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Indian Wells, azzurro tenebra: escono quattro italiani su quattro

Roberto Mercaldo
Fognini, Cocciaretto, Paolini e Bronzetti eliminati al primo turno. Oggi in campo Berrettini e Camila Giorgi
Marzo 10, 2023
Elisabetta Cocciaretto, 2020, © Panoramica

Giornata nera per il tennis azzurro. Il bisticcio di colori lo hanno dipinto, loro malgrado, i quattro alfieri italiani impegnati sui campi di Indian Wells, per il primo mille del 2023.
Nessuno ha superato lo scoglio dei 64imi di finale, e per qualcuno la delusione è stata davvero cocente.
Un set vinto e otto persi fotografano la debacle in modo ancor più definito e mandano in archivio una giornata da dimenticare in fretta.

INDIAN WELLS, FOGNINI TIENE UN SET, POI CEDE DI SCHIANTO

Il più esperto della pattuglia azzurra, più volte capitano di Davis e unico italiano in attività con un mille nel palmarès, per i pochi che ancora non abbiano tradotto le locuzioni Fabio Fognini, aveva un compito arduo. Fronteggiare i vent’anni di Ben Shelton, fortificati dalle imprese australiane e da un gioco solido e quasi privo di soste, non era semplice nemmeno per un giocatore dai mille talenti come il ligure.
Fabio ci ha provato ed è stato il primo ad operare il break, ma poi lo ha restituito per qualche doppio fallo di troppo, cagionato dalla necessità di non offrire una seconda troppo morbida al suo giovane avversario.
Al decimo gioco Shelton ha colto un secondo e decisivo break e qui il castello di Fognini ha perso di colpo il ponte levatoio, le torri merlate e tutta la magia che avevano costretto il prode Ben a battagliare senza portare l’affondo.
Partita finita, fuor di medioevale metafora, perché Fabio non ha più saputo contrastare la potenza dell’americanino, che ora sarà protagonista di un derby tutto da vivere contro il connazionale Fritz, vincitore dell’edizione 2022, in finale su Nadal.

TRE RAGAZZE ITALIANE FUORI AL PRIMO TURNO

È la sola ad aver vinto un set ed è anche la sola andata molto vicina al successo. Lucia Bronzetti sembrava avesse meno possibilità delle altre, alla luce di un sorteggio poco benevolo e soprattutto di una condizione perfettibile.
Invece il suo match contro Bernarda Pera, statunitense di Croazia, avrebbe potuto portarla fuori dal tunnel, se solo non avesse sciupato il 5/4 e servizio della prima partita.
Ceduto allo sprint e non senza recriminazioni il primo parziale, Lucia ha giocato con grande autorità il secondo set, vincendolo con merito e rinviando la conclusione al terzo.
Peccato che l’avvio sia stato davvero problematico ed il tentativo di rientrare, purtroppo, velleitario. Sei giochi a tre per la Pera, più brava a gestire la tensione di un confronto nel cui contesto non ha espresso una reale superiorità tecnica.
Ha invece deluso, notevolmente, Elisabetta Cocciaretto, che non ha saputo replicare le belle prove di questo inizio stagione.
Sul suo cammino si è interposta una Parrizas Diaz in giornata di grazia. La spagnola ha giocato un tennis molto incisivo, trovando nel dritto a sventaglio e nel rovescio lungolinea due formidabili alleati. Cocciaretto però l’ha involontariamente aiutata, con scelte tatticamente poco oculate e anche con qualche gratuito inspiegabile, segnali di una tranquillità relativa. Imperdonabile aver gettato via un corposo vantaggio (4/1) nel secondo set, il cui avvio aveva davvero autorizzato speranze di ribaltare l’esito del match.
Si è arresa in due frazioni anche Jasmine Paolini, che pure aveva un bel ricordo di Indian Wells, avendo battuto su quei campi addirittura Aryna Sabakenka.
Stavolta però è bastata una coriacea Maria, tedesca con tennis atipico e fantasioso, per arginare la nostra ex numero uno. Se il primo set è stato un alternarsi al comando, con logica conclusione al tiebreak, nel secondo la mammina di Bad Saulgau è salita in cattedra e per Jasmine è scesa la notte.

DUE ITALIANI IN CAMPO NEL PROGRAMMA ODIERNO

Oggi avremo altri due italiani impegnati sui campi americani.
Esordio per Matteo Berrettini, che dopo il by del primo turno trova il giapponese Taro Daniel. Tre a uno per l’italiano nei confronti precedenti e unica sconfitta piuttosto datata (2018, terra rossa).
Il vero interrogativo sta nelle condizioni fisiche di Matteo, uscito malconcio dal torneo di Acapulco. Se il romano sarà in normali condizioni d’efficienza, il superamento del turno sarà poco più che una formalità.
Diverso il discorso per Camila Giorgi, che troverà un ostacolo durissimo nella statunitense d’acciaio Jessica Pegula. Sappiamo che la marchigiana a volte riesce a giocare un tennis “marziano”. Servirà qualcosa di simile per piegare l’americana.

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