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In Regione Fazzone tenta l’affondo per il rimpasto, ma il voto rafforza soprattutto FdI. Centrodestra a valanga nelle comunali pontine

Marco Battistini
Giugno 11, 2024

Fratelli d’Italia ancora leader indiscusso di preferenze e della maggioranza, mentre Forza Italia mette la freccia sulla Lega ed è sul punto di chiedere un assessore in più in Giunta a Francesco Rocca. Sono le conseguenze delle Europee sul centrodestra che da poco più di un anno guida il Lazio. Il partito di Giorgia Meloni si conferma sui livelli percentuali delle regionali di febbraio 2023 (cioé sopra il 33%), addirittura a livelli assoluti ha già superato le 520.731 preferenze di allora.  Ora siamo a oltre 685mila, risultato frutto anche di una partecipazione al voto decisamente superiore (46,63%) rispetto al 37,2% di 16 mesi fa. 

LA PARTITA PER LA REGIONE

Quello che non è cambiato è il solco enorme di voti che divide i “fratelli tricolori” dai loro alleati: oltre 5 volte tanto sia rispetto a Forza Italia che alla Lega. Eppure è proprio dentro la lotta tra i due “fratelli minori” dell’alleanza che sarebbero ‘alle viste’ alcuni grattacapi per il presidente della Regione. Come conclamato su scala nazionale, anche nel Lazio il partito che porta ancora il nome di Silvio Berlusconi nel suo simbolo ha messo la freccia sul Carroccio. Lo scarto per ora non arriva nemmeno all’1%, parliamo di poco più di 15mila preferenze di vantaggio, ma tanto basta per dare ancora più corpo a un obiettivo che gli azzurri hanno in testa (insieme al sorpasso) da prima del voto: ottenere un terzo assessorato in giunta. Il che può avvenire solo a danno di uno dei due assessori della Lega (Simona Baldassarre e Pasquale Ciacciarelli) visto che le 10 caselle sono già state tutte assegnate. Il coordinatore regionale, Claudio Fazzone, (che intanto ha incassato il successo di vedere eletto a Bruxelles per la seconda volta consecutiva Salvatore De Meo, esponente forzista del sud pontino) chiederà a Rocca un’adeguata rappresentanza in giunta per il suo partito. Anche considerando il fatto che Forza Italia ha più che raddoppiato i suoi rappresentanti in Consiglio regionale rispetto ai 3 (Giorgio Simeoni, Fabio Capolei e Cosmo Mitrano) usciti dal voto del 2023. Attualmente siamo a 7 e l’ultimo dei “nuovi acquisti” (che poi è un ritorno), Giuseppe Cangemi, è arrivato proprio dalla Lega (come pure Orlando Tripodi) che adesso alla Pisana è rappresentata solo dalla capogruppo Laura Cartaginese. Inoltre, gli azzurri di fatto possono contare anche su un ottavo consigliere, Nazzareno Neri, dopo l’accordo di federazione siglato con Noi Moderati, il partito guidato da Maurizio Lupi, con cui Forza Italia si è presentata alle Europee. Quindi, considerando che senza questi 8 consiglieri la maggioranza non sarebbe più tale arrivando al massimo a 25 (col presidente Rocca), è facile prevedere qualche “smottamento” in aula per il centrodestra, intanto con l’assenza del numero legale, se FI decidesse di “impuntarsi” nel caso non vedesse accolte le sue richieste.

IL VOTO PONTINO

Nessuna sorpresa sugli eletti pontini all’Europarlamento: Nicola Procaccini e Salvatore De Meo sono tra i più votati di FdI e FI rispettivamente con oltre 100.000 e 38.000 preferenze. Procaccini ha vinto anche la sfida locale in termini di voti personali (27.000 contro 23.000 nell’area pontina). Anche a livello locale Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 34,8% dei voti e 68.762 preferenze. Cinque anni fa erano state quasi 25mila e la percentuale del 10,5%.  Nel centrodestra pontino festeggia anche Forza Italia che sfiora il 16,5% dei voti con 32.505 preferenze e fa meglio di cinque anni fa quando le preferenze erano state 28mila che l’avevano portato al 12%. Non ha certo di che sorridere invece la Lega che crolla (sono quasi 30 i punti percentuali in meno rispetto a cinque anni fa) ed è il quinto partito nella provincia di Latina. Sono lontani i fasti di quel 39% delle europee del 2019 che avevano premiato la lista di Matteo Salvini con oltre 91 mila preferenze nel territorio pontino. Ora le preferenze sono scese a 18 mila e il partito si ferma al 9%. Se il Partito Democratico, in termini percentuali, è quello che è più cresciuto nel Paese rispetto alle politiche del 2022 e ha fatto meglio rispetto a cinque anni fa, nella provincia resta stabile. Supera il 15% appena sfiorato alle europee del 2019 ma con qualche preferenza in meno (allora erano state quasi 35mila e oggi sono quasi 30mila).

LE AMMINISTRATIVE

En-plein del centrodestra alle amministrative pontine. A partire dal comune di Rocca Massima, dove gli elettori hanno riconfermato il primo cittadino uscente, Mario Lucarelli, che conquista il 71,95% dei voti. Nel tardo pomeriggio sono arrivati i risultati definitivi di altri due comuni: a Monte San Biagio gli elettori hanno riconfermato Federico Carnevale, mentre nel comune di Prossedi la vittoria è andata ad Angelo Pincivero, anche lui un uscente. Eletti anche i primi cittadini di Maenza e Spigno Saturnia: sono rispettivamente Loreto Polidoro e Marco Vento. L’ultimo dato arrivato è quello di Sermoneta, il comune più grande tornato alle urne, che elegge ancora Giuseppina Giovannoli, sindaca e uscente e arrivata al suo quarto mandato.

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