Convocata per giovedì 5 ottobre dal Presidente e consigliere comunale Claudio Di Matteo una Commissione Consiliare congiunta “Personale Cultura Sport”, “Attività Produttive” e “Urbanistica” con all’ordine del giorno il “Piano Esigenziale dell’Impiantistica Sportiva”.
“Sarà l’occasione per poter fare chiarezza sul futuro degli impianti sportivi; infatti la presenza contemporanea dei componenti delle tre Commissioni interessate alla problematica, 23 Consiglieri su 32 totali, consentirà di esaminare tutti gli aspetti e le criticità dell’argomento, nonché le soluzioni che dovranno essere adottate per risolverle -ha affermato il presidente della commissione Claudio Di Matteo – com’è noto, il programma esigenziale degli impianti sportivi, dimensionamento, distribuzione e regolamentazione degli impianti sportivi/ricreativi in area extraurbana e adozione della variante normativa di PRG, art.9 bis, venne approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n° 22/2012 del 11/04/2012 ed è, dopo oltre un decennio, sicuramente da aggiornare”, continua Di Matteo, ”ci sarà di sicura utilità l’aver recentemente approvato in Consiglio la deliberazione relativa alla stipula della Convenzione con la regione Lazio per lo svolgimento delle funzioni in materia urbanistica previste dalla legge regionale n.19/2022, che snellisce e semplifica le procedure per l’approvazione delle varianti ai Piani da parte del Comune” .
PROBLEMA CANONI CONCESSORI
Non c’è dubbio che la situazione dell’impiantistica sportiva a Latina sia a dir poco caotica. Bati pensare a tutta una serie di convenzioni per gli affidamenti degli impianti sportivi di proprietà comunale che sono ormai scadute, con un nutrito numero di bandi in fase di pubblicazione, oltre a degli impianti sportivi privati nati in zona agricola che andrebbero in qualche modo legittimati.
“Inoltre bisognerà affrontare anche la questione dell’adeguamento dei canoni concessori – ha sottolineato Di Matteo – come già fatto per i campi da tennis del Parco Falcone e Borsellino, nonché l’eventuale riconoscimento delle spese documentate per migliorie effettuate agli impianti dati in concessione”. “Insomma, ci sarà molto da lavorare”, chiosa Di Matteo, “anche perché l’argomento presenta aspetti vasti e complicati che non possono certo esaurirsi in un’unica seduta di Commissione, ma l’importante è cominciare con il piede giusto e per questo saremo aperti ad ogni contributo possa arrivare per definire nei migliore dei modi le singole questioni nel solo interesse della collettività”.