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Europee: i leader per trascinare, i locali per il pieno sul territorio

Massimo Pizzuti
Ormai certe le discese in campo di Giorgia Meloni, Elly Schlein e altri big. La situazione in Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Azione, Italia Viva, Alleanza Verdi e Sinistra alla vigilia del momento decisivo. Certezze, sorprese e strategie
Aprile 18, 2024

Lo scontro sull’aborto ci dice che la campagna elettorale per le europee è già iniziata. Ana Redondo, ministro della parità spagnola, ha attaccato: “Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. E’ la strategia dell’ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”. Un tema completamente avulso dal dibattito in corso nel G7.
Giorgia Meloni, presidente del consiglio italiano, ha risposto: “Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni”.
Ormai comunque ci siamo: domenica 28 aprile a Pescara, nel corso dell’assemblea programmatica di Fratelli d’Italia. In quell’occasione il presidente del consiglio Giorgia Meloni dovrebbe annunciare ufficialmente l’intenzione di guidare le liste del partito alle Europee in tutte le circoscrizioni. Tre gli obiettivi: 1) superare il 26% delle politiche; 2) raggiungere o superare 1,5 milioni di preferenze personali; 3) eleggere almeno 25 dei 76 eurodeputati che spettano all’Italia, ma con l’ambizione di arrivare a 30. Certo è che Giorgia Meloni ci sarà. Come anche Elly Schlein (leader nazionale del Pd) e Antonio Tajani (segretario di Forza Italia e ministro degli esteri). I riflessi del voto dell’8 e 9 giugno sulla politica interna saranno enormi e di conseguenza i big non resteranno a guardare. La provincia di Frosinone fa parte della Circoscrizione Centro (Toscana, Lazio, Umbria e Marche). I seggi a disposizione sono 15, si vota con il sistema proporzionale e potranno essere espresse fino a 3 preferenze, rispettando l’alternanza di genere. Ultimo elemento: il voto delle europee promette di avere effetti a livello di Regione Lazio. Vediamo allora chi potrebbero essere i candidati.

FRATELLI D’ITALIA

Aspettando Giorgia Meloni, la certezza si chiama Nicola Procaccini, europarlamentare uscente e radicato nel Basso Lazio. In questi giorni circolano su tutti tre nomi: Roberta Angelilli (vicepresidente della Regione), Antonello Aurigemma (presidente del consiglio regionale), Fabrizio Ghera (assessore ai rifiuti nel Lazio). Bisogna definire l’assetto finale della lista, ma in ogni caso in prima fila ci sono loro.

LEGA

Il piano di Matteo Salvini è quello di candidare capolista ovunque il generale Roberto Vannacci. Sia per poter cavalcare l’onda di popolarità del militare, sia per “liberare” qualche casella nelle circoscrizioni. Il Carroccio è lontanissimo dal 34% del 2019, arrivare in doppia cifra sarebbe già un miracolo. Siccome Vannacci sarà sicuramente eletto, si deciderà dopo per qualche Circoscrizione optare. E’ anche per questo che Mario Abbruzzese spera di potercela fare. Nella lista, oltre all’ex presidente della Regione Lazio, ci saranno pure il segretario Davide Bordoni, l’europarlamentare uscente Maria Veronica Rossi, Cinzia Bonfrisco, Susanna Ceccardi. Forse anche Laura Cartaginese, Monica Picca. Oltre naturalmente all’europarlamentare uscente Matteo Adinolfi.

FORZA ITALIA

La partita del senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone è doppia: sorpassare la Lega e chiedere un riassetto della giunta regionale. Nella lista ci saranno sicuramente il leader Antonio Tajani, l’ex presidente della Regione Renata Polverini e Salvatore De Meo, deputato europeo uscente. Ma anche Rossella Chiusaroli, segretario provinciale di FI in Ciociaria. Pronta a giocarsela. Un ruolo strategico potrebbe averlo Pino Cangemi, consigliere regionale attualmente ancora nella Lega ma destinato ad aderire a Forza Italia ad urne chiuse. Se Cangemi dovesse “spostare” voti e preferenze importanti, allora potrebbe rientrare nelle grandi manovre per il riassetto della giunta Rocca. Alessandra Mussolini, pure lei uscente, sta riflettendo sull’opportunità di ricandidarsi.

PARTITO DEMOCRATICO

Più passano i giorni, più Francesco De Angelis (presidente regionale del partito) è convinto di aver fatto bene a declinare l’invito arrivatogli dal segretario Daniele Leodori. Nel Pd affollamento, caos e incertezza sono le parole d’ordine. Con gli attuali sondaggi i Democrat possono portare a Bruxelles, nella circoscrizione Centro, tre parlamentari. In lista ci saranno, oltre a Elly Schlein, Nicola Zingaretti (sostenuto dalla segretaria), Camilla Laureti, Alessia Morani. Nella circoscrizione si candidano il sindaco di Firenze Dario Nardella (dell’area di Dario Franceschini) e Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, in ottimi rapporti con Claudio Mancini, deputato e big del Pd romano e laziale. Il rischio che possa spaccarsi il fronte per Zingaretti c’è. L’outsider è Marco Tarrquinio, ex direttore di Avvenire. Con lui dovrebbero starci sia Paolo Ciani (Demos) che Goffredo Bettini, per anni guru del Pd non soltanto romano. Appare chiaro che più di qualche “pezzo da novanta” potrebbe restare fuori.

GLI ALTRI PARTITI

Alleanza Verdi e Sinistra schiera l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, l’eurodeputato uscente e già vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio e Marilena Grassadonia. Azione di Carlo Calenda punta su Alessio D’Amato, assessore regionale alla sanità nell’ultima giunta di Zingaretti. Il Movimento Cinque Stelle non scopre le carte. Anche perché i militanti che si saranno registrati potranno esprimersi sulla piattaforma SkyVote, scegliendo tra le autocandidature che saranno arrivate. I giorni previsti per questo passaggio sono oggi e il 22 aprile. L’unico che sembra sicuro di concorrere è il capogruppo al Comune di Roma Giuliano Pacetti. Italia Viva e +Europa hanno dato vita alla lista Stati Uniti d’Europa. In corsa ci sarà Marietta Tidei.

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