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Energia e fonti rinnovabili, Latina vuole contare nel panorama nazionale. Imprese e mondo universitario ci credono: la classe politica meno

Marco Battistini
Grande il successo di partecipazione all’evento svoltosi presso l’Istituto I.I.S San Benedetto di borgo Piave
Aprile 6, 2023

Latina all’avanguardia in Italia per le Comunità energetiche. Proprio gli Stati generali dell’Energia hanno costituito una piattaforma di lancio per una politica di investimenti e improntata sull’innovazione. Grande il successo di partecipazione all’evento svoltosi presso l’Istituto I.I.S San Benedetto di borgo Piave. Imprese, università, istituzioni, liberi professionisti e business community hanno risposto positivamente all’invito di Cethegus: ben 318 (provenienti da 10 regioni italiane) i presenti all’appuntamento con il tema della transizione energetica. 

All’assise hanno preso parte nella veste di relatori: l’on. Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e Assessore allo Sviluppo Economico; l’on.Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio; l’ing. Valerio Lombardi AD Next Green Planet;  l’Ing. Luigi Ucci AD & Founder Upsidetown – Piattaforma di Crowdfunding; l’ing.Sebastiano Gobbo, amministratore piattaforma di crowdfunding Pmi; Giancarlo Vinacci, Head Advisory Board Assonautica Italiana/UnionCamere;  Marco Pecchinotti, Consigliere Delegato P&G SGR SpA; Stefano Di Rosa, Direttore generale del Consorzio Parco Scientifico e Tecnologico Pontino;  Manuela Rafaiani, CdA Fondazione Symbola, CEO Strategic Partners e l’on. Matteo Adinolfi Europarlamentare Gruppo ID (Identità e democrazia). 

Presenti tra gli altri il dottor Domenico Gallo (Feder Forma); l’avvocato Antonio Oppicelli, cda Amiu Genova; il professor Fabio Massimo Frattale Mascioli, docente ordinario di Teoria dei circuiti presso l’Università La Sapienza di Roma; l’avvocato Giovanni Malinconico ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Latina; Antonio Bianconi, consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il dott. Giuseppe Palchetti, ex Toscana Finanza e Banca IFIS  ed ora gestore di grandi fondi di investimento privati nel campo energetico. Presenti anche autorità di sorveglianza e tutela dei consumatori, soggetti interessati a rendere lo modello proposto assolutamente sicuro per i cittadini.

LA NUOVA PROSPETTIVA 

Entro il 2050, quasi la metà della popolazione europea potrebbe produrre energia, il 37% da comunità energetiche, con risvolti positivi sulla formazione, la consapevolezza ambientale, la riduzione delle emissioni, la partecipazione dei cittadini, la coesione sociale. È necessario procedere quindi con lo sviluppo ed il potenziamento di nuovi modelli energetici e anche sociali per restituire la capacità di produzione e di consumo di energia ai cittadini che è stata persa attraverso i processi di centralizzazione.
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, si stima che 1,3-2,6 miliardi di persone sul pianeta soffrano di povertà energetica, con molteplici effetti negativi sia sul settore socioeconomico che sull’ambiente. L’attuale situazione nell’Unione europea sui livelli di povertà energetica, sulla base dei dati più recenti per gli indicatori chiave di misurazione dell’Osservatorio della povertà energetica dell’UE, indicano che il numero stimato di cittadini poveri di energia varia tra 50 e 125 milioni di persone, mentre l’assenza di politiche mirate dell’UE in materia di lotta alla povertà energetica ha incrementato gli impatti del problema.

Da questo punto di vista le comunità consentono, a soggetti in stato di povertà energetica che non potrebbero mai investire nella realizzazione di impianti a fonte rinnovabile di condividere, invece, i benefici della installazione di un impianto a fonte rinnovabile e di ottenere così importi che contribuiscono alla riduzione dei loro costi energetici.
Lo studio “Energy communities: an overview of energy and social innovation” riporta che coinvolgere i cittadini attraverso azioni energetiche collettive può rafforzare norme sociali positive e sostenere la transizione energetica. L’energia comunitaria, dunque, può favorire la partecipazione e il controllo dei cittadini sul processo decisionale in materia di energie rinnovabili. Il suo potenziale di innovazione sociale risiede anche nella capacità di integrare i consumatori indipendentemente dal loro reddito e dall’accesso al capitale, garantendo che i benefici del decentramento siano condivisi anche con coloro che non possono parteciparvi. Le comunità energetiche possono dunque rafforzare norme sociali forti e sostenere la partecipazione dei cittadini al sistema energetico. 

IL MONITO ALLA POLITICA

Tra i partecipanti all’evento anche Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico della Regione Lazio. Dall’esponente politico di FdI è stato lanciato un monito all’intera classe politica di Latina. “Gli Stati generali dell’Energia hanno rappresentato un appuntamento di grande spessore e sono stati una vetrina importante per tutto il nostro territorio -ha dichiarato il neo presidente della XI commissione regionale- A differenza di altri, ho creduto in questo progetto fin dall’inizio, ancora prima di essere eletto Presidente della commissione Sviluppo economico della Regione Lazio. Vorrei sottolineare che questa iniziativa di Cethegus mi è apparsa subito opportuna e tempestiva sul piano temporale. Si tratta di un argomento tecnico che deve essere recepito dalla classe politica. Chi ricopre un ruolo istituzionale deve essere sempre presente in prima fila, per ascoltare ed agire di conseguenza, avendo come obiettivo lo sviluppo del territorio.  
Occorre maggiore umiltà da parte del ceto politico. Concordo con la Angelilli sulla necessità di operare insieme a soggetti come Cethegus nei tavoli legati al tema dell’Open Innovation. I privati stanno facendo la loro parte, noto la presenza di diversi tavoli di confronto, investimenti in nuove strutture mediche, logistiche, alberghiere. Al contrario la politica sembra spesso assente. Penso in particolare alla nostra realtà. Non si asfaltano più le strade, non si taglia l’erba, non siamo più in grado di accogliere i malati nei Pronto Soccorso.

Spesso ci parliamo addosso, divisi e non uniti sugli obiettivi”. Tiero ha voluto indirizzare un segnale a tutte le forze politiche del capoluogo pontino. “Il Comune di Latina è al terzo commissariamento -ha aggiunto Tiero– il fine non è solo vincere, ma governare. Non basta dire ‘Amiamo Latina’, occorre mettere in campo una classe dirigente capace. Giornate come quella trascorsa all’Istituto San Benedetto dovrebbero far riflettere bene, un’organizzazione impeccabile, una location di altissimo livello, un’eccellenza che deve diventare una buona prassi e non una iniziativa isolata. Sono convinto che grazie a Cethegus, ci saranno altre occasioni, per mettere in mostra il territorio di Latina e dargli una dimensione nazionale”. Una critica neanche troppo velata alla politica latinense, forse troppo presa dall’avvio della campagna elettorale, per adesso molto povera di contenuti e di una visione prospettica della città.

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