Le banche tirano i cordoni della borsa e scende l’accesso al credito per le piccole imprese. Il dato è stato diffuso nei giorni scorsi e ha causato, da subito, la reazione dell’associazione di consumatori Codici, che ha segnalato l’acuirsi del rischio usura davanti alle difficoltà di ottenere prestiti e sostegno dagli istituti di credito.
Lo studio della Cgia
Il dato relativo al calo dei prestiti emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio studi della Cgia: tra il 2021 ed il 2022 gli impieghi vivi alle aziende con meno di 20 addetti sono scesi di 5,3 miliardi di euro (-4,3%). Le regioni più colpite sono Liguria (-7,12%), Friuli Venezia Giulia (-6,54%), Umbria (-6,49%) e Veneto (-6,24%). Si tratta soprattutto di esercenti, piccoli commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, non più appetibili commercialmente dal sistema bancario ed aggrediti dalla concorrenza dell’e-commerce.
La situazione nel Lazio
Nella nostra regione nel 2021 gli impegni a favore delle imprese con meno di 20 dipendenti erano stato pari a 7.786,4 milioni di euro; nel 2022 sono stati di 7.536 milioni di euro, con un calo assoluto di 250, 4 milioni pari al -3,22%. Il Lazio, rispetto all’andamento registrato dalle altre 19 regioni d’Italia si colloca circa a metà classifica (in posizione n. 13).
Le preoccupazioni di Codici
“L’emergenza Covid ha inferto un colpo durissimo ad una realtà già in difficoltà – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ed il caro bollette ha fatto il resto. C’è chi è stato costretto a chiudere l’attività e chi, nel disperato tentativo di salvarla, si rivolge agli strozzini, non rendendosi conto che così facendo peggiora soltanto le cose. Il calo dei prestiti bancari, l’impossibilità di accedere al credito legale può spingere chi è in difficoltà a rivolgersi alle persone sbagliate, che in quel momento si presentano come l’unica soluzione ai problemi. Si inizia con un prestito da amico, un favore di poco conto che in breve si trasforma in un peso insostenibile che fa precipitare la vittima in un incubo.
A nostro avviso deve essere rivisto il sistema di aiuti a chi si trova in una condizione di sovra indebitamento per evitare che il passo successivo sia l’usura. Al tempo stesso rinnoviamo l’invito a chi è in difficoltà economica di non rivolgersi agli strozzini. Dietro di loro c’è la criminalità organizzata, sono malviventi senza scrupoli, bisogna restare nella legalità”.
L’associazione Codici è impegnata da anni nel contrasto all’usura con azioni legali a sostegno delle vittime ed anche dei soggetti che si trovano in una condizione di sovraindebitamento. È possibile segnalare il proprio caso e richiedere aiuto telefonando al numero 065571996 o scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.