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L’emergenza rifiuti a Latina ripropone il problema della mancanza di impianti. Lo stallo sugli Egato non aiuta

Marco Battistini
Settembre 12, 2023

Latina è sommersa dai rifiuti c’è chi ha deciso di dar fuoco ai cumuli di immondizia e ai cassonetti ancora presenti nel capoluogo. Nelle ultime ore due episodi quasi in contemporanea, si sono verificati in zone piuttosto centrali. Il primo è avvenuto nel parcheggio accanto al centro commerciale Le Torri, uno dei punti dove da mesi si accumulano i rifiuti senza il minimo rispetto delle regole. Poco dopo le fiamme hanno colpito l’immondizia abbandonata in viale Giulio Cesare, altro punto sensibile. Gli ultimi due episodi si aggiungono agli altri roghi, quasi certamente di origine dolosa, avvenuti negli ultimi giorni nel capoluogo. La temporanea chiusura di Rida ad Aprilia ha impedito la raccolta del secco indifferenziato, ma molte persone anziché attendere la ripresa del servizio hanno abbandonato le buste in mezzo alla strada creando gravi pericoli a livello igienico e di sicurezza, oltre che situazioni di degrado inaccettabili.

PD ALL’ATTACCO E LA REPLICA DI ABC

L’emergenza rifiuti sta mettendo in difficoltà l’amministrazione Celentano, che deve rintuzzare quotidianamente gli attacchi dell’opposizione. “L’accumulo di rifiuti sta toccando livelli che non sono più tollerabili”. È questo l’allarme lanciato dal gruppo consiliare del PD Latina  Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi  in una nota in cui annunciano che: “Abbiamo inoltrato una richiesta scritta affinché venga convocata urgentemente la Commissione Ambiente per capire lo stato dell’arte e discutere sui passi da compiere per uscire da questa emergenza”. “Ci preme capire dall’amministrazione – dicono – cosa sia stato fatto fino ad oggi e, soprattutto, come si intenderà procedere nelle prossime settimane. L’assenza di iniziativa che stiamo vedendo in questa fase è preoccupante”. Così incalza il gruppo PD: “Si sta risolvendo il problema legato al funzionamento delle guardie ambientali destinate al controllo? Si sta ragionando sulla individuazione di un impianto alternativo nel quale conferire, almeno temporaneamente, i rifiuti di Latina? E soprattutto: che intenzioni ha la maggioranza comunale sul sistema di raccolta da adottare in centro? L’assenza del servizio porta a porta nel centro città sta contribuendo ad un accumulo pericoloso che incide sulla sicurezza, oltre che sul decoro, come dimostrato dai recenti incendi che hanno colpito il nostro territorio. Eppure, su questo, non c’è ancora chiarezza di intenti dentro la maggioranza. Alla Sindaca e alla sua giunta chiediamo di uscire, il prima possibile, da questo preoccupante immobilismo”.

Dal gestore del servizio di igiene urbana arrivano rassicurazioni sulla situazione dei rifiuti. In particolare l’azienda speciale fa sapere che è ripreso “il servizio di raccolta dell’indifferenziato stradale”. A seguito della richiesta di Rida Ambiente, Abc Latina ha da subito provveduto ad effettuare e trasmettere le analisi merceologiche necessarie. “Nel corso della settimana – spiega l’azienda speciale del Comune di Latina, ABC – la situazione tornerà, gradualmente, alla normalità.  Si ricorda che, nelle aree servite dal nuovo porta a porta, è già ripartito il servizio di raccolta del secco indifferenziato.  Si invita, ancora una volta, la cittadinanza a non abbandonare rifiuti su strada e a continuare a massimizzare i flussi di rifiuti a recupero utilizzando anche i tre Centri Comunali di Raccolta in via Bassianese, via Massaro e di Chiesuola”.

UN CAOS PREVEDIBILE

Il problema rifiuti andava prevenuto sul piano gestionale e amministrativo. Nessuno prevedeva che il centro di stoccaggio presente potesse prendere fuoco come avvenuto nei giorni scorsi. Come nessuno, d’altronde, aveva valutato un “piano B” in una simile situazione. Dopo l’incendio del 3 settembre, si può dire che è stata data una mazzata alla raccolta rifiuti all’interno del territorio pontino. Nessuno aveva valutato l’eventualità di un grosso incendio che chiudesse la discarica, probabilmente per un periodo indefinito e soprattutto breve. A questo punto diventa quasi obbligatorio chiedere alla Regione di accelerare i tempi del percorso che deve portare all’attivazione delle autorità territoriali su scala provinciale. Secondo il testo approvato ai nuovi organismI spetta l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti mediante procedura ad evidenza pubblica o tramite affidamento in house; la determinazione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani; l’organizzazione di adeguati sistemi di raccolta differenziata e alla promozione delle misure di prevenzione della produzione dei rifiuti urbani; il monitoraggio degli impianti disponibili; la disciplina dei rapporti tra i soggetti affidatari dei servizi e al controllo della gestione dei servizi. Non è detto che nelle prossime settimane non si arrivi ad una svolta in tal senso.

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