Dopo quasi 4 mesi dall’insediamento, l’amministrazione Celentano appare indietro su tante problematiche che richiedevano risposte urgenti. I risultati non si vedono e soprattutto non si intravedono un indirizzo e una strategia. La città appare sempre più sporca e abbandonata, dal centro alle periferie compresi i borghi completamente abbandonati, e questo è un dato sotto gli occhi di tutti. Si progetta il centenario, si candida Latina a Capitale della cultura con dossier segreti e si tralascia tutto il resto. Occorre ripartire dalle cose semplici: il decoro appunto, la pulizia delle strade e delle aree verdi, la restituzione dei parchi ai cittadini e ai bambini in condizioni dignitose e sicure. Finora si è visto poco o niente. Il minimo indispensabile eseguito in piena estate.
LBC ALL’ATTACCO
Elettra Ortu La Barbera ha fortemente criticato questi primi 100 giorni di governo comunale di centrodestra. “Ci troviamo dunque a sconfessare le azioni annunciate dalla sindaca in campagna elettorale nei suoi primi mesi di governo -ha affermato l’esponente dell’opposizione- Cinque azioni in cinque mesi, si era detto. Ma ci sembra che, rispetto ai tempi che si era data la stessa sindaca, l’amministrazione sia indietro su tutto”. Gli attacchi toccano diversi capitoli. “Cosa vuole fare l’amministrazione? Che città vuole costruire? La stagione culturale estiva di un’amministrazione che prepara la candidatura di Latina a Capitale della cultura senza avere neppure un assessore di riferimento, è stata praticamente nulla, senza neanche un bando per gli eventi dei giardini comunali e dell’arena Cambellotti. Chiediamo che nell’agenda politica entri al più presto anche il tema del teatro. Altro tema quello del porto canale di Rio Martino: al di là delle dichiarazioni di intenti, non si è dato seguito all’evidenza pubblica che ha affidato il porto alle aziende assegnatarie del bando, la giunta si scontra con una gestione complessa che coinvolge tanti enti, non riesce ad agire nell’immediato per risolvere i problemi dei pescatori e neppure a sfruttare la tanto decantata filiera di governo per reperire i fondi necessari a gestire l’infrastruttura”.
TERRACINA COME SABAUDIA
Come fatto nei giorni scorsi dal Comune di Sabaudia, la stessa Terracina ha scelto un salomonico doppio sostegno a Latina e Gaeta nella corsa a Capitale della Cultura italiana del 2026. il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, di fatto ha scelto la soluzione più comoda.” Entrambe, come sottolineato dal primo cittadino di Terracina, hanno presentato due progetti di spessore -ha dichiarato il sindaco- che evidenziano le tante motivazioni per cui sia Gaeta che Latina meritano il sostegno, così come l’ambito titolo. Gaeta, con il suo mare e la sua storia, che affonda le radici nel mito. Latina, Città di Fondazione, con il suo patrimonio architettonico e urbanistico di enorme importanza. Due progetti differenti e validi, che meritano il nostro sostegno e il nostro appoggio, e di cui il territorio di Terracina e l’intero territorio provinciale non possono che beneficiarne. Per questo daremo il nostro massimo sostegno, auspicando che sia proprio una delle due città ad ottenere questo riconoscimento”. Insomma la linea inaugurata da Calandrini sembra aver fatto breccia nelle amministrazioni di importanti centri pontini. Non far mancare il sostegno alle due città candidate è scelta ineccepibile sul piano diplomatico, ma basterà per far andare entrambe in finale? I dubbi sono leciti. Ancora qualche giorno ed assisteremo ad una prima ‘scrematura’.