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L’ombra del direttore generale aleggia su piazza del Popolo. Passata la manovra da 140.000 euro. E’ il primo banco di prova per la Celentano

Marco Battistini
Luglio 10, 2023

Una corposa variazione di bilancio per incrementare lo staff del sindaco e assumere in Comune il direttore generale. Per garantire il posto ad una personalità di rilievo in città si è reso provvidenziale un fuori programma. D’altronde il Comune di Latina urge di profili autorevoli e competenti per dirigere la complessa macchina amministrativa. Anche se, sul punto, l’opposizione ha potuto mettere il dito nella piaga con una certa facilità e la solita facile demagogia.

LBC ALL’ATTACCO

A criticare l’atto è stato il gruppo dei colettiani di ferro. Lbc ha parlato apertamente “di un incarico clientelare pagato dall’ente 140.000 euro”. Il riferimento è all’incarico che sembra essere abbastanza imminente del nuovo direttore generale dell’ente. “Parliamo di 140mila euro, a tanto ammonta complessivamente il costo a carico dell’ente -affermano in Lbc- con la stessa somma l’amministrazione Coletta pagava due figure insieme quella di segretario e direttore, ottenendo così un risparmio – commenta Lbc – Ma è una scelta organizzativa dell’amministrazione e una prerogativa del sindaco che, a differenza di quanto accaduto con metodi aggressivi nella prima amministrazione Coletta, non intendiamo mettere in discussione. Va però rilevato che si tratta di una decisione onerosa per un Comune che già non naviga in buone acque e che dovrebbe essere compiuta secondo criteri di correttezza e massima trasparenza. Quando si parla di denaro pubblico i cittadini hanno bisogno appunto di trasparenza e la scelta in questo caso dovrebbe essere effettuata attraverso una selezione pubblica o una manifestazione di interesse sulla base di precisi requisiti professionali e di esperienza che siano adeguati al ruolo che si ricopre”.

PANIGUTTI VERSO LA DIREZIONE GENERALE

Dalla maggioranza silenzio assoluto sulle polemiche relative al provvedimento sullo staff. Almeno per quanto concerne l’assunzione del direttore generale. Al contrario i partiti che sostengono il sindaco Celentano, sono intervenuti per difendere la scelta dell’amministrazione di conferire un incarico di consulenza ad un noto legale, peraltro ex direttore generale del Comune all’epoca del sindaco Giovanni Di Giorgi. Stiamo parlando di Giacomo Mignano, peraltro considerato uno dei migliori avvocati amministrativi della provincia. 

“La Giunta Municipale di Latina ha conferito l’incarico, a titolo gratuito, di consulenza giuridico-amministrativa all’Avvocato Giacomo Mignano -si afferma nella maggioranza- sono privi di fondamento le critiche dell’opposizione sulla scelta ed evidenziano il singolare, e strumentale, modo di rappresentare i fatti da parte della sinistra, a seconda di chi governa. Il richiamo all’art. 8 del Codice degli Appalti non è pertinente. Il provvedimento è stato adottato in data 22.06.2023, mentre la disposizione ostativa è entrata in vigore il 01.07.2023, tant’è che l’atto è munito sia del parere di legittimità del Dirigente del Settore, oltre che di conformità alla legge. Pertanto, l’incarico è avvenuto nella vigenza normativa che ne consentiva l’adozione. La stessa normativa che, nel recente passato, ha consentito all’Amministrazione Coletta, e che evidentemente LBC ignora o finge di ignorare, di conferire incarichi a titolo gratuito ad altri professionisti. Singolare e strumentale, quindi, che la sinistra invochi per la nuova Amministrazione limitazioni e compressioni di scelte che però durante il proprio governo rivendicava ed attuava. Come dire, se governa la sinistra è legittimo e si può fare, se governa il centrodestra non si può fare anche se è legittimo. Appare evidente, pertanto, la capziosità delle argomentazioni e la strumentalità meramente, ed inutilmente, polemica delle affermazioni della sinistra”. Insomma la difesa legittima di Mignano ha sortito l’effetto di unire in modo perentorio FdI, Lega, FI, lista Celentano e Udc/Dc. 
Diversamente dalla scelta del direttore generale, che molti danno per imminente e praticamente fatta. Le indiscrezioni darebbero il giornalista Alessandro Panigutti sulla rampa di lancio per questo incarico. Una nomina che non sarebbe avversata da nessuna parte politica ma che al tempo stesso potrebbe non convincere tutta una serie di ambienti che Panigutti, da direttore di Latina Oggi, ha avuto il coraggio di combattere a viso aperto e senza indietreggiare mai. Un’operazione che intende rafforzare il prestigio della nuova amministrazione e che il sindaco dovrà intestarsi interamente. 

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