A chi andranno i tre voti ponderati (pesantissimi) dei consiglieri del Pd di Frosinone? Ognuno è di 306 punti, per un totale di 918: se indirizzati unitariamente potrebbero far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Ma nulla è scontato, anzi. Il capogruppo Angelo Pizzutelli è da mesi in fase di sganciamento “morbido”. Gli hanno parlato tutti, dal presidente regionale Francesco De Angelis alla consigliera Sara Battisti, per finire al segretario Luca Fantini. Angelo Pizzutelli però è stanco di passi indietro e di rinunce che mai vengono ripagate. Gli sarebbe piaciuto essere eletto consigliere provinciale, ma ha capito subito che le strategie della corrente Pensare Democratico erano altre. Adesso potrebbe decidere di restare a casa oppure di votare. Non necessariamente per esponenti del Pd. Norberto Venturi è deluso e disilluso: le sue presenze alle sedute del consiglio comunale non sono continue, per mesi ha auspicato un cambio di passo e una maggiore attenzione della Federazione nei confronti del capoluogo. Nulla. Fabrizio Cristofari non si sbilancia, ma neppure lui è contento di come stanno andando le cose.

Il fatto è che nella lista La Provincia dei Cittadini (dove c’è il Pd) in sei si contendono l’elezione: su Antonella Di Pucchio si conta Antonio Pompeo, su Adamo Pantano faranno le prove generali Massimiliano Quadrini (Azione) e Italia Viva. Mentre con Gino Ranaldi c’è il sindaco di Cassino Enzo Salera. Luigi Vittori è l’uomo su cui punta tutto Piergianni Fiorletta, primo cittadino di Ferentino. Nessun dubbio: Pensare Democratico di De Angelis e Battisti appoggia massicciamente il sindaco di San Donato Valcomino Enrico Pittiglio, capogruppo Dem alla Provincia. Alessandro Mosticone è consigliere di Sora: difficile pensare che il presidente Luca Di Stefano possa permettersi una brutta figura.

Il “tesoretto” di 918 voti ponderati di Frosinone farebbe comodo a chiunque, ma c’è il serio rischio che Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari decidano di non darlo a nessun esponente del Pd. Anche perché nel centrosinistra consiliare del capoluogo le tensioni sono forti. La candidatura alle provinciali di Armando Papetti (Lista Marzi) non è piaciuta ad Angelo Pizzutelli. Papetti è un tesserato del Partito Democratico (nessuno della Federazione è intervenuto) e in secondo luogo il capogruppo Pd si aspettava un atteggiamento diverso da Domenico Marzi dopo il sostegno assicuratogli nella campagna elettorale di giugno 2022. Neppure Francesco De Angelis in questa fase sembra essere nelle condizioni di ricomporre il quadro.

Sempre nel capoluogo sarà interessante capire su chi saranno indirizzati i voti ponderati della Lega: fino a pochi mesi fa ne sarebbero stati a disposizione 11, per un totale di 3.366. Adesso più. Si sono sfilati i tre della Lista per Frosinone (Francesca Chiappini, Corrado Renzi, Sergio Verrelli), e Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo). Inoltre a Giovanni Bortone (Lega) sono state revocate le deleghe. Ne restano 6: Dino Iannarilli (Carroccio), Massimiliano Tagliaferri, Christian Alviani, Teresa Petricca, Giovambattista Martino, Mario Grieco (Lista Ottaviani). In teoria 1.836 voti ponderati, che potrebbero essere utilissimi per la conferma di Andrea Amata, fedelissimo del deputato e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani. Il quale ha l’esigenza obiettiva di blindare il suo esponente di riferimento considerando la concorrenza interna: Luca Zaccari ha l’appoggio di Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese. Inoltre Lino Caschera e Giuseppe Alessandro Pizzuti possono giocarsela bene. Ma i cinque consiglieri della Lista Ottaviani voteranno in maniera compatta visto che nella maggioranza del Comune di Frosinone i malumori sono all’ordine del giorno da mesi? E’ essenzialmente questo il motivo per il quale il sindaco Riccardo Mastrangeli si è tenuto a distanza di sicurezza dalle elezioni provinciali. Per evitare cioè possibili effetti sulla coalizione del capoluogo.

Ma alcune novità potrebbero esserci comunque. Per esempio il posizionamento della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia su Forza Italia. L’intesa con il ministro degli esteri Antonio Tajani c’è già da settimane. I candidati del Comune di Frosinone al consiglio provinciale sono tre. Sergio Crescenzi si giocherà con Velardo, Santoro e Cardillo il terzo seggio di Fratelli d’Italia, visto che Alessandro Cardinali e Roberto Caligiore appaiono irraggiungibili per i primi due posti. Armando Papetti (Lista Marzi) cercherà il miracolo della seconda postazione per Provincia in Comune di Luigi Vacana. In Forza Italia Gianluca Quadrini è fuori portata per chiunque. Maurizio Scaccia, però, può fare bella figura in ogni caso. Per poi far pesare i voti ponderati ottenuti.