Una lezione solenne. Alla luce del finale indolore così può essere interpretata questa stagione del Frosinone Calcio. Il “Tutto è bene quel che finisce bene” può essere applicato anche allo sport, a patto che non si pensi che davvero tutto sia andato bene.
Molto invece non è andato per il verso giusto, tanto che il proposito iniziale che il presidente Stirpe esternò a inizio stagione “L’obiettivo è quello di evitare disastri” stava per naufragare clamorosamente. Partiti per evitarli, stavano per combinarli. Perché? Alla luce di un’analisi retrospettiva che voglia essere la più obiettiva possibile, due elementi balzano agli occhi: il fallimento del tecnico Vivarini, e la palese assenza di uomini gol. Questi due elementi, il primo incidente fino alla sostituzione del trainer di Ari, il secondo tristemente costante fino all’ultimo match della stagione, hanno senza dubbio rappresentato le montagne più alte da scalare.
Ora, per evitare di reiterare sofferenze e probematiche, c’è necessità di lavorare adeguatamente sul mercato. Sembrava si dovesse ripartire dalla conferma di Angelozzi, ma quelle che prima erano voci appena sussurate ora son diventate quasi certezze e portano alla clamorosa partenza del dirigente catanese, che sembra nelle mire e nei desideri del Cagliari.
Dopo cinque anni di intensa e proficua collaborazione, potrebbe iniziare per il Frosinone una nuova era. Il carisma e la conoscenza del calcio del “direttore” non sono in discussione. Perderlo non sarebbe indolore, ma il rispetto e la stima che caratterizzano il rapporto tra il presidente Stirpe e Angelozzi sono tali da non poter essere incrinati. La decisione verrà comunicata ufficialmente tra un paio di giorni, ma dai rumors che arrivano dall’Isola non dovrebbero esserci dubbi. Sembra invece che il fido Doronzo, da sempre braccio destro e preziosissimo collaboratore di Angelozzi, sia orientato a restare in Ciociaria. Comincerà l’era Frara? L’ex capitano dei giallazzurri è una figura quasi sacra in Ciociaria. Ha meritato l’affetto del popolo canarino e certamente può diventare un grande dirigente. E’ ovvio che adesso la figura di Angelozzi sia più carismatica, ma Alessandro può compiere un percorso importante. Per ora illazioni, ma prima del 25, data in cui il presidente Stirpe terrà la conferenza stampa di chiusura della vecchia ed introduttiva della nuova stagione, ne sapremo certamente di più.