Roma avrà un termovalorizzatore? In quanto tempo? ”Due anni sono troppo pochi ma io penso possa farsi molto più rapidamente dei tempi tradizionali”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ospite di ‘Radio24‘, spiegando la strategia per la gestione dei rifiuti.
“Metterò tutta la mia determinazione ed esperienza di governo per realizzare rapidamente questo piano, per arrivare entro la consiliatura ad avere sia i 2 biodigestori anaerobici, i centri di raccolta e riuso e il termovalorizzatore di ultimissima generazione che sarà ancora più green di quelli delle altre capitali europee”, ha detto. ”Senza questo impianto dovrei fare una discarica da 1 milione di tonnellate a Roma ogni due anni e mezzo. E’ questa l’alternativa tecnicamente esistente al termovalorizzatore”, ha aggiunto.”Roma per anni ha basato il ciclo dei rifiuti sulla discarica di Malagrotta, che è stata chiusa meritoriamente dal sindaco Marino. Dopo non è stato fatto nulla, non sono stati realizzati impianti alternativi.
Roma è un caso unico in Europa, non esistono altri capitali europei che non dispongano di impianti. Tutte le capitali europee e quasi tutte le grandi città italiane hanno un termovalorizzatore tra gli altri impianti. Roma deve spendere il triplo di Milano per il trattamento dei rifiuti e sottrarli così alla raccolta che è di cattiva qualità perché ci sono meno soldi per pulire le strade e raccogliere i rifiuti”, ha affermato.
IN CAMPIDOGLIO E’ BAGARRE, IL M5S OCCUPA L’AULA
I consiglieri del M5s e della lista civica Raggi hanno occupato simbolicamente l’Assemblea Capitolina in avvio dei lavori esponendo uno striscione con la scritta “no al termovalorizzatore“. Gli esponenti pentastellati sostengono: “Abbiamo deciso di occupare l’Aula Giulio Cesare in inizio di seduta per ribadire il nostro fermo no all’inceneritore. I nostri due gruppi sono rimasti gli unici autenticamente ecologisti e ambientalisti in tutto il Campidoglio“.
Per i consiglieri M5s e della lista Raggi: “E’ lampante poi la spaccatura, ormai pressoché totale e difficilmente sanabile, fra il Pd romano, con l’ex segretario Marco Miccoli secondo cui i consiglieri capitolini non fanno parte di una caserma pronta a obbedire ciecamente, e il Pd regionale asservito alle logiche zingarettiane: una contraddizione sotto gli occhi di tutti che rischia di far deflagrare un fuoco amico pronto a incenerire, è proprio il caso di dire, i dem. Noi rimarremo accanto ai cittadini dei territori vessati da questa scelta e ai comitati in prima linea per la battaglia contro questo scempio indegno”. Quello andato in onda in aula Giulio Cesare sembra essere solo il prologo di un lungo e acceso scontro politico sul tema dei rifiuti.