Non si tratta di una semplice e banale polemica da campagna elettorale, ma dell’inizio di una precisa strategia politica del centrodestra, intenzionato ad attaccare il sistema degli enti intermedi, da sempre dominato dal centrosinistra con sponde importanti da parte di associazioni di categoria e di alcuni industriali. Quando il candidato sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli dice che per Francesco De Angelis l’Asi è una sorta di sezione elettorale del Pd, in realtà guarda più lontano. Quando il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri polemizza con il presidente del Polo Civico Gianfranco Pizzutelli, non intende limitarsi alle comunali di Frosinone.
Ora l’equilibrio si è spezzato. Il caso di Gianfranco Pizzutelli è il punto di non ritorno
Francesco De Angelis fu eletto al vertice del Consorzio Asi nell’aprile del 2015, grazie ad una strategia perfetta dell’allora presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli. Raggiungendo però “solo” il 53%, grazie al voto di 14 soci. Decisivo l’apporto del Comune di Frosinone, con l’accordo tra lo stesso De Angelis e il sindaco Nicola Ottaviani. Come membro del cda il capoluogo indicò l’immobiliarista Luca Sellari, allora leader di un gruppo politico determinante per la maggioranza. A quella votazione risultarono assenti tutti i soci che facevano riferimento all’area del Pd di Francesco Scalia. Nel maggio del 2018, invece, De Angelis fu confermato a valanga, con il voto del 91% dei soci. Il Partito Democratico stavolta era unito, ma in ogni caso il sostegno del Comune di Frosinone venne sottolineato con l’evidenziatore. Il sindaco Nicola Ottaviani come membro del cda indicò Gianfranco Pizzutelli, leader del Polo Civico. Nel consiglio di amministrazione le associazioni imprenditoriali designarono Miriam Diurni, attuale presidente di Unindustria Frosinone. Adesso è cambiato tutto. Intanto è nato il Consorzio industriale regionale, alla guida del quale c’è De Angelis. Lo stesso De Angelis, insieme al presidente del Cosilam Marco Delle Cese, è stato determinante per la formazione della lista del Polo Civico alle provinciali. Per le comunali di Frosinone da almeno un anno tutti sapevano che il gruppo di Gianfranco Pizzutelli avrebbe lasciato il centrodestra per andare con il centrosinistra. Mai passaggio è stato più annunciato. Nonostante questo, a ottobre 2021 Nicola Ottaviani ha estromesso della giunta Fabio Tagliaferri (Fratelli d’Italia) dopo l’ultimatum del Polo Civico. Oggi Fabio Tagliaferri lo ricorda non solo per dare una stoccata ad Ottaviani, ma perché è grazie a questo “modus operandi” che il centrosinistra continua a dettare legge negli enti intermedi. Il partito di Giorgia Meloni non intende consentirlo oltre.
Nelle pesanti accuse di Mastrangeli la precisa volontà, in futuro, di non regalare spazi di manovra
Il Pd esprime i presidenti di Saf (Lucio Migliorelli), Asi (Francesco De Angelis), Cosilam (Marco Delle Cese). Ma anche della Provincia (Antonio Pompeo). Riconducibili al centrosinistra sono pure i presidente dell’Ater (Andrea Iannarilli) e dell’Asp Frosinone (Gianfranco Pizzutelli), grazie anche al ruolo della Regione. In tutti gli enti dove non votano i cittadini il centrosinistra vince senza problemi. Anche per l’incapacità del centrodestra di fare squadra e trovare strategie. Quanto successo negli ultimi mesi ha convinto anche il coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani che con il Pd non sono possibili intese di questo tipo perché si rivelano essere a senso unico. Riccardo Mastrangeli ha deciso di spezzare il clima di tregua. Ha scritto: “Il Consorzio Industriale del Lazio, con a capo De Angelis, anziché essere ridotto a semplice sezione del Pd, avrebbe dovuto tutelare tutte le imprese e tutti i cittadini, dal momento che i sontuosi emolumenti corrisposti al consorzio vengono pagati dai residenti e dalle aziende della provincia di Frosinone. Cosa c’entri la mission del Consorzio Industriale con la campagna acquisti di consiglieri e liste per le prossime elezioni amministrative del comune capoluogo è, dunque, un mistero che dovrà essere chiarito nei prossimi mesi”. Vuol dire che il centrodestra intende andare allo scontro su questo. Ma c’è un altro aspetto: “Viene da chiedersi: gli industriali della provincia di Frosinone che hanno scommesso sul territorio e lavorano qui da anni con mille sacrifici; gli imprenditori che si alzano alle 6 del mattino e trascorrono le giornate tra la banca per accendere mutui per ammodernare le proprie imprese o per aprirne altre, tra sportelli dell’Inps e dell’Inail per pagare stipendi e previdenza ai lavoratori, la pensano davvero tutti come De Angelis?”. Il centrodestra si rivolge agli industriali di questo territorio che hanno avuto sempre un ruolo importante negli assetti degli enti intermedi. Trovandosi spesso (e volentieri) a sostenere esponenti del centrosinistra.
Anche se il centrodestra non è esente da colpe. La politica degli enti intermedi non è mai stata presa con la giusta considerazione dai partiti e dai leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Lo spazio lasciato alle manovre dei Dem è stato enorme e Mastrangeli sembra accorgersi soltanto ora di quanto può produrre politicamente una governance, per esempio, come quella del Consorzio. Va dato atto infatti a De Angelis da un lato di aver portato l’ente ad essere uno dei bracci operativi più importanti della Regione e dall’altro, almeno per ora, di averne mantenuto il baricentro politico-decisionale in Ciociaria.
In ogni caso la campagna elettorale di Frosinone sarà il primo passo di una strategia politica che porterà il centrodestra a ridiscutere tutte le situazioni degli enti intermedi. Occorrerà compattezza, però la rottura politica c’è stata. Ed è un segnale da tenere in considerazione.