Il mistero del sito scelto come discarica provinciale. Dalla Regione con convinzione si sostiene che finalmente presto si saprà dove la scelta è ricaduta. Il presidente Francesco Rocca in un suo recente intervento a Viterbo ha chiarito: “Sono andato personalmente nelle province di Latina e Frosinone, dove abbiamo già individuato i siti”.
Sono in molti a credere che sia stata prescelta Aprilia e precisamente la zona Sant’Apollonia.
APRILIA IN POLE?
Si tratta di un’ex discarica da bonificare con una quindicina di milioni di Fondi Pnrr. A fine marzo scorso, infatti, la Regione ha dato parere favorevole tramite la direzione urbanistica, non sollevando ragione di contrarietà alla realizzazione del progetto. La discarica avrebbe “una volumetria tale da garantire il soddisfacimento per le necessità dell’Ato di Latina per dieci anni, seppur l’area di proprietà a disposizione della società Frales risulta molto più estesa, ma tale riduzione è stata scelta anche per evitare elementi di esclusione in contrasto con gli strumenti di tutela e programmazione territoriale”. Non si sa se Rocca intendesse proprio Sant’Apollonia, anche perché l’amministrazione apriliana Principi, di centrodestra, ha dimostrato sempre contrarietà al progetto. Questa città ha già dato in termini di servitù. Pensiamo agli impianti di Tmb e al fatto che la città è da troppo tempo un obiettivo ‘appetibile’ per i rifiuti capitolini. Non solo. E’ stata posta la necessità di un nuovo rapporto epidemiologico specifico su Aprilia, per analizzare la frequenza e la distribuzione delle malattie nella popolazione. Evidenti anche le responsabilità dell’amministrazione precedente. Si ricordi il silenzio assordante dei vertici della vecchia amministrazione comunale sul decreto della presidenza della Provincia (n.78 del 21 novembre 2022), che aveva riattivato il percorso per l’individuazione di una discarica, avviando il processo di Valutazione strategica ambientale (Vas) per tre siti indicati, tra cui pure la cava di Aprilia in zona Pontoni.
I SITI POSSIBILI
Gli altri siti individuati come possibili discariche della provincia si trovano a Cisterna di Latina. La prima è una superficie pari a circa 34.000 mq, del sito in località “la Villa”, di proprietà Scavilana S.r.l., sito già oggetto di richiesta di autorizzazione ad attivare una cava pozzolanica. La superficie dichiarata idonea è quota parte della superficie complessiva di 148.394 mq delle particelle individuate, sia per la necessità del distanziamento di almeno 60 metri dalla progettata strada Cisterna Valmontone facente parte del “Corridoio intermodale Roma-Latina” che dell’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse.
Il secondo sito individuato è sempre a Cisterna di Latina: una superficie di 43.000 mq del sito industriale dismesso nel 1990 dalla Goodyear in via Nettuno di proprietà Sfim Investimenti Spa. La superficie dichiarata idonea è la quota parte centrale della superficie complessiva, per l’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse, da altri stabilimenti industriali attivi e dalla via Nettuno, che collega la S.S. 148 al centro di Cisterna. Tutto è ancora in ballo. Una decisione ufficiale è attesa entro la fine di giugno.