Proporzioni vistose, quasi imbarazzanti a 22 giornate dal termine. La superiorità del Frosinone sulle altre formazioni del campionato cadetto va assumendo riscontri numerici sempre più eclatanti, ma questo non autorizza a trarre conclusioni, perché il traguardo è ancora un punto vago all’orizzonte. La vittoria del Granillo ha portato punti pesanti e ulteriore convinzione, ma in questa settimana frenetica gli esami non finiscono mai.
Sul campo amico e sotto le luci dei riflettori, il Frosinone proverà ad essere uno studente modello anche contro il Pisa di D’Angelo, che è la squadra con la più lunga serie di partite utili, ben 11. Dopo un avvio shock, un solo punto in 5 gare ed un malinconico ultimo posto solitario, il club nerazzurro ha iniziato a inanellare risultati positivi, ed ora ha addirittura agganciato la zona playoff.
FROSINONE: PISA, AVVERSARIO DA PRENDERE CON LE MOLLE
Anche nell’ultimo match disputato, su un campo inzuppato da una pioggia incessante, i nerazzurri hanno confermato il loro momento positivo, battendo l’Ascoli per 2/0 e agganciando per la prima volta in stagione la zona playoff.
Squadra solida, con centrocampo arcigno e buona spinta dalle corsie laterali, ha ritrovato in avanti anche la vena del bomber Torregrossa, e scende allo Stirpe con tanta voglia di cogliere un risultato importante. Dall’altra parte il Frosinone vuole sfruttare al meglio il fattore campo, disatteso per la prima volta in stagione per quel rigore al 95’ trasformato dall’ex Lapadula. Sei successi e un pareggio rappresentano comunque il miglior rendimento interno del campionato e testimoniano quanto bene i giallazzurri siano abituati ad esprimersi tra le mura amiche.
Per questo confronto con il Pisa è possibile che mister Grosso proponga qualche novità nell’undici di partenza rispetto a quello visto a Reggio Calabria. Tre gare in 8 giorni esigono una rotazione, anche perché chi gioca nel Frosinone ha la buona abitudine di correre. E allora proviamo ad ipotizzare che Frabotta possa tornare ad avere una chance da titolare e che anche Monterisi, l’eroe di Bolzano, abbia possibilità d’inserimento nell’undici di partenza. Meno probabili, ma possibili, anche le presenze dal fischio iniziale di Ciervo e Oyono.
Imprescindibile Boloca, l’uomo ovunque del centrocampo canarino, e pressoché scontata anche la presenza di Mazzitelli. In avanti il momento felice di Mulattieri e Insigne pone i due attaccanti in cima alla lista delle preferenze, ma certamente nel corso della gara anche Moro avrà il suo spazio. Caso non è ancora al top ed è possibile che la sua fantasia e ke sue giocate funamboliche possano essere proposte dal tecnico capitolino a partita in corso.
Il Frosinone del resto gioca sempre… in 16, come Grosso non si stanca di ripetere. I subentrati hanno spesso inciso in modo determinante e l’esclusione dall’undici iniziale non è vista da nessuno come una diminutio capitis.
Proprio questa compattezza, questo far gruppo e remare tutti nella stessa direzione, può essere considerato un elemento cardine del “fenomeno Frosinone”. Un successo nella gara di stasera potrebbe anche valere la certezza matematica di chiudere in vetta in solitaria il girone di andata, qualora la Reggina non dovesse espugnare il campo del Como. Uno stimolo in più per i canarini, decisi a volare verso un’altra vittoria.