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Europee e Comunali: un banco di prova anche per i consiglieri provinciali

Massimo Pizzuti
Tre sono candidati a sindaco, uno al consiglio comunale. Ma in generale tutti dovranno dimostrare di avere voti e preferenze. Ecco come si stanno muovendo. Il presidente Luca Di Stefano ancora una volta sceglie di non sbilanciarsi e in questo modo si taglia fuori dai futuri scenari.
Maggio 17, 2024

Quattro dei dodici consiglieri provinciali (un terzo) è direttamente impegnato in questa ennesima fase elettorale. Tre sono candidati a sindaco, uno al consiglio comunale.
Per Enrico Pittiglio, vicepresidente della Provincia e uomo di punta del Pd, basterà che alle urne si rechi il 40% degli aventi diritto (esclusi però i residenti all’estero) per essere confermato sindaco di San Donato Valcomino. Dunque, nessun problema a mantenere il ruolo alla Provincia.
Antonella Di Pucchio (Pd) e Luigi Vacana (Provincia in Comune) concorrono per la fascia tricolore, rispettivamente a Isola Liri e Gallinaro. Anche nel caso di sconfitta (ma entrambi naturalmente puntano alla vittoria), saranno comunque consiglieri di opposizione. Significa che rimarranno al loro posto a Palazzo Jacobucci.
Gaetano Ranaldi (Pd) punta ad un seggio da consigliere a Cassino. Traguardo ampiamente alla portata e condizione per conservare il ruolo alla Provincia. Se poi Enzo Salera dovesse concedere il bis come sindaco di Cassino, allora è assai probabile che Ranaldi possa essere tenuto in considerazione per un posto da assessore nella città martire. A quel punto come consigliere provinciale subentrerebbe il primo dei non eletti della lista La Provincia dei Cittadini. Si tratta di Adamo Pantano, sindaco di Posta Fibreno (anche lui impegnato per ottenere la conferma) e responsabile politico di Italia Viva. La Provincia dei Cittadini era stata costituita per provare a rimettere insieme i cocci del centrosinistra. Al termine delle elezioni, quando Pantano si è reso conto che le strategie Democrat erano state pensate (e attuate) solo per massimizzare il risultato del partito di Elly Schlein, ha sbattuto la porta. Si tratterà eventualmente di capire se un suo ingresso nell’emiciclo dell’ente di piazza Gramsci possa ricucire lo strappo oppure no.
Gli altri consiglieri provinciali che ruolo avranno in questa campagna elettorale. Gli altri due esponenti del Pd sono Alessandro Mosticone e Luigi Vittori. Il primo è un fedelissimo del presidente della Provincia e sindaco di Sora Luca Di Stefano. Non appare impegnato in trincea per nessuno. Quanto a Luigi Vittori, d’accordo con Piergianni Fiorletta, è in modalità “pilota automatico”.
I tre consiglieri di Fratelli d’Italia sono Alessandro Cardinali, Roberto Caligiore e Andrea Velardo. Si stanno muovendo per le europee, dove al primo posto ci saranno le strategie elaborate dalle segreterie nazionali e regionali del partito della Meloni.
Luca Zaccari e Andrea Amata, consiglieri della Lega, stanno seguendo ovunque Mario Abbruzzese, candidato della Lega alle europee.
Gianluca Quadrini è impegnatissimo su tutti i fronti: europei e comunali. Forza Italia si gioca moltissimo ovunque e Rossella Chiusaroli (segretario provinciale del partito) punta ad un risultato di rilievo. Intanto per provare a conquistare il seggio europeo, ma soprattutto nella prospettiva di un terzo assessorato regionale per FI. La strategia del senatore Claudio Fazzone è questa e sia Chiusaroli che Quadrini potrebbero giocarsi le proprie corte.
Il presidente della Provincia Luca Di Stefano non si sbilancia (come al solito) e preferisce sottolineare la dimensione civica (come al solito). In realtà è in una situazione di completo stallo (negativo). Non ama il ruolo di presidente della Provincia, al quale peraltro non potrà ricandidarsi se rimarrà in vigore la legge Del Rio perché nel dicembre 2026 non avrà davanti più di 18 mesi di mandato come sindaco. Se poi si dovesse tornare all’elezione diretta, chi lo candiderebbe? Non il Pd: Francesco De Angelis lo ha sostenuto come nessun altro, ma è rimasto deluso. Non Fratelli d’Italia, partito nel quale il rispetto delle regole e dei percorsi è fondamentale. Luca Di Stefano si concentrerà per le prossime elezioni comunali di Sora e probabilmente dovrà cambiare il quadro delle alleanze. La legge Del Rio non prevede che il presidente della Provincia possa essere sfiduciato. Dunque, resta un solo elemento: l’inerzia. Che in politica si traduce con il tirare a campare.

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