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I tormenti del PD e il distacco del leader

Massimo Pizzuti
Ancora una volta la federazione provinciale del partito si ritrova a fare campagna elettorale per esponenti che non fanno parte del territorio: era successo con Orfini alle politiche, si ripete oggi con Zingaretti alle europee.
Fa discutere il “distacco” di Francesco De Angelis, sempre più interessato al civismo.
Il significato della lista Rete Democratica a Veroli. Nel centrodestra che duello tra Abbruzzese e Chiusaroli
Aprile 15, 2024

“Sedi svuotate e partito in mano agli eletti”: questa la sintesi di Gianni Cuperlo sulla crisi del Pd, in un’intervista a La Repubblica. Un’analisi, quella di Cuperlo, che si adatta bene anche alla situazione provinciale del Partito Democratico. La partecipazione alla vita dei circoli è ridotta al lumicino e la federazione provinciale si ritrova sistematicamente a sostenere candidati che non sono di questo territorio: era successo con Matteo Orfini alle politiche del 2022, sta accadendo adesso con Nicola Zingaretti per le europee di giugno. Sabato a Sora hanno c’è stata una manifestazione a favore dell’ex Governatore, con gli interventi immancabili di Sara Battisti (consigliere regionale), Luca Fantini g(segretario provinciale), Enrico Pittiglio (vicepresidente della Provincia) e tanti altri. Da qualche mese, però, è impossibile non notare e non registrare un certo distacco di Francesco De Angelis, il quale parla sempre meno di partito e sempre più di necessità di soluzioni civiche. Nelle prossime settimane capiremo meglio cosa potrà succedere.
Intanto a Veroli Rete Democratica è il nome della lista civica che fa riferimento a Francesca Cerquozzi e Tony Pironi (segretario del circolo locale del Pd). Sosterrà Germano Caperna nella corsa a sindaco di Veroli. Ma quello stesso nome, Rete Democratica, è stato utilizzato nel congresso regionale del Pd per saldare la corrente di Roberto Gualtieri e Claudio Mancini a Pensare Democratico di Francesco De Angelis, Sara Battisti e Mauro Buschini. Rete Democratica fu fondamentale per il plebiscito su Daniele Leodori, eletto circa dodici mesi fa segretario del Pd nel Lazio. Fondamentale anche per “dividere” il successo con AreaDem di Dario Franceschini.
A Veroli Rete Democratica ha una dimensione elettorale comunale, ma sul piano politico il messaggio è forte. Infatti viene specificato che “Rete Democratica non è un semplice cartello elettorale, nato dall’esigenza di comporre una lista in vista della tornata amministrativa, ma un grande progetto”. Rete Democratica, che pure racchiude esigenze diverse, ha una evidente riconoscibilità politica: Tony Pironi è il segretario del circolo del Pd verolano, Francesca Cerquozzi l’elemento di punta. La regia però è stata di Mauro Buschini.
L’8 e 9 giugno si voterà contemporaneamente per europee e comunali. Non è un problema. Cinque anni fa, a Veroli, la Lega fece il pieno alle europee, mentre contemporaneamente Simone Cretaro si riconfermava sindaco asfaltando gli avversari, anche quelli di centrodestra. Gli elettori sanno ormai distinguere. A Veroli ci saranno due liste civiche che fanno riferimento al Pd. L’altra sarà quella di Assunta Parente. Un ulteriore elemento destinato a caratterizzare questa doppia campagna elettorale è la competizione-contrapposizione tra Mario Abbruzzese e Rossella Chiusaroli. Entrambi candidati alle europee, ma con un occhio attento nei vari Comuni. Da un lato conteranno i voti e le percentuali dei partiti che rappresentano: rispettivamente Lega e Forza Italia. Dall’altro avranno un peso notevole le singole preferenze.

Mario Abbruzzese ha il compito più arduo perché la Lega è lontanissima dal 34% di cinque anni fa, perché arranca nei sondaggi, perché la poltrona di segretario di Matteo Salvini traballa sotto il fuoco sincrono di Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e soprattutto Umberto Bossi, il fondatore. Un ulteriore arretramento nel Lazio e un eventuale sorpasso di Forza Italia metterebbero in discussione la rappresentanza del Carroccio nella giunta Rocca. Inevitabilmente il pensiero va all’assessore Pasquale Ciacciarelli. Anche se una performance in controtendenza di Mario Abbruzzese rispetto al partito avrebbe l’effetto di dare a lui e all’area che rappresenta maggiore peso politico all’interno del partito.
Rossella Chiusaroli è segretario provinciale di Forza Italia: fedelissima di Claudio Fazzone (senatore e coordinatore regionale), vuole fare risultato. Certo il ticket con l’eurodeputato Salvatore De Meo. Forza Italia vuole stupire e lasciarsi alle spalle la Lega, specialmente in Ciociaria, per poi poter rivendicare un assessorato regionale. Per la stessa Rossella Chiusaroli o per Gianluca Quadrini.
Fratelli d’Italia viaggia senza ansie: sarà il primo partito alle europee e il deputato e presidente della federazione Massimo Ruspandini perfettamente sintonizzato sulla linea nazionale di Giorgia Meloni sosterrà convintamente Nicola Procaccini. Il voto per le europee dovrà servire per consolidare il radicamento nel territorio che è il “mantra” del leader provincialeAlle comunali la linea è quella di sempre: grandissima attenzione ai Comuni più piccoli, mentre a Veroli (storica roccaforte del Pd) si ripete l’operazione Ferentino: partecipare ad una vittoria civica che fa avanzare la destra e indietreggiare la sinistra. A Cassino la situazione è obiettivamente difficile. Ma se Arturo Buongiovanni dovesse arrivare al ballottaggio, allora si aprirebbe una partita diversa e imprevedibile.