Sul tema dei rifiuti si va delineando il vero partito del ‘Fare’. Un partito trasversale che prende piede nella nostra regione. Ad esso si iscrivono senza dubbio Roberto Gualtieri e Gerardo Stefanelli. Sull’importanza del ciclo dei rifiuti manca purtroppo una chiara consapevolezza politica. Soprattutto si ravvisa una carenza sulle reali potenzialità che un cambio di prospettiva può dare ai cittadini.
In questo senso l’amministrazione Gualtieri a Roma ha ben compreso l’importanza di un passo in avanti che vada nella giusta direzione, quella delle nuove tecnologie compatibili con l’ambiente ed in grado di rappresentare una risposta concreta al problema dei rifiuti. Al contrario la Regione Lazio appare ferma e bloccata da ‘equilibrismi’ di natura politica, da logiche partitocratiche che rendono impossibili i cambiamenti necessari sul piano dei rifiuti.
Sacrosante le parole pronunciate da Fabio Altissimi caratterizzate da una forte critica delle scelte operate dal commissario dei rifiuti della provincia di Latina Illuminato Bonsignore. La logica che ha portato ad individuare alcuni siti invece di altri davvero appare incomprensibile. Ed in effetti nella scelta del commissario è apparsa evidente l’anomalia rappresentata dal fatto di aver indicato un sito presso un terreno dove si pratica la coltivazione del kiwi, prodotto di pregio soprattutto nel pontino, bypassando invece un’area già abbandonata e ideale per una discarica. Così come davvero imbarazzante appare il silenzio della Regione Lazio su questo punto. Chi tace acconsente come si suol dire, ma a pagare i costi di un’errata valutazione saranno esclusivamente i cittadini.
STEFANELLI PRONTO A SFIDARE LA REGIONE
Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli è tornato a chiedere la revoca del commissario e che sul tema decidano gli Ato di prossima istituzione. “Credo anche che vista la prossima entrata in vigore della legge che istituisce gli Egato e affida a loro la gestione del ciclo dei rifiuti su scala provinciale -ha sostenuto il presidente della Provincia- forse bisognerebbe revocare la nomina del commissario regionale e lasciare agli organismi deputati il potere di decidere l’organizzazione del sistema rifiuti inclusa la localizzazione dei diversi impianti, soluzione che consentirebbe agli amministratori di mettere in campo un piano efficace e condiviso”. Un atteggiamento critico per nulla scontato e che porterà ad un confronto Provincia-Regione piuttosto serrato. “La Provincia di Latina allo stato attuale non ha alcuna competenza rispetto all’individuazione del sito per lo stoccaggio dei rifiuti, competenza che è nella mani del commissario nominato dalla Regione Lazio -ha aggiunto Stefanelli– ci tengo a ricordare che nel corso degli ultimi due anni i sindaci pontini non sono riusciti a trovare una collocazione. Ma credo anche che su questa delicata materia sarebbe opportuno mettere in campo una corretta informazione sia sulle caratteristiche del futuro impianto che sui danni prodotti nel tempo sull’ambiente da altri tipi di attività industriali. Dobbiamo ridimensionare l’idea che nell’immaginario collettivo c’è rispetto ad un sito di stoccaggio visto che grandi capitali europee ospitano questo tipo di impianti senza conseguenze nocive per l’ambiente e la popolazione”. Parole chiare che indicano senza citarlo, l’importanza di un impianto come il termovalorizzatore. In linea con il sindaco Gualtieri.