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Lavori scuola Aldo Moro, il Comune di Frosinone pagherà i danni alla ditta seconda in graduatoria

Cesidio Vano
Circa 100mila euro di risarcimento, dopo errori nell’appalto e sviste dei giudici.
Luglio 26, 2022

Il Comune di Frosinone dovrà risarcire i danni causati alla ditta Giza S.r.l.s. per il mancato affidamento dell’appalto di realizzazione e riqualificazione energetica della scuola Aldo Moro. Errori della commissione di gara e sviste dei giudici nelle sentenze, alla fine paga Pantalone e l’opera pubblica – già realizzata – verrà a costare alle tasche dei contribuenti altri centomila euro circa.

Il Municipio capoluogo, infatti, è stato condannato dal Consiglio di Stato per l’inerzia mantenuta dopo che lo stesso Giudice amministrativo d’appello aveva censurato l’operato della commissione di gara per l’affidamento dell’appalto, in merito all’attività di verifica dell’offerta proposta dalla ditta aggiudicataria, la Athena S.r.l., che nelle more del giudizio, ha comunque completato i lavori.

Le opere presso la scuola Aldo Moro costeranno così circa 100mila euro in più alle casse comunali a fronte di un appalto, già eseguito, per l’importo di 615mila euro.

La vicenda ha origine due anni fa, a luglio 2020, quando il Comune di Frosinone affidava i lavori di riqualificazione energetica della scuola alla ditta Athena, dopo aver effettuato il cosiddetto “giudizio di anomalia” ovvero aver valutato, tra gli altri, la congruità dei costi di manodopera indicati dalla ditta con quelli tabellari previsti dal ministero. Il Comune aveva riscontrato delle incongruità, ma la società Athena aveva fornito delle correzioni alle cifre proposte, che l’ente locale aveva accettato, imputando ad una mera svista di trascrizione i numeri errati.

La ditta Giza, seconda in graduatoria nell’appalto, si era così rivolta al Tar di Latina, lamentando che, nella fase di verifica dell’offerta, la ditta vincitrice aveva radicalmente modificato i costi di manodopera (scesi del 62%). I giudici pontini, tuttavia, avevano respinto il ricorso, concludendo che, nel complesso, il totale dell’offerta non era mutato.

La vicenda è quindi approdata in appello davanti la Consiglio di Stato che, già a luglio dello scorso anno, aveva ribaltato la sentenza di primo grado, aveva dato torto al Comune e ragione alla ricorrente Giza: l’articolazione dell’offerta economica non può essere modificata nelle fasi successive alla gara e, soprattutto, nel caso specifico, non si è trattato della correzione di un errore ma della riscrittura completa dei costi di manodopera diminuiti di oltre la metà. Nell’accogliere il ricorso, però, il Consiglio di Stato non ha statuito nulla in merito al subentro, nell’appalto, della seconda in graduatoria e il Comune di Frosinone, forte di tale mancato pronunciamento, non ha dato seguito alla sentenza, nonostante le rimostranze della Giza Srl che, nuovamente, si è rivolta al Consiglio di Stato per l’ottemperanza del giudicato.

I Giudici d’appello, pur riconoscendo la mancata decisione sul subentro nell’appalto, hanno però censurato l’inerzia del Comune di Frosinone che non sarebbe comunque dovuto restare ‘immobile’ e avrebbe dovuto rivedere la gara o annullarla e farne un’altra, atteso che, con l’annullamento degli atti, l’Athena doveva essere esclusa dall’appalto. Nel frattempo, i lavori presso la scuola Aldo Moro sono stati terminati dalla ditta Athena, nonostante l’annullamento del Consiglio di Stato, e il Comune è stato ritenuto responsabile dei danni causati alla seconda in graduatoria per il lucro cessante. L’importo del risarcimento dovrà essere calcolato entro 60 giorni dalla sentenza – emessa lo scorso 14 luglio -, secondo le direttive dettate dai giudici, dallo stesso Comune di Frosinone, tenendo conto della perizia di parte fornita da Giza sull’importo e i margini di guadagni dell’appalto medesimo. Secondo la stima di Giza, il Comune dovrebbe pagare circa 120.000 euro di danni, ma il giudice non ha ammesso alcune voci (come il danno emergente e il rimborso del contributo unificato), la somma sarà quindi più contenuta.

Ad ogni modo, per il Comune di Frosinone si tratterà di un debito fuori bilancio e soprattutto di ulteriori soldi pagati per un’opera già realizzata e costata alle casse comunali già oltre 600mila euro.

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