dotazione organica destinata dagli Enti Locali alle funzioni di Governo del Sindaco ex art.54 del D.Lgs.267/2000, con particolare riferimento alle unità delegate alle funzioni di Ufficiale di Anagrafe ed Ufficiale di Stato Civile, sollecitando le stesse Amministrazioni inadempienti e/o carenti, a provvedere tempestivamente in merito, e più in
generale ad una verifica del personale adibito ai servizi essenziali dei Comuni.