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Frosinone, l’inquinamento si combatte mettendo insieme la politica

Licandro Licantropo
Febbraio 10, 2024
Riccardo Mastrangeli, sindaco di Frosinone

A ora di pranzo (13) Riccardo Mastrangeli annuncerà un pacchetto di misure per contrastare l’inquinamento atmosferico a Frosinone. Impossibile chiudere gli occhi dopo il report “Mal’Aria 2024”: quello ciociaro è il capoluogo italiano con maggiori sforamenti nel 2023, ben 70. Registrati dalla centralina del quartiere Scalo. Il doppio di quelli consentiti dalle norme. Frosinone si è lasciata alle spalle città come Torino (66), Treviso (63), Mantova, Padova e Venezia (62). Da quello che si intuisce Mastrangeli effettuerà una specie di chiamata alle armi, rivolta alla maggioranza ma pure all’opposizione. E’ stanco di mediazioni snervanti e di situazioni che non fanno registrare passi avanti.

Però il sindaco dovrebbe riflettere sui fatti. E’ già blindato: i 5 consiglieri della Lista Ottaviani hanno votato tutte le delibere importanti in aula. Qualche presa di posizione critica da parte del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (sempre rientrata) e alcune iniziative sull’ambiente di Maria Teresa Petricca e Giovambattista Martino ci stanno. Fanno parte di una dialettica normale. E’ importante però che mai ci sia stato un voto per “colpire” l’Amministrazione. Il gruppo di Fratelli d’Italia, composto da 4 consiglieri, è costantemente al su posto. Può essere concesso a Sergio Crescenzi un certo malumore per il fatto che con un solo voto ponderato in più oggi siederebbe in consiglio provinciale? La velocità ed il modo utilizzati per sostituire Fabio Tagliaferri sono attestati di serietà e di lealtà. Fra l’altro è stata effettuata una scelta autorevolissima: l’ex sindaco Paolo Fanelli.

I 3 consiglieri della Lista per Frosinone di Antonio Scaccia neppure si alzano dai banchi quando c’è un appuntamento in aula. Forza Italia (2 consiglieri) ha avuto problemi dopo le provinciali, perché anche Maurizio Scaccia ha fallito l’elezione per un solo voto ponderato. Certo che si è fatto sentire, per rappresentare una situazione che non è piaciuta neppure a Claudio Fazzone, coordinatore regionale del partito. E’ un terreno politico e sulle Zone 30 Maurizio Scaccia ha lanciato un messaggio che sembra essere stato recepito. Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo) sta giocando una sua legittima partita politica. Ma a parte un’uscita dall’aula (come lo stesso Maurizio Scaccia), altro non c’è stato.

Mauro Vicano ha ricoperto ruoli come il manager della Asl e il presidente della Saf: è cresciuto a pane e politica, sa che i patti sono sacri e si rispettano. L’intesa al ballottaggio con Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani non sarà mai messa in discussione.

Schierati con il sindaco sono Francesco Pallone (Lista Mastrangeli) e Dino Iannarilli (Lega). Infine ci sono 3 consiglieri che da qualche tempo si muovono in una sorta di terra di mezzo tra la maggioranza e l’opposizione (se può definirsi opposizione). Parliamo di Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) Ai vertici della maggioranza sono stati sempre invitati, a volte non hanno partecipato. Non sono i soli. Però nessuno ha mai posto in essere un serio tentativo di ricomposizione.
I provvedimenti per contastare l’inquinamento da polveri sottili e le altre misure per la viabilità e la mobilità urbana hanno inevitabilmente un forte impatto nei quartieri. Sono impopolari. Va considerata la morfologia del capoluogo, fatto di carreggiate strette e di pochissimi parcheggi. Riccardo Mastrangeli vuole andare avanti su questo percorso? Le condizioni per il sostegno della maggioranza ci sono già tutte. Ma un confronto va fatto, una condivisione è necessaria, un convincimento pure. I dati di “Mal’Aria” sono oggettivi. Un’Amministrazione Comunale, specialmente in un capoluogo, però, deve prendere avere pure un profilo politico. Finora si è andati avanti con provvedimenti a macchia di leopardo, annunciati senza neppure provare  a discuterne all’interno della coalizione. Una strada da percorrere. Se poi qualcuno dovesse sfilarsi, Mastrangeli potrà rivolgersi all’opposizione e potrebbe andargli meglio di quello che lui stesso crede.

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