Una nuova modalità per eleggere il presidente della Regione Lazio e gli altri 50 consiglieri. Dal sistema misto a turno unico maggioritario (per il governatore)proporzionale con preferenze (per i consiglieri) si passerebbe al maggioritario con collegi uninominali (ed eventuale doppio turno) per l’elezione del presidente e di 32 consiglieri, mentre per gli altri 18 resterebbe il proporzionale con le preferenze. La proposta è stata depositata negli uffici competenti dell’Assemblea regionale dal capogruppo di +Europa-Radicali, Alessandro Capriccioli. Il nuovo sistema elettorale proposto “cambia l’elezione del presidente perché, pur restando il maggioritario, non ci sarebbe più il turno unico ma un doppio turno – ha spiegato Capriccioli – Se nessuno dei candidati raggiunge il 50% si procede la settimana successiva col ballottaggio tra i primi due che hanno ricevuto maggiore consenso”.
IL 65% DEI CONSIGLIERI ELETTI NEI COLLEGI UNINOMINALI
E cambia, soprattutto, l’elezione dei 50 consiglieri. Attualmente ci sono liste circoscrizionali presentate dai partiti nelle 5 province, viene attribuito un numero determinato di consiglieri a ciascuna circoscrizione, all’interno di ciascuna Provincia si segue una legge proporzionale, nel senso che le liste vengono messe in graduatoria a seconda della percentuale raggiunta da ciascuna lista e poi all’interno delle singole liste vengono eletti i consiglieri in base al maggior numero di preferenze ottenute. Con questa proposta di legge, invece, la Regione Lazio viene divisa in collegi uninominali con un numero omogeneo di elettori risultanti dall’ultima analisi dell’Istat, con la sola eccezione del collegio di Rieti che, essendo molto piccolo, sarà un collegio uninominale a sé. All’interno di questi collegi ciascuna coalizione presenta il proprio candidato consigliere.
Qualora nessuno dei candidati nei collegi raggiungesse più del 50% dei voti si procederebbe la settimana successiva al ballottaggio: verrebbe eletto in Consiglio il candidato che vincitore del collegio. Questo sistema si applicherebbe al 65% dei consiglieri, cioè 32 su 50. Per quanto riguarda il restante 35% si continuerebbe ad applicare il sistema proporzionale con le preferenze. Questo sistema inoltre ammette il voto disgiunto. Pertanto, sarà possibile votare il candidato uninominale appartenente a una coalizione e nella parte circoscrizionale (quella per l’elezione dei restanti 18 consiglieri, ndr) scegliere una lista di un’altra coalizione. Le circoscrizioni saranno 4 e corrisponderanno con i territori della Città Metropolitana di Roma, della provincia di Latina, di quella di Frosinone e con l’accorpamento di quelle di Viterbo e Rieti. La seconda scheda riguarderà l’elezione del presidente della Regione: “Sotto il nome del presidente – si legge nella proposta – sono riportati i simboli del gruppo di liste o dei gruppi di liste (in caso di coalizione) collegati con il presidente”. Teoricamente ci sarebbero i tempi per approvare la legge. Bisognerà vedere se ci saranno i numeri per farla passare a meno di anno dal voto.