Le elezioni provinciali certificano lo stato di salute dei partiti come un congresso o forse perfino meglio. Le fasce di ponderazione dei Comuni, il numero dei sindaci (91) e dei consiglieri comunali (1.058) che il 22 dicembre avranno diritto al voto rendono facilmente individuabili le previsioni dei flussi (e degli indirizzi) del consenso.
L’unica eccezione è rappresentata dagli esponenti di liste civiche, ma anche loro alla fine hanno comunque un “imprinting” partitico.
Servono strategie e gioco di squadra: il compito dei leader nelle rispettive segreterie è esattamente questo. Oltre a motivare tutti, specialmente gli esclusi: perciò i risultati finali potranno essere letti come una “pesatura” del carisma dei vari Massimo Ruspandini, Francesco De Angelis, Nicola Ottaviani e Claudio Fazzone.
A ragion del vero c’è anche da dire che in questa invenzione della votazione di secondo livello c’è poca politica e tanta strategia. Le motivazioni del successo di alcuni candidati è data soprattutto da rapporti personali che spesso invadono territori senza alcuna logica di appartenenza.
IL RUOLO DI FAVORITO DEL PD
Il Partito Democratico ha il ruolo non semplice di favorito: parte con 4 uscenti. Stavolta però ha allargato i confini, scegliendo una coalizione di centrosinistra composta anche da Azione, Italia Viva, Possibile e Demos. La grande incognita si chiama Barbara Di Rollo, presidente del consiglio comunale di Cassino: ogni giorno la certezza del suo posto in lista è messa in discussione perché c’è la necessità che regga l’intesa (fragile) con Enzo Salera e Gino Ranaldi. I favoriti del Pd restano il sindaco di San Donato Valcomino Enrico Pittiglio e Antonella Di Pucchio, consigliere comunale di Isola del Liri e fedelissima di Antonio Pompeo. Pronti a giocarsela alla pari Alessandro Mosticone (Sora) e Luigi Vittori (Ferentino). Oltre al segretario provinciale di Italia Viva Adamo Pantano, sindaco di Posta Fibreno.
Nella Lega il favoritissimo è Luca Zaccari, di Ferentino. Grande equilibrio tra Andrea Amata (Vicalvi), Giuseppe Pizzuti (Alatri), Lino Caschera (Sora), Benedetto Leone (Cassino), Marco Fiorini (Fiuggi), Katiuscia Mulattieri. Per Nicola Ottaviani, Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese non è scontato confermare i tre consiglieri della volta scorsa, tanto più che Gianluca Quadrini è passato in Forza Italia. Proprio gli azzurri, forti della spinta di Antonio Tajani e Claudio Fazzone, sono pronti ad insidiare il Carroccio. Guidati dal grande ex (con il dente avvelenato) Gianluca Quadrini, soprannominato “il signore del voto ponderato”. In lista Rossana Carnevale e Francesca Sacchetti, mentre a Frosinone Adriano Piacentini sta cercando di convincere Cinzia Fabrizi a partecipare. Le riunioni di oggi e domani definiranno il quadro completo della lista.
UN TEST PER FRATELLI D’ITALIA
L’ultima volta Fratelli d’Italia elesse due consiglieri provinciali: Daniele Maura e Riccardo Ambrosetti. Era il dicembre del 2021. Da allora il partito di Giorgia Meloni ha fatto “strike” ad ogni latitudine e longitudine politica. Ha stravinto alla Camera e al Senato e governa il Paese, ha trionfato nel Lazio e adesso, con Francesco Rocca, guida la Regione più importante sul piano politico. In Ciociaria ha portato in Parlamento due deputati (Massimo Ruspandini e Paolo Pulciani), con l’importante aggiunta del terzo (Aldo Mattia, che ha concorso in un collegio della Basilicata). In consiglio regionale ci sono Daniele Maura e Alessia Savo. Il partito indica i presidenti Fabio De Angelis (Saf) e Antonello Iannarilli (Ater). Ci sono tutte le condizioni per un risultato eccellente alle provinciali. Ma guai a dirlo al coordinatore Massimo Ruspandini, che domenica prossima sarà confermato nel ruolo. Il parlamentare di Ceccano non è abituato a cantare vittoria prima, anzi preferisce volare basso e viaggiare a fari spenti. Specialmente per tenere alto il livello di concentrazione. Fratelli d’Italia in ogni caso ha una squadra forte: gli elementi di punta sono Roberto Caligiore (sindaco di Ceccano) e il “rientrante” Alessandro Cardinali, consigliere provinciale in carica. Gli altri comunque diranno la loro e promettono di stupire: Sergio Crescenzi (Frosinone), Umberto Santoro (Alatri), Andrea Velardo (Castrocielo), Antonio Cardillo (Pignataro Interamna). C’è tempo per inserirne altri: le liste potranno essere consegnate venerdì e sabato.
VACANA, LO SPECIALISTA
Nel ruolo (sempre vincente) dell’eterno outsider c’è Luigi Vacana, con la civica Provincia in Comune. Uno stratega sopraffino e un grande motivatore. Con lui Armando Papetti (Frosinone), Marco Risica e Lorna De Santis (Fiuggi). Pesante l’accordo con Sinistra Italiana: in questo modo Vacana ha fatto capire al Pd che non è il federatore di tutto il centrosinistra.