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La morte dell’avvocato Andrea Dini: tutto quello che sappiamo fino ad oggi. Con la Procura che non esclude nessuna ipotesi

Redazione
Luglio 27, 2023
Andrea Dini, l'avvocato di Frosinone trovato morto il 18 luglio scorso

C’è un solo punto fermo, almeno finora, nella morte dell’avvocato Andrea Dini: l’apertura di un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio (ma nelle ultime ore sembrerebbe che gli investigatori abbiano iniziato a seguire anche una seconda pista, quella delle truffe alle assicurazioni).
Per il resto da giorni si naviga nel mare magnum delle ipotesi, delle congetture, delle illazioni anche. E’ così che è stato scritto e detto di tutto, arrivando a ricostruzioni spesso fondate sul nulla o quanto meno fantasiose, di sicuro nessuna supportata da elementi concreti: si è quindi passati dalla tesi dell’incidente, leggasi caduta accidentale, a quella del suicidio o, addirittura, a quella di una “spinta” da parte di qualcuno. Ipotesi. Di sicuro c’è solo e soltanto l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Frosinone che indaga per istigazione al suicidio, al momento contro ignoti.

ANDREA DINI, LA MORTE IN UN’AFOSA SERA D’ESTATE

Il legale è stato trovato morto intorno alle 23 dello scorso 18 luglio nel piazzale sottostante il suo studio, situato al sesto piano di un palazzo di via Kennedy, nella parte bassa di Frosinone, a pochi passi dal Parco del Matusa. Aveva 50 anni, era sposato, aveva un figlio in età adolescenziale ed era molto conosciuto in città e in tutta la provincia. Da tempo combatteva una dura battaglia contro una grave malattia che lo aveva colpito ad una gamba e le cure sperimentali alle quali si stava sottoponendo stavano dando risultati molto positivi.

LA POSIZIONE DEL CADAVERE

Il cadavere, come detto, è stato rinvenuto intorno alle 23. E proprio sulla posizione del corpo sono nati i primi dubbi. Visto che dalle risultanze degli accertamenti compiuti dagli agenti di polizia nell’immediatezza dell’accaduto tale posizione sembrerebbe non essere compatibile con il punto dal quale l’avvocato sarebbe precipitato nel vuoto per poi morire sul colpo nell’impatto con l’asfalto. Ed è questo uno degli aspetti, fra i tanti, sul quale le indagini in corso mirano a fare luce.

LO STRANO FURTO NELLA NOTTE PRECEDENTE IL FUNERALE

Altro particolare “inquietante” è il furto, a dir poco anomalo, perpetrato in casa Dini, in via Tiburtina, lo scorso 22 luglio. Furto effettuato nelle prime ore del mattino e non mentre erano in corso i funerali del 50enne come riportato da molti organi di stampa. Un colpo “strano” avvenuto a poche ore dalla morte dell’uomo (compiuto praticando un piccolo foro in una parete) durante il quale non si sa ancora cosa sia stato portato via: alcune fonti parlano di oggetti di poco valore, mentre altri suppongono, ma, appunto, siamo solo nel campo delle ipotesi, che i ladri si siano recati nell’abitazione del legale a caccia di documenti. Se sia vero e se li abbiano trovati al momento è impossibile saperlo.

IL LAVORO CON LE AGENZIE ASSICURATIVE

Andrea Dini, com’è a tutti noto, aveva tra le sue prevalenti attività lavorative, strette collaborazioni con agenzie assicurative specializzate in infortunistica stradale, soprattutto incidenti. Un settore molto delicato nel quale l’avvocato lavorava con alacrità ed era diventato un vero punto di riferimento per compagnie e clienti. Una mole di lavoro notevole, che potrebbe aver portato Dini ad attirarsi antipatie scomode oppure, come anche si è supposto, a venire suo malgrado a conoscenza di informazioni molto riservate e “delicate”. Si parla anche di una lettera diffamatoria veicolata presso molti operatori del settore nella quale sarebbe stata messa pesantemente in discussione l’onorabilità dell’avvocato. Sullo sfondo un’inchiesta partita da tempo su alcuni importantissimi studi della città specializzati nei risarcimenti assicurativi.
Al momento non risulta comunque che l’avvocato Dini fosse tra i professionisti indagati.

LA SECONDA PISTA INVESTIGATIVA

E in merito, come accennato in apertura, sembrerebbe che gli investigatori stiano vagliando una nuova pista, quella delle certificazioni false e delle truffe alle assicurazioni. Anche se chi conosceva bene l’avvocato assicura che lo stesso non si sarebbe mai prestato a condotte truffaldine ai danni di alcuno.

ULTIMI GIORNI DI NERVOSISMO

Sta di fatto che diversi amici e conoscenti ricordano di aver visto Andrea molto nervoso negli ultimi giorni e con atteggiamenti non consoni alla sua personalità. Forse dettati da “pressioni”, o forse da paura, o forse da chissà cos’altro. Comportamenti non passati in sordina e che, strana coincidenza, sarebbe sorti proprio nei giorni e nelle ore precedenti la sua morte. Sembra acclarato anche il pensiero ricorrente di abbandonare la professione. Stava pensando di abbandonare l’Ordine anche se pare avesse accettato il consiglio di qualche collega di una “sospensione” temporanea.

LE DECISIONI DELLA PROCURA

Intanto, il magistrato, dopo aver aperto il fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio contro ignoti, ha disposto il sequestro dello studio di via Kennedy e quello di tutti i dispositivi digitali in uso a Dini, dallo smartphone al computer. Ciò al fine di eseguire la “copia forense” dei dati contenuti negli stessi e verificare la presenza o meno di elementi utili alle indagini. Nello stesso tempo si starebbe indagando su alcuni assegni di compagnie assicurative che sarebbero stati trovati nella borsa d lavoro del 50enne.

IL CASO DINI A LIVELLO NAZIONALE

Quanto accaduto nella tarda sera del 18 luglio, intanto, è finito anche sotto la lente dei grandi mass media nazionali. Un caso che sta facendo discutere, ammantato ancora oggi, a 10 giorni dalla morte del legale, da un mistero fitto sul quale a fatica si riesce a fare luce. Tanti, infatti, sono i lati oscuri della vicenda, numerosi gli elementi da chiarire, molteplici le ipotesi da smantellare o verificare. L’intera città, ma non solo, segue l’evolversi del caso con apprensione
vista la simpatia e l’affetto che tantissimi amici nutrivano nei confronti dell’avvocato Dini.
Da un momento all’altro si attendono sviluppi che, a detta di molti, potrebbero anche essere davvero clamorosi.

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