E’ cresciuto a Latina pur essendo nato a Napoli. Alessandro Orsini, ospite di Piazzapulita su La7 prima e di Carta Bianca in Rai poi, il professor Orsini con il suo pensiero e le sue opinioni sulla guerra in Ucraina ha fatto molto discutere. A seguito delle sue esternazioni televisive considerate filo-putiniane sono scoppiate anche polemiche politiche relativamente al suo compenso per gli interventi nella trasmissione in onda su Rai 3, tanto che la tv di stato ha poi annunciato di non voler dar seguito al contratto con il professore per le prossime puntate.
47 anni, Orsini è cresciuto a Latina dove ha frequentato il liceo classico “Dante Alighieri”. Lui stesso ne ha parlato sul proprio profilo facebook. “Trasferitomi da Napoli a Latina, cambiai scuola, ma i miei problemi non finirono e nemmeno le sconfitte -si legge nel post- faticai sempre e fui rimandato in due materie al terzo anno, chimica e matematica. Mi sono diplomato al liceo classico Dante Alighieri di Latina con un voto bassissimo, 40/60, che, a quei tempi, significava che, tra i promossi, eri uno degli ultimi. I miei professori pensavano che non avessi alcun talento per andare all’Università. La commissione esaminatrice mi maltrattò nell’esame di maturità”. Il professore universitario direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss è stato anche direttore del Centro per lo Studio del Terrorismo dell’Università di Roma “Tor Vergata”, research affiliate al Mit di Boston, docente di Sociologia del terrorismo alla Luiss di Roma e di Sociology alla Loyola University Chicago nonchè editorialista del quotidiano “il Messaggero”.
Particolarmente critiche le sue teorie rispetto alla Nato, considerata dal docente responsabile dell’escalation militare culminata con i bombardamenti da parte della Russia. Orsini sostiene con forza che fosse (e sia) necessario riconoscere come russe aree come il Donbass e le regioni occupate in queste settimane.
Non si è mai tirato indietro nell’esprimere le proprie opinioni e lo dimostra la sua considerazione su Napoli e i propri cittadini: “Dovete sapere che ho dei pregiudizi al contrario. Penso infatti che i napoletani siano persone mediamente più intelligenti degli altri italiani. Penso infatti che Napoli sia una città moralmente inferiore e intellettualmente superiore. Chiedendo perdono per il mio razzismo al contrario, di cui mi vergogno moltissimo, penso che i napoletani siano più intelligenti degli altri italiani“. Il post di Facebook, risalente al 2020, era scritto in risposta alle accuse mosse al giornalista Vittorio Feltri. Le sue posizioni riguardo la popolazione del Sud Italia sono state molto controverse ed è stato spesso attaccato per questo motivo. Le idee del professore sono da sempre molto divisive e le sue tesi sulla guerra in Ucraina ne sono una conferma.