Raramente si era assistito ad un’Eurolega così incerta: basti pensare che le prime della classe dopo 18 gare hanno già subito 6 sconfitte. Sono Real Madrid, Barcellona e Monaco le tre squadre che dividono la vetta, con il resto del plotone che segue a distanze non certo siderali.
A testimoniare ulteriormente l’incertezza c’è la situazione in coda, con quattro squadre “dietro la lavagna”, ma con 6 vittorie già incamerate. Tra esse c’è purtroppo anche l’Armani di Messina, che era partita in quarta, con 3 successi nelle prime quattro gare, salvo inanellare 9 sconfitte di fila. Ancora una bella impennata con altri 3 successi consecutivi e ora una nuova pausa. La caduta di Berlino, dopo una prima metà gara dignitosa, è stata fragorosa.
Smarrita completamente la via del canestro, i milanesi hanno chiuso con un -20 davvero poco lusinghiero. L’attacco in questo momento poggia su due soli giocatori, Baron e Davies, con partecipazioni assolutamente straordinarie del resto della truppa (ora Cabarrot, ora Hall, ma su questi non c’è certezza). Le assenze di Shields, Datome e Pangos si stanno rivelando dolorosissime e anche in campionato dopo lo squillo di Bologna è arrivata la clamorosa caduta di Napoli. Il tempo stringe, e contro lo Zalgiris, reduce dal successo sul parquet della Segafredo, domani sera sarà davvero l’ultima chiamata. Tra i lituani ci sarà Polonara, fresco del cambio di casacca.
SEGAFREDO CONTRO L’OLYMPIAKOS
Ha già otto vittorie conquistate la Segafredo di Sergio Scariolo, che stasera andrà a caccia della nona ciliegina contro l’Olympiakos, che pure sembra stentare ad esprimere il proprio enorme potenziale. Sono undici i successi del quintetto del Pireo, con la post season che somiglia più a un obbligo che non a un obiettivo. La sensazione è che Vezenkov, leader indiscusso del complesso, abbia tolto qualche certezza a Sloukas e altri big, che troppo spesso offrono prove abuliche e intermittenti. La speranza bolognese è quella di non trovarsi di fronte un Olympiakos tirato a lucido, perché in quel caso il compito sarebbe davvero di difficile soluzione. Teodosic contro lo Zalgiris ha fatto magie, ma non è bastato, perché Jaiteh e gli altri lunghi hanno concesso troppo si lituani sotto canestro. Con Il “Beli” in naftalina, Paiola fa il possibile per fornire buone soluzioni perimetrali, mentre Mannion non convince Scariolo e Weems alterna buone prove a giornate silenti. Serve una Segafredo a mille per tener desto il sogno dei playoff. Palla a due alle 20,30.