Si apre la stagione dei congressi provinciali di Fratelli d’Italia. Dalla segreteria nazionale è arrivato il via libera. La squadra che governa di fatto il partito ha deciso che entro Natale si dovranno svolgere le assisi locali. Arianna Meloni, Francesco Lollobrigida, Giovanni Donzelli, sono i ‘big’ chiamati a gestire questa fase a livello nazionale. In tutto 32 componenti, tra cui figura il consulente del ministro Lollobrigida Angelo Rossi, e il coordinatore dei Fratelli del Lazio Paolo Trancassini, anche lui vicino al first cognato. Nella spartizione c’è anche un uomo del ministro Guido Crosetto: Gaetano Nastri, dato anche tra i possibili nomi come candidato per le Europee. L’unico compito della commissione è stato quello di scrivere il regolamento.
LE REGOLE DEL GIOCO
Hanno diritto di esercitare l’elettorato attivo e passivo in sede congressuale gli associati all’organizzazione Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale in regola con l’iscrizione alla data del 30 settembre 2023 o, nei casi in cui è stata concessa una proroga, alla data stabilita con il provvedimento di proroga, e che risultino inseriti negli elenchi ufficiali messi a disposizione dal Dipartimento Adesioni del Partito. Ogni iscritto ha diritto di voto nella provincia in cui è iscritto. Le candidature alla carica di presidente provinciale devono essere inviate via email o compilate sul sito nazionale di Fratelli d’Italia e, in tal caso, ai fini della loro validità, deve essere completata la integrale procedura fino alla mail di conferma almeno 7 giorni prima dello svolgimento del congresso. Le candidature a presidente Provinciale devono essere: corredate da un documento programmatico-organizzativo caricato sul sito insieme alla candidatura; nonchè sottoscritte da un numero di aventi diritto al voto, di cui almeno il 10% devono essere di sottoscrittori qualificati come da elenco. Il numero dei sottoscrittori qualificati non potrà comunque superare il 50% della platea di aventi titolo della provincia, arrotondato per difetto. In concomitanza con l’elezione del presidente provinciale i partecipanti al congresso voteranno, secondo quanto indicato all’art. 1 del regolamento, i due terzi del coordinamento. Un terzo dei componenti sarà, come previsto dallo Statuto, nominato dal presidente eletto. Ciascun elettore può esprimere fino a tre preferenze. Ai fini del rispetto del principio di proporzionalità e parità di genere nell’accesso al coordinamento, se si esprimono tre preferenze, almeno una deve essere di genere diverso. Un seggio del coordinamento è riservato al candidato presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore al presidente eletto, a condizione che abbia ottenuto almeno il 20% dei voti validi. Latina intesa come provincia ha diritto a 20 componenti per il coordinamento di cui 13 elettivi.
GIOCHI APERTI A LATINA
La partita politica in provincia di Latina si giocherà nei prossimi giorni. L’assise provinciale è fissata per sabato 25 novembre. I principali portatori di consensi si sono confermati anche in questa circostanza. Nicola Calandrini da coordinatore provinciale uscente ha saputo fare incetta di tessere nel capoluogo, mentre Enrico Tiero ha saputo trainare il suo peso politico in tutto il territorio pontino, come del resto l’europarlamentare Nicola Procaccini. Calandrini punta alla riconferma, ma una parte consistente del partito non è con lui e pensa ad una sostituzione. I numeri ufficiosi darebbero Calandrini attorno al 40% di consensi fra i tesserati. Potenzialmente dunque se le altre ‘correnti’ dovessero registrare una convergenza attorno ad un’altra figura, sarebbero in grado di spodestarlo. Ago della bilancia sarà proprio il vice portavoce regionale Enrico Tiero, il più votato tra i consiglieri regionali delle province. Con circa il 25% delle tessere avrà parecchia voce in capitolo. Così gli ex An, che pure indietro nei numeri hanno comunque una forza politica non indifferente.