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Internazionali di Francia, i quarti saranno senza tennisti italiani

Roberto Mercaldo
La precoce eliminazione di Sinner ha tolto la carta più importante alla pattuglia azzurra, che esce un po’ delusa dal Roland Garros
Giugno 5, 2023
Lorenzo Musetti

Ancora un’uscita al quinto set, ed è la quarta consecutiva nei major. Se però nelle tre precedenti occasioni erano stati dei grandi campioni (Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas) a sbarrare il passo a Jannik Sinner, peraltro nelle fasi avanzate della competizione, stavolta per il principino delle Dolomiti c’è stata un’eliminazione precoce (secondo turno) e per mano di Altmaier, che certamente non è un top ten. Anche stavolta Jannik, nella gara fatale, si è fermato a un centimetro dal traguardo, fallendo due match ball: sul primo un nastro malandrino ha aiutato il passante di Altmaier, mentre sul secondo un gratuito col rovescio di Sinner ha di nuovo salvato il tedesco.

Fallita l’opportunità di chiudere 3/1, Sinner ha poi giocato un quinto set timoroso e infarcito di errori, nel quale comunque sembrava aver raddrizzato la barra al dodicesimo gioco, rivelatosi poi fatale.
L’imprevista uscita di scena del nostro numero uno ha dirottato le attenzioni degli appassionati su Musetti, Sonego e Fognini.
Il veterano si è arreso a una condizione fisica imperfetta ancor prima che a Ofner, esecutore materiale della sua eliminazione al quinto set nei sedicesimi.
Lorenzo Sonego ha compiuto una grandissima impresa eliminando Rublev, ma il tentativo di fare altrettanto con Kachanov è risultato infruttuoso.
Dopo un primo set da favola e un secondo perso, nel terzo Sonego si è trovato sul 4/0 nel tiebreak, ma ha divorato l’ampio margine ed anche un setball sul 7/6, prima di cedere 9/7.
E di fatto la partita con il potente ma non troppo fantasioso russo si è chiusa lì.

MUSETTI RIDIMENSIONATO DA ALCARAZ

Sembrava in strepitose condizioni di forma l’altro Lorenzo, Musetti, che nei sedicesimi aveva liquidato Norrie impartendogli una vera e propria lezione. Al cospetto di un grande Alcaraz, però, Musetti si è “sciolto”, non riuscendo mai ad impensierire il murciano se non in partenza (subito 2/0 per il toscano nel primo set). Al di là dell’eccellente prestazione di Carlitos, resta una prova scialba di Musetti, che con ben altro piglio aveva affrontato e vinto il match contro Alcaraz nella finale di Amburgo.
Al secondo turno si è invece fermato l’altro giovane promettente del tennis italiano, Matteo Arnaldi, che contro Shapovalov ha giocato comunque un discreto match.
Ora la parte alta sembra decisamente la più densa di campioni, con Alcaraz, Djokovic e Tsitsipas.
In quella bassa possibile che sia Rune a venirne fuori, ma occhio a Zverev e anche a Cerundolo.

TRA LE DONNE SWIATEK RULLO COMPRESSORE

Il tabellone femminile ha perso per una febbre inopportuna Elena Rybakina, kazaka vittoriosa agli Internazionali d’Italia e finalista agli AO.
E allora a fermare la corsa di Iga Swiatek, super favorita della competizione, potrebbe essere soltanto la solita Sabakenka, che ieri in verità ha sofferto oltre il lecito la rediviva Stephens.
In chiave azzurra Elisabetta Cocciaretto è stata la sola a raggiungere i sedicesimi, sconfitta in due da Bernarda Pera in una gara caratterizzata da tantissimi break.
Perde un gran numero di posizioni Martina Trevisan, semifinalista lo scorso anno.
Oggi si completano gli ottavi dei due tabelloni. Fuori… i secondi!

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