Il tram della discordia Termini-Vaticano-Aurelio (Tva) non verrà definanziato ma si farà perché è “un’opera strategica per Roma e per l’Italia” e permetterà di togliere lungo la sua linea – in gran parte in centro storico, passando per via Nazionale – “6.000 macchine l’ora, il flusso di un’autostrada” oltre a prendere il posto di numerosi autobus che potranno essere reimpiegati in periferia. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri difende un progetto tornato al centro del dibattito politico e mediatico, diviso tra favorevoli e contrari. Questo perché ormai il giorno limite per l’aggiudicazione – il 31 dicembre – si avvicina. E la recente richiesta di una rimodulazione dei fondi al Mit da parte di Gualtieri e della commissaria di governo Maria Lucia Conti è sembrata a molti un segnale molto negativo per un cantiere che dovrebbe essere terminato entro giugno 2026. Tutt’altro, ha spiegato Gualtieri: “Il finanziamento dell’opera, di 293 milioni – ha spiegato Gualtieri – è stato coperto con 120 milioni dal Pnrr e per il resto da fondi ministeriali”. Ora, poiché nel frattempo c’è in ballo anche il nuovo tram di viale Palmiro Togliatti, anch’esso “con fondi misti Pnrr-Mit”, l’idea è quella di uno scambio a resto zero di finanziamenti tra i due progetti: “Il finanziamento complessivo della Tva resterebbe immutato, 206 milioni – ha detto Gualtieri – semplicemente la Tva diventerebbe ‘tutta Mit’, e la Togliatti ‘tutta Pnrr'”.
CANTIERE FINO AL GIUBILEO
Il Pnrr ha scadenze più stringenti, ha proseguito, ma soprattutto è previsto che il cantiere della Tva si fermi per il Giubileo. Per cui, il ragionamento, è più prudente mettere i fondi che scottano di più su un cantiere che non si fermerà per tutto il 2025. Così come “non fondate” secondo Gualtieri sarebbero le critiche sul piano dei rumori e delle vibrazioni, superate dalle soluzioni tecniche moderne dell’infrastruttura. Così come quelle dei commercianti, che temono lo spopolamento delle vie di passaggio: “Ma ora non siamo in una situazione idilliaca che sarebbe deturpata – ha spiegato Gualtieri – Siamo invece in una una situazione ingolfata da moltissimi autobus”. Che il tram sostituirebbe, ridando anche decoro. Complessità esistono, ha infine ammesso il sindaco, specie nel tracciato su strade strette e di pregio come via del Plebiscito e corso Vittorio, “questioni reali che richiedono uno studio attento. Vogliamo individuare soluzioni di concerto con la città, a partire da cittadini, commercianti, albergatori, e con un pieno coinvolgimento dell’Aula. Non serve un confronto ideologico ma un lavoro serio, concreto e condiviso”.
OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO
Motivazioni che hanno lasciato insoddisfatte Iv e anche FdI che ha chiesto “la revoca della Tva” spostando i fondi “sulla viabilità pubblica dell’Ardeatino”. Il capogruppo Nm-FI Marco Di Stefano ha chiesto parecchi chiarimenti, in particolare sul presunto definanziamento delle vetture acquistate ma soprattutto sui chiarimenti richiesti dall’Anac. “I tram rimarrà potranno circolare su entrambe le linee – ha risposto Gualtieri – Solo che invece di finanziarne 20 per Togliatti e 20 per Tva saranno 30 e 10, ma sempre 40 tram per Roma compreremo. Anac? Sta facendo la sua valutazione secondo i requisiti rafforzati che servono: ha richiesto documentazioni all’aggiudicatario della gara, che le ha trasmesse. Siamo in attesa della disposizione finale di Anac. Ma è verosimile che l’aggiudicazione arrivi in tempo”.