informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Gaeta e Latina provano ad uscire dal provincialismo pontino: la sfida per il 2026 sale di livello

Marco Battistini
Ottobre 11, 2023

Rendere Gaeta e il suo territorio un modello che si può respirare e sentirsi ispirare dal Clima della Cultura. Un progetto di alto livello, oltre 140 tra Stakeholders e Shareholders, oltre 30 milioni di opere strutturali pronte entro dicembre 2025, di cui il 78% già finanziate. E’ stato presentato il dossier sulla candidatura di Gaeta a Capitale della Cultura italiana del 2026. “Blu, il Clima della Cultura”, un accostamento cromatico che abbina il Blu alla cultura, al mito, alla storia millenaria, come effetto leva sulla economia sostenibile e l’inclusione sociale. Gaeta si presenta al mondo avendo interpretato in tutti i suoi aspetti l’agenda Next Generation EU, perché ci crede, un ecosistema Coast and Countryside composto da 24 comuni uniti da sempre. Presentata anche la Governance, una “Casa di Vetro” con Camera di Commercio, Università di Cassino, Comune di Gaeta e la consortile Cethegus in prima linea. 

IL SOSTEGNO DI UNA CLASSE DIRIGENTE FORTE

Gaeta sarà in lizza con altre quindici pretendenti al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. La giornalista, scrittrice e conduttrice Mediaset, Safiria Leccese, ha presentato un evento che ha riscosso grande successo tra i partecipanti, in termini di coinvolgimento, entusiasmo ed emozione. A fare gli onori di casa, l’Arcivescovo Luigi Vari, al quale hanno fatto seguito gli interventi del Presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora, e del Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Marco Dell’Isola, che hanno confermato con vigore l’appoggio alla candidatura di Gaeta, con l’auspicio di arrivare, insieme, il più lontano possibile. Appassionato e sentito l’intervento del Sindaco Cristian Leccese, che ha sottolineato come Blu sia “un progetto di sistema territoriale che va oltre i confini naturali della Città, e ha l’obiettivo di contribuire alla redazione delle linee guida dei programmi di rigenerazione urbana dell’Unione Europea”.

Una delle azioni proposte dal dossier di candidatura a Capitale della Cultura è infatti la redazione di una pubblicazione scientifica curata da tecnici professionisti esperti del settore che sintetizzi le caratteristiche del nostro territorio: “codificare il nostro clima della cultura” per renderlo un modello di rigenerazione esportabile in tutta Europa e, forse, in tutto il mondo. In tema di rigenerazione urbana la Commissione europea ha istituito un nuovo gruppo di riflessione e azione, denominato “Laboratorio per il nuovo Bauhaus europeo”, i cui membri coopereranno per creare, collaudare e sperimentare nuovi strumenti, soluzioni e raccomandazioni politiche. Il laboratorio si riallaccia allo spirito collaborativo che anima il movimento, armonizzando diversi percorsi di vita e gettando ponti verso la società, l’industria e la politica, con l’obiettivo di unire le persone e trovare nuovi modi per creare insieme.

LATINA PUNTA SULLA MODA

Se Gaeta punta sulla forza del mare e della storia mitologica, la moda scende in campo per la corsa di Latina a Capitale della Cultura italiana 2026. E lo fa con un progetto che rappresenta l’inizio di un viaggio nel territorio pontino partendo dai Giardini di Ninfa, così amati da Re Carlo III d’Inghilterra. Infatti, tra i progetti inviati al Ministero della Cultura e presentati oggi dal Sindaco Matilde Celentano assieme alla coordinatrice della candidatura del capoluogo pontino, architetto Daniela Cavallo, c’è anche il progetto moda dell’Istituto Nazionale di Architettura sezione Lazio firmato da Stefano Dominella, presidente della Gattinoni Couture e della sezione Moda Design e Arredo Unindustria, dalla giornalista Maria Costici e dall’architetto Angela Visca.
I più grandi stilisti italiani realizzeranno un percorso tra i giardini di Ninfa con le loro creazioni ispirate alla natura, come su una passerella immaginaria di piante e fiori che si svilupperà tra specie rarissime di flora centenaria e alberi secolari. Accanto a queste creazioni ci saranno anche le proposte di giovani stilisti realizzati con materiali riciclati e di scarto. Un labirinto dentro cui si muoveranno modelle, ballerine, mimi e musicisti. A seguire, piccole mostre di arte e moda dislocate in tutti i luoghi più suggestivi del territorio, che mostreranno le tradizioni della terra cantata da Virgilio e Omero.

“La moda è una forma di cultura che abbiamo voluto fortemente inserire nel dossier come importante contributo a sostegno del nostro territorio – afferma il sindaco Celentano – la moda è un’espressione culturale radicata da secoli nella nostra società, che trae ispirazione da tutte le forme d’arte che ne divengono la linfa vitale, in questo caso anche dal giardino di Ninfa”. “La moda è un elemento importante perché attiene al senso dell’abitare” aggiunge l’architetto Cavallo. “E’ un progetto di moda pensato – afferma Dominella – per proiettare il territorio pontino verso un futuro sempre più ecosostenibile, fatto di economia circolare, di upcycling e rispetto dell’ l’ambiente”. Il progetto è sostenuto dalla sinergia del Comune di Latina con la Fondazione Roffredo Caetani, Unindustria e con l’agenzia PG&W.

Luglio 15, 2025

COMUNICATO STAMPA Fondi regionali al lungomare di Latina: via al progetto di riqualificazione tra Capoportiere e Foceverde Latina è tra

Luglio 14, 2025

“Questo pomeriggio, presso la Regione Lazio, ho preso parte all’incontro con i familiari di Satnam Singh, organizzato dal presidente Francesco

Luglio 14, 2025

Il conto alla rovescia è terminato: domani, martedì 15 luglio, si terrà il Carnevale Estivo sul lungomare di Latina. La

Luglio 11, 2025

Grande successo di pubblico, l’altra sera a Borgo Le Ferriere, per la presentazione del “Parco archeologico di Satricum” da parte

Luglio 11, 2025

Il litorale di Latina sarà più sicuro grazie anche alla nuova dotazione in capo al Comune di Latina, composta da

ULTIMI ARTICOLI