Un grande tradizione, quella degli azzurri ai mondiali di volley. L’Italia ha vinto la massima competizione di questa disciplina per tre volte: nel 90, 94 e 98 siamo saliti sul tetto del mondo, battendo Cuba, Olanda e Jugoslavia. Da allora però il podio non lo abbiamo più centrato, ed è significativo che 2 delle cinque edizioni in cui siamo rimasti a bocca asciutta si siano giocate in Italia. C’è voglia di tornare nell’elite mondiale, da campioni d’Europa in carica (a livello continentale le soddisfazioni continuano ad arrivare). Intanto ci siamo conquistati il diritto di disputare i quarti di finale. Dopo un girone preliminare perfetto, con tre successi colti senza perdere un solo set, l’Italia di De Giorgi ha superato con merito lo scoglio Cuba. Contro i caraibici non è stato un successo agevole, anche perché Michieletto e Lavia non sono stati punti di riferimento, come accade di regola. Giannelli ha allora privilegiato i centrali e l’opposto Romanò, con Simone Anzani che dei posto 3 è stato indubbiamente il più incisivo. Non potendo vincerla con il solo attacco, l’Italia è stata brava a salire nel fondamentale del muro e a mettere in mostra difese pregevoli. Cuba, con Simon, Herrera e tante altre vecchie conoscenze, ha fatto il possibile per trascinarci al quinto, ma per fortuna, con calma e tenacia i nostri hanno tenuto botta e Giannelli ha pensato bene d’innescare attacchi alternativi, trovando grandi risposte dai posto 3. La ferocia con cui gli azzurri hanno respinto il tentativo caraibico di allungare il match è il più importante segnale di una gara luci ed ombre. Il carattere fa spesso la differenza nei match punto a punto. Ne avremo bisogno ancora. Così questa sera potremo gustarci Giappone – Francia per vedere quale delle due sarà la nostra avversaria dei quarti. Ovvio che gli azzurri auspichino lo sgambetto giapponese si campioni olimpici in carica. La Francia ci ha battuto senza troppe discussioni in Nations League, evidenziando potenzialità superiori. Il mondiale transalpino, fin qui non perfetto, autorizza però qualche speranza. A decidere sono anche e soprattutto le condizioni del momento. Lo sappiamo bene noi italiani, che abbiamo perso almeno due edizioni dei Giochi Olimpici pur avendo la squadra di gran lunga più forte del lotto. Al pari dell’Italia, hanno già conquistato il visto per i quarti Slovenia, Stati Uniti e Polonia. Sofferta l’affermazione di Cebulj e compagni, contro una Germania arresasi solo al quarto set. Agevole, come da pronostico l’affermazione della Polonia campione in carica sulla Tunisia. Maratona imprevista per gli Usa, che hanno trovato nella Turchia un’avversaria sorprendente, capace di rispondere punto su punto. La rimonta dei turchi è arrivata a un passo dal compimento, ma i due set conquistati sono una grande soddisfazione e comunque non depongono in favore di una candidatura stelle e strisce sul podio iridato. Stasera vedremo chi occuperà altri due posti nello scacchiere dei quarti di finale.