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Di Francesco: “Torneremo a far punti, prima possibile. La squadra si allena benissimo”

Roberto Mercaldo
Febbraio 24, 2024
Di Francesco

L’ultima di febbraio, un febbraio terribile, perché il Frosinone ha avuto di fronte Milan, Fiorentina e Roma ed ora a completare il poker delle avversarie blasonate c’è la Juventus. All’ora di pranzo ecco una Juventus difficile da mangiare, ma non da mordere, perché altre squadre della colonna destra l’hanno di recente affrontata con risultati confortanti.
Inevitabile il confronto, e un sillogismo fors’anche semplicistico: se loro sì, perché noi no?
Mister Di Francesco non si alimenta di paragoni, ma più pragmaticamente delle sensazioni vissute negli allenamenti settimanali. “Non vedo una squadra stanca o demotivata, ma al contrario vedo i ragazzi vogliosi e pronti a trasferire alla gara il loro lavoro intenso degli allenamenti. Mi preoccuperei se vedessi qualcuno svogliato o peggio ancora rassegnato, invece traggo positive sensazioni da queste sedute. Ogni momento può essere buono per sbloccarci, anche questo match con la Juventus”.
E veniamo ai perché delle recenti sconfitte, o meglio a un aspetto in particolare delle ultime due gare: i gol falliti, tanti e clamorosi.
“Sì, dovremo lavorare anche sull’aspetto psicologico. Se andiamo a vedere i gol segnati, rispetto alle altre squadre che come noi inseguono la salvezza, noi abbiamo segnato tanto. Da un po’ però abbiamo rallentato e nelle ultime due gare effettivamente abbiamo fallito troppe ghiotte palle gol. Ci sbloccheremo però, ne sono certo. Sarebbe però altrettanto importante cementare la fase difensiva”.
Sul momento un po’ particolare di Turati, il tecnico abruzzese è chiaro: “Stefano è un simbolo di questa squadra, un giocatore di grande personalità che ha dato tanto e che ancora tanto potrà dare. Noi abbiamo stabilito un rapporto proficuo e una sana competitività fra tutti i ragazzi, per ogni ruolo si sa che esistono alternative e io devo scegliere di volta in volta analizzando con attenzione ogni tipo di segnale. Questo ovviamente vale per tutti”.
Gli chiedono se si attende una Juve con 3-5-2 o con il 4-3-3 e se in dipendenza dell’uno o dell’altro modulo tattico dovrà modulare le scelte.
“Certamente non è indifferente l’atteggiamento tattico dell’avversario, rispetto al quale le contromisure sono ovviamente differenti. E’ altrettanto vero che un giorno leggo di un possibile 3-5-2 e il giorno successivo di un 4-3-3. Un po’ di pretattica ci sta, fa parte del gioco. Al di là del modulo, contano però le caratteristiche degli interpreti, che possono essere differenti anche in presenza di un identico modulo”.
Sul nervosismo serpeggiato nel secondo tempo del match con la Roma, questo il Di Francesco pensiero: “Può starci che qualche ragazzo abbia un momento di scoramento e se la prenda con un compagno per un mancato passaggio. Non dico che sia normale, ma rientra in quel processo di crescita che per i giovani va messo in preventivo. Di certo se abbiamo prodotto un primo tempo così bello per intensità, fluidità di gioco e attenzione significa che anche mentalmente tutti i ragazzi hanno risposto bene”.
Qualche domanda sui singoli: Zortea e Valeri. “Valeri per 7 mesi non ha giocato gare ufficiali e dovrà ritrovare certe sensazioni che solo con il campo si possono vivere. Anche Zortea è in lizza per una maglia da titolare, mi pare pronto anche per partire dal primo minuto”.

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