Brutto colpo per l’amministrazione Stefanelli e l’ente provincia di Latina. Bocciato di fatto il piano provinciale dei rifiuti. La società Scavilana srl ricorrendo al Tar, contro il decreto del Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, datato 21 novembre 2022, con cui aggiornava il piano provinciale dei rifiuti provinciale inserendo i tre siti individuati a Cisterna e Aprilia. Il Tar di Latina ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato, con sentenza, il decreto del commissario ad acta n. 1 del 2022 e il decreto della Provincia di Latina n. 78 del 2022. Nella pronuncia si afferma come: “Il fatto che i tre siti individuati ricadano nelle aree riportate nelle cartografie come non contenenti fattori escludenti/non condizionanti non può in alcun modo supplire alla mancanza di un’espressa analisi dei fattori escludenti, di attenzione progettuale e preferenziali per ognuno dei macro aspetti da valutare (ambientale, idrogeologico e di difesa del suolo, territoriale), che nel caso di specie, dalla disamina dei documenti prodotti, non risulta essere stata effettuata”.
I SITI INDIVIDUATI
Illuminato Bonsignore, commissario ad acta nominato dalla Regione per la localizzazione di uno o più siti idonei alla realizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti nel territorio della provincia di Latina, nel 2022 aveva firmato il decreto con cui venivano individuate tre aree conformi ai requisiti di legge all’interno dell’Ambito territoriale pontino.
La prima è a Cisterna di Latina: una superficie pari a circa 34.000 mq, del sito in località “la Villa”, di proprietà Scavilana S.r.l., sito già oggetto di richiesta di autorizzazione ad attivare una cava pozzolana. La superficie dichiarata idonea è quota parte della superficie complessiva di 148.394 mq delle particelle individuate, sia per la necessità del distanziamento di almeno 60 metri dalla progettata strada Cisterna Valmontone facente parte del “Corridoio intermodale Roma-Latina” che dell’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse.
Il secondo sito individuato è sempre a Cisterna di Latina: una superficie di 43.000 mq del sito industriale dismesso nel 1990 dalla Goodyear in via Nettuno di proprietà Sfim Investimenti Spa. La superficie dichiarata idonea è la quota parte centrale della superficie complessiva, per l’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse, da altri stabilimenti industriali attivi e dalla via Nettuno, che collega la S.S. 148 al centro di Cisterna.
Il terzo sito ad Aprilia su una superficie pari a circa 77.000 mq della cava dismessa e successivamente “coltivata”, adiacente ad una parte di cava attualmente attiva e ad un’altra area per cui è in corso di perfezionamento l’autorizzazione all’ampliamento della cava stessa. L’area è di proprietà in parte di Stradaioli Holding Spa e in parte de “I Faggi Società Agricola Semplice di Stradaioli Rita“. La superficie dichiarata idonea è parte della superficie complessiva di 126.770 mq, per la necessità di escludere sia limitate porzioni di territorio tutelate da vincolo idrogeologico e sia limitate aree boscose e per l’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse.
Il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, aveva quindi firmato nel novembre 2022 il decreto n.78 con cui aggiornava il piano provinciale dei rifiuti provinciale inserendo in esso i tre siti individuati a Cisterna e Aprilia. Contemporaneamente era stata attivata anche la valutazione ambientale strategica sui tre siti ritenuti idonei dal Commissario. A distanza di oltre un anno quel lavoro di fatto è stato cancellato dal giudizio del tribunale amministrativo. Uno smacco piuttosto pesante per la vecchia amministrazione regionale di centrosinistra e soprattutto per la Provincia di Latina.