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La cricca degli appalti aveva messo nel mirino l’autostrada. Non c’è pace per la Roma-Latina

Marco Battistini
Gennaio 2, 2024

La vicenda delle commesse Anas tocca anche la grande opera autostradale della Roma-Latina. L’indagine, avviata nella primavera del 2022, ha portato all’emissione della misura degli arresti domiciliari per Tommaso Verdini, presidente della società Inver, figlio dell’ex parlamentare Denis Verdini e cognato di Matteo Salvini. Il gip afferma che “dalle indagini è emersa la sussistenza di un sistema corruttivo forte e stabile che ha portato ad una turbativa delle gare per importi milionari”. Per il giudice “gli indagati hanno operato con pubblici ufficiali e con i privati loro clienti mettendo a disposizione i loro rapporti stretti con pubblici ufficiali in posizioni apicali all’interno di Anas e delle strutture pubbliche, di volta in volta, coinvolte nelle procedure di interesse dei clienti”. Nell’ordinanza si afferma, inoltre, che le persone finite nel registro “erano in grado (anzi sono stati in grado) grazie ai loro ‘agganci politici e conoscenze all’interno di Anas’ e ad un sistema di scambio di reciproci favori, di avvantaggiare i propri clienti nell’aggiudicarsi gare”.

L’AUTOSTRADA NEL MIRINO

Nel mirino degli inquirenti le manovre che avrebbero riguardato proprio l’autostrada che dovrà essere realizzata tra la Capitale ed il capoluogo pontino. “Lavoriamo insieme per la Latina – Roma, ti do una mano, ti aiuto a riprenderla”. Parlavano così, in un’intercettazione telefonica, annotata dai finanzieri, gli imprenditori e i lobbisti, che pilotavano, attraverso alcuni dirigenti dell’Anas, l’aggiudicazione delle gare d’appalto. La cricca degli appalti voleva mettere le mani anche sulla costruzione dell’autostrada Roma – Latina. In un’altra conversazione, captata con il trojan, Tommaso Verdini, spiegava ad alcuni titolari di ditte, di aver incontrato un politico del Mef, dal quale avrebbe ricevuto rassicurazioni circa l’aggiudicazione dei lavori, per un importo base di 60 milioni di euro. In un passaggio delle 77 pagine di ordinanza di custodia cautelare, il Gip del tribunale di Roma, Francesca Ciranna, scrive: “gli indagati hanno agito con grande spregiudicatezza. I fatti sono gravi ed attuale è il pericolo di reiterazione del reato. Le condotte sono avvenute in epoca recente, nell’estate/autunno del 2022 e si sono protratte fino ad aprile/maggio del 2023, epoca a cui risalgono gli ultimi pagamenti alla Inver”, società di consulenza di cui Tommaso Verdini è manager, dei “fittizi incarichi di consulenza. Nonostante le indagini in corso e le perquisizioni del luglio dello scorso anno – sottolinea il Gip Ciranna nel dispositivo – gli indagati “hanno continuato a coltivare e sostenere il rapporto illecito con i Verdini e di conseguenza con i pubblici ufficiali confermati in Anas, limitandosi ad accorgimenti formali e documentali”. Nei primi giorni del nuovo anno, si terranno davanti al Gip del tribunale di Roma, gli interrogatori dei cinque indagati.

OPERA VERSO LA CURVA FINALE

Di fatto si starebbero ultimando le verifiche sulla fattibilità dell’opera ed i relativi controlli tecnici. Sullo stato di avanzamento dell’opera, dalla data del commissariamento, sono state avviate le attività propedeutiche alla progettazione esecutiva. Più in particolare, è in corso una ricognizione del territorio per valutare una sua evoluzione e per verificare che non vi siano state modifiche che possano interferire con l’opera. Tale indagine è stata effettuata sovrapponendo il progetto del 2010 con rilievi fotografici aerei. Per completare il quadro della ricostruzione dello stato attuale si starebbe procedendo attraverso la trasposizione su tavole georeferenziate delle principali prescrizioni e raccomandazioni delle delibere approvative del CIPE e dei vincoli archeologici, paesaggistici e ambientali. Inoltre, stando alle informazioni in possesso del governo, è in corso la fase di rilievo topografico per la redazione della progettazione esecutiva, nonché per le necessarie attività di esproprio. Ultimate queste operazioni, sarà completata la contestualizzazione e la fotografia dello stato attuale dell’infrastruttura che consentirà di individuare eventuali criticità nonché di pianificare la suddivisione in lotti, funzionale alla realizzazione dell’opera.

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