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La mossa dell’ex delfino di Zaccheo e il ritorno a casa Fazzone: Tripodi può regalare a FI un altro assessorato in Regione entro primavera

Marco Battistini
Novembre 23, 2023
Angelo Tripodi

Dalla destra al centro. Il valzer di Angelo Tripodi non conosce soste. Dal passato con il Fronte della Gioventù ad An, passando per il MSI, Tripodi si è sempre contraddistinto per aver dimostrato spirito di sacrificio e dedizione alla lotta politica. Eppure solo con il passaggio in Forza Italia nel 2013 è riuscito ad ottenere il riconoscimento principale della propria carriera: l’assessorato al Commercio del Comune di Latina. La liaison con Fazzone durò lo spazio di un biennio. Nel 2015 con la caduta dell’amministrazione Di Giorgi è finita la stagione azzurra di quello che molti consideravano il vero ‘delfino’ di Vincenzo Zaccheo. Quindi la corsa solitaria alle elezioni 2016 e l’approdo con la Lega a fine 2017. Le indiscrezioni delle ultime settimane lo davano come in procinto di passare con Fratelli d’Italia. Ed invece, con una mossa a sorpresa il consigliere regionale ha deciso di abbandonare la Lega per passare al gruppo Misto. 

NUOVI EQUILIBRI

Forza Italia in attesa del prossimo passaggio di Tripodi, potrà andare alla carica per chiedere un altro assessorato in giunta. Con l’addio di Tripodi, il gruppo della Lega alla Pisana si riduce da 3 a 2 consiglieri: restano il vicepresidente dell’Aula Pino Cangemi e la capogruppo Laura Cartaginese. Anche dal Misto, Tripodi continuerà a sostenere la maggioranza di centrodestra. 

La scelta di Tripodi dimostra ancora una volta come la Lega in Regione Lazio è da tempo una pentola a pressione. La nomina di Davide Bordoni a segretario regionale non sembra aver portato il sereno in un partito che vede i suoi rappresentanti alla Pisana alle prese con una spaccatura che è apparsa evidente a tutti. Per diverse settimane si sono rincorse le voci sul capogruppo Laura Cartaginese prossima a tornare, dopo soli 4 anni, in Forza Italia. La diretta interessata ha smentito categoricamente: “Chiacchiere da bar che non mi appassionano”. A quanto sembra la possibilità di un ritorno nella vecchia casa madre c’è stata, ma alla fine la Cartaginese ha compreso che avrebbe avuto spazi ridotti, rinunciando dunque alla mossa.
E’ comunque da mesi che si respirava un’aria pesante nella Lega regionale. Dopo l’avvicendamento tra Angelo Tripodi e Laura Cartaginese alla presidenza del gruppo, con il primo che non ha affatto preso bene la sfiducia sottoscritta la scorsa primavera dalla consigliera tiburtina e da Pino Cangemi, la divisione è stata netta. Ora senza il consigliere di Latina, il peso del Carroccio alla Pisana scende enormemente, ponendo un grosso problema politico al partito di Salvini e Bordoni.

L’ATTACCO

E Tripodi dopo la decisione presa di passare al gruppo misto si è voluto togliere diversi sassolini. “Davide Bordoni sta imparando, da poco ha preso in mano il ruolo di segretario regionale, forse ci voleva qualcuno con un pochino più di polso e tenuta e finché c’era Claudio Durigon io stavo là, in questo momento non era più possibile perché il bilancio è un momento politico e istituzionale importante e io devo guardare un documento così complicato in modo sereno, non discutere di stupidaggini con altre persone dei partito e del gruppo consiliare” ha affermato il consigliere regionale, al quale i giornalisti hanno chiesto un parere sul partito appena abbandonato.

“Come l’ha presa Durigon? Sicuramente male, mi ha scritto dei messaggi e me ne stanno arrivando anche molti altri anche di Gian Marco Centinaio, ma ancora non sono riuscito ad aprirli -ha raccontato in serata Tripodi– stanno provando e hanno provato a trattenermi. È un periodo di riflessione io mi sono dato un tempo e ci rivediamo a gennaio”. Ma ancor più interessante è la ‘frecciata’ lanciata nei confronti dell’attuale capogruppo leghista alla Pisana. “Non riuscivo a lavorare bene all’interno del gruppo consiliare della Lega -ha proseguito Tripodi– Non è tanto il cedere il ruolo di capogruppo a Laura Cartaginese, perché essendo presidente della commissione Lavoro e facendo parte di quella bilancio e sanità, il mio da fare ce l’avevo. Quindi è stato il non aver mantenuto degli accordi e le capacità di portare avanti un gruppo, ma è stato soprattutto di non capire determinati momenti politici della Regione Lazio. A me piace fare politica”. Infine uno sguardo sul suo futuro politico, a partire dalla prossima collocazione. “Girano tante voci, io parlo con tutti come mio costume: è vero che parlo con Forza Italia, con l’Udc, il Centro o Fratelli d’Italia, ma in questo momento non ho preso nessuna decisione anche perché mi devo confrontare con il gruppo che rappresento, un gruppo che va al di là dei partiti e farò quanto prima una riunione con loro -ha sostenuto Tripodi– ora quello che voglio fare, visto il momento politico istituzionale importante, è lavorare sul bilancio in maniera tranquilla e che dobbiamo approvare, anche perché sono componente della commissione. Pertanto voglio portare avanti soprattutto i temi per la mia provincia di Latina e lo voglio fare con serenità”. Dopo la ‘pausa di riflessione’ Tripodi annuncerà il passaggio con le truppe di Fazzone. E a quel punto il dualismo tutto pontino tra FdI e FI raggiungerà il livello massimo di allerta.

IL PROFILO

Sul suo profilo twitter Angelo Tripodi scrive in bio che “la mia famiglia fu cacciata dalla Libia nel 1970″. Nato a Latina 53 anni fa, rieletto il 13 febbraio scorso come capogruppo leghista in Consiglio del Lazio, nel 2015 uscì da Forza Italia e nonostante alcuni rumors di avvicinamento a Noi con Salvini passò a Forza Nuova. Già assessore al Commercio della Giunta Di Giorgi a Latina, in occasione della riconferma a febbraio ricevette le lodi proprio di Cangemi e Cartaginese. “Nella precedente legislatura Tripodi è stato protagonista di una dura e intransigente opposizione all’amministrazione Zingaretti”, commentavano. “Ma si è contraddistinto con il dialogo e l’umiltà nello svolgere un ruolo delicato all’interno dell’aula facendo crescere il gruppo consiliare. Non potevamo che confermare il nostro portavoce, il cui incarico sarà essenziale per ricostruire la Regione Lazio attraverso la sua lunga esperienza al Comune di Latina e in Consiglio regionale”. In occasione della recente campagna elettorale, Orlando Angelo Tripodi promise vera battaglia per la sanità, ma anche per turismo, servizi sociali e rifiuti. “Abbiamo le idee chiare su come far rinascere questo nostro territorio”, disse a Il Tempo quando ancora mancava la nomina di Rocca. Su questi temi siamo certi che continuerà ad impegnarsi. A prescindere dalla nuova casacca che indosserà.

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