E chi l’ha detto che una semplice pec di un consigliere può bastare a far fuori un assessore? E chi l’ha detto che vale il principio del consigliere che ha diritto a un assessore indipendentemente da ciò che rappresenta? E infine chi l’ha detto che Forza Italia (il partito al quale Pasquale Cirillo ha ufficiosamente aderito abbandonando al proprio destino la lista Frosinone Capoluogo) abbia la forza numerica per rivendicare il secondo assessore? E infine: perché Pasquale Cirillo non chiede di sostituire Maria Rosaria Rotondi ma pretende di indicare un esterno? A nome di chi parla? Della lista con la quale è stato eletto o a titolo personale?
Sono questi gli interrogativi che, ricevuta la Pec dal Sindaco Riccardo Mastrangeli, iniziano a serpeggiare all’interno della maggioranza del capoluogo. Interrogativi legittimi supportati anche da altre considerazioni. Se vale il principio del consigliere che spostandosi porta con se un assessore la stabilità del governo cittadino (già un tantino precaria) verrebbe a mancare un attimo. Inoltre qualunque movimento per rafforzare Forza Italia e darle la consistenza per chiedere il secondo posto in giunta porterebbe altrove, in un nanosecondo, Cinzia Fabrizi verso altri lidi nei quali sembra già risiedere.
Infine il problema della forma: Maria Rosaria Rotondi pur essendo amministratrice unanimemente apprezzata e rigorosa non avrebbe esitato un attimo a rispettare una staffetta con Pasquale Cirillo. Ma vedersi tagliare la testa con una Pec probabilmente l’avrà anche indispettita e alla fine potrebbe essere lei stessa a trovare qualche consigliere disposto a “reggerla” nell’esecutivo cittadino.
Ecco perché la mossa di Pasquale Cirillo che all’inizio era apparsa politicamente organizzata rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol. Con l’avvocato che dopo la foto-opportunity con Claudio Fazzone al Congresso di Forza Italia potrebbe trovarsi a vestire la maglia azzurra (grazie alla bella operazione conclusasi sull’asse Chiusaroli-Fazzone) ma a dover rinunciare all’agognata rappresentanza in giunta. A meno che non abbia in mano altre garanzie e altre carte da potersi giocare al momento giusto…