Martedì 26 Ottobre presso il Tribunale di Frosinone si è svolta l’udienza preliminare relativa alla richiesta di rinvio a giudizio degli ex manager e diversi revisori di Acea per i reati di falso in bilancio, frode in pubbliche forniture, peculato sul fondo vincolato per la depurazione e turbata libertà nella scelta del contraente per l’affidamento degli incarichi di progettazione e collaudo.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare, il dott. Antonello Bracaglia Morante, dovrà decidere nelle prossime udienze, sia in relazione all’ammissione delle costituzioni di parti civili di oltre 30 comuni ed associazioni, sia in ordine all’eventuale rinvio a giudizio, proposto dal Pubblico Ministero, dopo le complesse indagini di natura contabile e finanziaria, sulla gestione del concessionario del servizio idrico in provincia di Frosinone.
“Il Comune capoluogo – si legge in una nota inviata alla stampa – rappresentato dall’avv. Paolo Tagliaferri, incaricato dalla giunta Ottaviani, ha depositato una costituzione di parte civile con richiesta di risarcimento per danni economici e patrimoniali, oltre che morali, pari a 10 milioni di euro, sostenendo che le amministrazioni comunali sono portatrici non solo di interessi propri degli Enti, ma anche di interessi diffusi, coincidenti con le popolazioni residenti e con tutti gli utenti che hanno riportato danni dal disservizio di Acea nel corso degli ultimi anni.”
Anche il Comune di Cassino tramite il sindaco Salera si era già costituito parte civile per tutelare l’interesse pubblico.
In aula anche l’associazione Codici, che ha avviato un’azione per tutelare gli utenti del servizio idrico.