Vincenzo Zaccheo è il candidato sindaco del centrodestra a Latina. Almeno fino a questa sera. La conferenza stampa dei coordinatori regionali di ieri nel capoluogo pontino ha finito per rendere pubblico ciò che era già noto agli addetti ai lavori. In attesa del responso del Consiglio di Stato sul ricorso di Coletta, i leader dei partiti della coalizione hanno voluto ribadire il loro sostegno al candidato sindaco scelto poco meno di un anno fa. Eloquente la risposta di Claudio Fazzone alla domanda posta su cosa accadrebbe qualora il Consiglio di Stato accogliesse il ricorso di Coletta: “Il sindaco verrà sfiduciato e si tornerà a votare. Poi il centrodestra si riunirà per scegliere il candidato”. Il nocciolo della questione è tutto lì. Zaccheo deve sperare che l’organo di appello di giustizia amministrativa confermi il verdetto del Tar per poter sfidare nuovamente Coletta domenica 4 settembre. In caso di esito opposto sarebbe probabilmente tagliato fuori dalla corsa. Perchè a quel punto Coletta tornerebbe a piazza del Popolo, presumibilmente per pochi giorni, per essere sfiduciato dai consiglieri di centrodestra. A quel punto Latina verrebbe ancora una volta commissariata e si tornerebbe alle urne per nuove elezioni comunali, che presumibilmente si terrebbero nel 2023.
ZACCHEO BYPASSA FORZA ITALIA
Il candidato sindaco apparso in gran forma e rinfrancato dalla sentenza del Tar ha voluto ricompattare la coalizione in vista del possibile (probabile) nuovo confronto elettorale. Ma nel ringraziare chi lo ha sostenuto anche nell’ultimo anno, non ha menzionato Forza Italia. “Non posso che ringraziare i capigruppo presenti oggi (ieri, ndr) come Matilde Celentano di Fratelli d’Italia, Massimiliano Carnevale della Lega e Dino Iavarone di Latina nel Cuore che mi sono stati vicini durante l’ultimo anno in Consiglio comunale” ha dichiarato Zaccheo, che ovviamente non poteva dire altrettanto di Forza Italia, ‘sostenitrice’ dell’amministrazione Coletta. Naturalmente nessuna vena polemica, ma Zaccheo non poteva certo non menzionare i veri compagni di strada di questa breve consiliatura. Una ‘traversata’ nel deserto nel quale Zaccheo ha comunque vestito i panni di autentico leader dell’opposizione di ‘sua maestà’ Coletta. “Spero di poter esercitare il ruolo di padre nobile del centrodestra -ha evidenziato il candidato sindaco- e far crescere una nuova classe dirigente. Mi auguro che gli interessi della città prevalgano su quelli dei singoli”, L’obiettivo di Zaccheo è tracciato: “Accompagnare Latina verso il centenario”. Un traguardo che però va raggiunto dopo ‘un processo di pacificazione della città’.
FAZZONE: “CON ZACCHEO RAPPORTO DI AMORE/ODIO
“E’ stato schietto il coordinatore regionale di Forza Italia. Sicuramente il suo intervento era il più atteso della conferenza stampa. Dopo aver parlato di ‘fatti gravissimi emersi nelle sezioni elettorali di Latina’, di un centrodestra ‘che è stato sempre unito’ ha spiegato la posizione di FI sul sostegno alla giunta Coletta. “Noi siamo sempre stati coerenti -ha detto Fazzone– non siamo mai voluti entrare in giunta. Semmai non volevamo che la città fosse commissariata”. Quindi è arrivato il sostegno al candidato sindaco. “Vogliamo che Zaccheo vinca per governare Latina in maniera diversa da Coletta -ha spiegato Fazzone– la città capoluogo deve ripartire. Dal decoro innanzitutto. Zaccheo? con lui c’è un rapporto di amore/odio. Ma Vincenzo vive la città è orgoglioso di Latina. La sente come se fosse qualcosa di suo”.
Insomma il senatore di Fondi ha voluto ‘ricucire’ lo strappo provocato dal sostegno all’amministrazione di centrosinistra, consapevole del fatto che a poche settimane dalle elezioni politiche e regionali, la ‘realpolitik’ sia indispensabile. La partita dei collegi per Camera e Senato è troppo importante ed il leader di FI è uscito dall’ambiguità della linea tracciata negli ultimi 8-9 mesi. Adesso però bisognerà correre tutti insieme per riportare il centrodestra al potere nel capoluogo pontino dopo 7 anni. Consiglio di Stato permettendo.