Grande successo per la 32ª edizione del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni. Il Festival si chiude con un positivo riscontro di partecipazione e di critica, confermandosi patrimonio culturale collettivo capace di attirare un pubblico sempre più eterogeneo e numeroso, e di promuovere il teatro e il territorio.
A consuntivo dell’evento, il sindaco Daniele Natalia dichiara: «Siamo molto contenti che il nome di Anagni venga sempre più abbinato immediatamente al teatro, alla cultura, al valore del suo centro storico, palcoscenico del Festival. Crediamo nella cultura come motore di sviluppo, per un territorio a così forte vocazione turistica, con una offerta finalizzata non solo a farci conoscere e ad accogliere, ma a mobilitare i cittadini attraverso l’arte e sui grandi temi che il teatro pone, che dal Medioevo al Rinascimento, arrivano fino a oggi. Diamo appuntamento a tutti all’anno prossimo».
Prosegue l’Assessore alla Cultura del Comune di Anagni, Carlo Marino: «Siamo soddisfatti della risposta di critica e pubblico. Particolarmente positiva è stata la mobilitazione intorno al tema scelto per l’edizione di quest’anno: la speranza. In un’epoca segnata da conflitti, la cultura costruisce ponti e percorsi di pace. Grazie al Festival, Anagni guadagna sempre maggiore visibilità. Siamo orgogliosi di un territorio che aspira a una sempre maggiore riconoscibilità, e il teatro è un motore dello sviluppo locale straordinario».
Conclude il direttore artistico, Giacomo Zito: «Abbiamo offerto un programma di grande valore, e intrattenuto il pubblico che ogni sera ha accolto artisti come Vinicio Marchioni, Amanda Sandrelli, Neri Marcorè, Giuseppe Pambieri, ma anche attori emergenti come Matthias Martelli, con una partecipazione emotiva palpabile.
Il pubblico, numerosissimo, riconosce la qualità non solo dei grandi nomi, ma anche delle giovani compagnie e degli artisti emergenti. Sul piano organizzativo, la macchina amministrativa del Comune di Anagni ha garantito un coordinamento puntuale con compagnie, service tecnici e ufficio stampa; la logistica e l’accoglienza, nelle splendide location che il Festival offre, tra le quali piazza Innocenzo III e la Cattedrale, restano nella memoria delle compagnie anche grazie alla Pro Loco, che ha offerto, con spirito di grande collaborazione, disponibilità ed esperienza preziose, insieme alle nostre maestranze tecniche, riconosciute da tutti gli ospiti tra le più competenti e affidabili, sia sotto il profilo umano sia professionale.
La percezione del Festival è cambiata: da evento di nicchia è diventato patrimonio collettivo, capace di attirare anche chi non frequenta abitualmente il teatro. L’ufficio stampa ha assicurato visibilità capillare, portando il Festival ben oltre i confini locali, e richiamando pubblico da fuori città. Grande merito va all’amministrazione comunale, che ha difeso l’esistenza del Festival e ne ha sostenuto la crescita. Non a caso, sono già arrivate nuove proposte artistiche per la prossima edizione, e si intravedono prospettive di rinnovamento che potranno dare ancora più slancio alle prossime edizioni».