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Il fronte FI-PD per ora è un buco nell’acqua

Marco Battistini
Maggio 13, 2025

Il fallito blitz di FI e Pd per rovesciare la presidenza di Acqualatina, testimonia la volontà dei due partiti di marciare divisi per colpire uniti. Una mozione presentata durante l’ultima assemblea dei soci da una coalizione di sindaci di Forza Italia, PD, Italia Viva e civici. Il voto ha visto il favore di più della metà dei sindaci che rappresentano la quota pubblica di Acqualatina, ma non ha raggiunto la maggioranza necessaria per avere effetto. Il 49% dei voti, rappresentato dai soci privati, ha infatti respinto la mozione, mantenendo intatto il Consiglio di Amministrazione e confermando la leadership di Marzoli.

COLPO A VUOTO

La recente mozione non è passata principalmente a causa della scarsa adesione, con solo il 25,68% dei soci favorevoli alla proposta. Il dibattito non si è concentrato tanto sulla legittimità della presidenza di Marzoli, quanto su una questione politica. A tal riguardo interessante è la posizione espressa dal sindaco di Sperlonga Armando Cusani.
“Nel mio passato da presidente della Provincia, ho lavorato per far crescere Acqualatina e oggi i risultati di quel lavoro sono evidenti. Non possiamo permettere che tutto venga messo in discussione per meri interessi politici” ha dichiarato Cusani. Ma lo stesso amministratore ha di fatto puntato il dito sul coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Claudio Fazzone, ‘reo’ di aver orchestrato la sfiducia come pretesto per guadagnare un posto nel Consiglio di Amministrazione di Acqualatina. Il Sindaco ha denunciato la manovra politica che, a suo avviso, ha utilizzato la mozione di sfiducia per introdurre nuovi assetti di governance, estromettendo Fazzone, che in passato ha avuto un ruolo di primissimo piano nella gestione della società. Cusani ha ribadito che Marzoli e il consiglio d’amministrazione stanno facendo un buon lavoro e che l’azienda sta cercando di rimediare agli errori degli anni precedenti. “Acqualatina sta affrontando una serie di sfide, ma sotto la guida di Marzoli, l’azienda ha dimostrato un impegno concreto nella gestione delle risorse idriche e nella tutela ambientale”, ha aggiunto. L’obiettivo ora, secondo Cusani, è quello di concentrarsi sui grandi comuni come Anzio e Nettuno, per garantire investimenti in reti idriche, depuratori e fogne.

L’OBIETTIVO

I sindaci del Partito Democratico e di Forza Italia proseguono nella loro linea volta a delegittimare la governance aziendale. Come in un gioco delle parti tra chi è stato escluso dalle poltrone contro chi quelle poltrone le ha occupate (FDI e Lega), lo ricordiamo, hanno diffidato con una lettera la Presidenza Cinzia Marzoli e invocato le sue dimissioni proprio per la vicenda della Capo d’Anzio. Alla base delle rimostranze dei sindaci, che hanno votato contro il ricco bilancio di Acqualatina, c’è il Disciplinare per la nomina del CdA di Acqualatina. Tale disciplinare vieta di ricoprire incarichi in Acqualatina coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione in imprese fallite o sottoposte a liquidazione coatta nei tre esercizi precedenti l’adozione del relativo provvedimento. Marzoli, secondo i primi cittadini, sarebbe stata ineleggebile.

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